Lo stand del Gambero Rosso al Vinitaly 2023 si è rivelato un vero e proprio punto di riferimento per appassionati e professionisti del settore vinicolo. L’evento, che si è svolto dal 2 al 5 aprile presso la Fiera di Verona, ha registrato un’affluenza record di visitatori e ha visto un susseguirsi di eventi che hanno animato i padiglioni. Tra presentazioni, convegni e masterclass, uno degli appuntamenti più attesi è stata la “Sentenza di Verona” del 7 aprile, una degustazione che ha messo a confronto alcune delle migliori etichette di spumanti provenienti da tutto il mondo.
L’approccio alla degustazione è stato volutamente ludico e riflessivo, con l’obiettivo di scoprire quali siano i vini più piacevoli piuttosto che indicare un vincitore assoluto. Sono state selezionate circa quindici etichette rappresentative di diverse regioni vinicole, comprese Champagne, Trentodoc, Franciacorta, Alta Langa, Oltrepò Pavese, oltre a Cava spagnola e bollicine inglesi.
Il panel di esperti, composto da giornalisti, comunicatori e enologi, ha reso la degustazione ancora più interessante. Tra i rappresentanti del Gambero Rosso c’erano Lorenzo Ruggeri, Marco Sabellico, William Pregentelli e Marzio Taccetti. I giornalisti, tra cui Chiara Giovoni, Jacopo Cossater e Francesco D’Agostino, e gli enologi come Gaia Cinnirella, Matteo Moser e Mattia Vezzola, hanno portato le loro visioni e criteri di valutazione.
Le bottiglie assaggiate sono state suddivise in tre batterie, con un focus sulle ultime annate disponibili sul mercato. Gli assaggi sono stati effettuati alla cieca, con l’unico a conoscere le cuvée scelte che era Lorenzo Ruggeri. Ogni membro del panel ha espresso il proprio giudizio, assegnando punteggi da 1 a 10, tenendo conto sia della piacevolezza immediata che di aspetti più tecnici e analitici. Ecco i risultati:
Composto per il 70% da Pinot Nero e per il resto da Chardonnay, ha colpito per la sua eleganza e complessità, con note di miele bianco e frutti rossi.
Champagne Brut Grand Cuvée 171ème Édition di Krug – Punteggio: 8
Apprezzato per la sua capacità di amalgamare note ossidative a sensazioni iodate e minerali.
Franciacorta Dosage Zéro Annamaria Clementi Ris. ’14 di Ca’ del Bosco – Punteggio: 7,84
Si è distinto per il suo profilo aromatico elegante e ben bilanciato.
Trento Brut Madame Martis Ris. ’13 di Maso Martis – Punteggio: 7,66
Ha mostrato una complessità aromatica notevole e una freschezza sorprendente.
Champagne Brut ’15 di Dom Pérignon – Punteggio: 7,45
Le posizioni successive hanno visto un mix di bollicine italiane e internazionali, con punteggi che variano da 7,3 per il Pinot Nero M. Cl. Pas Dosé Poggio dei Duca ’19 di Calatroni a 7,11 per l’Alta Langa Pas Dosé 140 Mesi Zero ’11 di Enrico Serafino. Vini come il Cava Brut Primer Reserva ’19 di Pere Ventura e l’OP Pinot Nero M. Cl. Pas Dosé Vergomberra ’20 di Bruno Verdi hanno ricevuto punteggi più bassi, rispettivamente 6,04 e 5,68, suscitando critiche per la loro mancanza di carattere.
Questa esperienza di degustazione alla cieca ha offerto non solo un’opportunità per scoprire alcuni dei migliori spumanti del mondo, ma ha anche stimolato una riflessione sulla soggettività del gusto e sull’importanza della diversità nel panorama vinicolo. Con una giuria così qualificata e una selezione di vini così eterogenea, il Vinitaly 2023 ha dimostrato ancora una volta di essere un palcoscenico fondamentale per il mondo del vino.
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