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Scopri il fascino del Cartizze: il tesoro del Prosecco italiano

Nel panorama vinicolo internazionale, Cartizze si distingue non solo per la sua qualità, ma anche per la sua profonda tradizione e cultura. Spesso associato al celebre Prosecco, il termine può generare confusione, specialmente tra i neofiti. Ma cosa rappresenta esattamente il Cartizze? È un tipo di vino, una marca o un vitigno? In questo articolo, esploreremo le caratteristiche di questa zona vinicola unica e chiariremo ogni dubbio.

Che cos’è il Cartizze?

Per comprendere il significato di Cartizze, è fondamentale sapere che si tratta di un’area collinare nella frazione di San Pietro di Barbozza, nel comune di Valdobbiadene, in provincia di Treviso. Questa piccola area, che si estende per circa 107 ettari, è famosa per la sua bellezza paesaggistica e per le condizioni climatiche e geologiche straordinarie. Le colline presentano una pendenza significativa e un’esposizione ottimale al sole, fattori che favoriscono la coltivazione della varietà di uva predominante: il Glera.

Il Cartizze è considerato il cru più importante del Prosecco, un vino spumante che ha conquistato il palato di consumatori in tutto il mondo. La combinazione unica di terreno, clima e vitigni di alta qualità consente di produrre uve di eccellenza, da cui derivano vini altrettanto pregiati.

Cartizze e Prosecco: una relazione speciale

Il termine Cartizze non si limita a indicare l’area geografica, ma è anche utilizzato per identificare una specifica tipologia di Prosecco DOCG, prodotta esclusivamente da uve Glera coltivate in questa zona. Cartizze rappresenta il vertice della piramide qualitativa del Prosecco ed è riconosciuto come uno dei migliori spumanti italiani.

La denominazione “Superiore di Cartizze” è riservata ai vini spumanti che rispettano precisi requisiti di produzione, tra cui:

  1. Uve Glera: almeno l’85% delle uve deve essere di varietà Glera.
  2. Resa per ettaro: la resa massima non deve superare le 12 tonnellate per ettaro.
  3. Titolo alcolometrico: il titolo alcolometrico naturale minimo deve essere di almeno 9,50 vol.
  4. Vinificazione: tutte le operazioni di vinificazione devono avvenire nel Comune di Valdobbiadene.

Grazie a queste caratteristiche, il vino prodotto nella zona di Cartizze si distingue per la sua complessità e finezza, e molti lo conoscono semplicemente come Cartizze.

La tipologia di vino Cartizze

Tradizionalmente, il Cartizze è prodotto in versione Dry, ma si stanno facendo strada anche interpretazioni più secche. Secondo il disciplinare della DOCG Conegliano Valdobbiadene – Prosecco, il Cartizze si presenta con un colore giallo paglierino, brillante, e una spuma persistente. Al palato risulta fresco e armonico, con un equilibrio sapido che lo rende particolarmente piacevole.

Le note aromatiche di questo vino sono distintive e includono sentori di frutta come mela e pera, accompagnati da un bouquet floreale che ricorda i fiori bianchi, il glicine e la rosa. Queste caratteristiche rendono il Cartizze un vino versatile, perfetto per abbinamenti con una varietà di piatti, dai più semplici ai più elaborati.

L’origine del nome “Cartizze”

Un aspetto affascinante del Cartizze è l’origine del suo nome. Esistono diverse teorie sul significato di “Cartizze”:

  1. Cartiza: La spiegazione più accreditata fa risalire il termine al dialetto veneto “cartiza”, che indica l’involucro della pannocchia.
  2. Gardizze: Un’altra ipotesi suggerisce che il termine derivi da “gardizze”, che in dialetto indica i graticci per l’appassimento delle uve.
  3. Soldato mercenario: La teoria meno probabile attribuisce il nome a un soldato mercenario spagnolo che si stabilì nella zona.

In ogni caso, l’origine del termine Cartizze riflette la ricchezza culturale e storica della regione, contribuendo a rendere questo vino ancora più affascinante.

Oggi, il Cartizze è un simbolo di eccellenza nel panorama vinicolo italiano e internazionale. La sua produzione è un esempio di come le tradizioni locali possano essere preservate e valorizzate, creando vini di alta qualità che raccontano la storia e il territorio da cui provengono. Con l’attenzione alla qualità e alle pratiche sostenibili nella viticoltura, il Cartizze non è solo un vino da gustare, ma anche un’esperienza da vivere, un modo per connettersi con la terra e le tradizioni di una delle regioni vinicole più prestigiose d’Italia.

Redazione Vinamundi

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