Scoperta la vocazionalità viticola dell’Abruzzo: il Consorzio Tutela Vini svela i risultati dello studio

Il Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo ha recentemente presentato i risultati di Ado Abruzzo, un progetto innovativo che si propone di caratterizzare le aree vitivinicole della regione. Questo studio ha analizzato oltre 155.000 appezzamenti, coprendo un’area vitata di 33.964 ettari e identificando 118 varietà di uva. Tra queste, il Montepulciano si è confermato il vitigno predominante, rappresentando il 52% della produzione, seguito dal Trebbiano Toscano con il 14% e altre varietà significative come il Trebbiano Abruzzese, il Pecorino e lo Chardonnay.

Un progetto di ricerca innovativo

Ado Abruzzo è il frutto della collaborazione tra il Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo, Ager (Agricoltura e Ricerca) e numerose aziende agricole locali, con il supporto del Dipartimento Agricoltura della Regione Abruzzo. Questo progetto si distingue per l’uso di tecnologie avanzate, focalizzandosi sulla georeferenziazione e sull’analisi dei big data. L’obiettivo principale è stato quello di definire le vocazionalità viticole ed enologiche della regione, offrendo agli agricoltori strumenti pratici per migliorare la gestione dei loro vigneti.

La piattaforma Enogis, utilizzata per integrare diverse fonti di dati, ha avuto un ruolo cruciale, creando una mappa dettagliata delle aree vitivinicole abruzzesi. Questa mappa non solo offre una visione d’insieme del territorio, ma supporta anche la pianificazione agronomica e le decisioni produttive, contribuendo in modo sostanziale all’ottimizzazione dei processi vitivinicoli.

Dati e strumenti di analisi

Lo studio ha utilizzato una serie di strumenti tecnologici avanzati per raccogliere e analizzare i dati:

  1. Georeferenziazione dei vigneti: Mappatura precisa della distribuzione dei vigneti, basata sullo Schedario viticolo della Regione Abruzzo del 2023.
  2. Analisi dei suoli: Identificazione delle caratteristiche pedologiche tramite la Carta dei suoli della Regione Abruzzo – A.R.S.S.A..
  3. Dati climatici satellitari: Analisi delle condizioni climatiche attraverso dati provenienti dal progetto europeo Copernicus.
  4. Indici meteo-climatici: Utilizzo di indici come quelli di Winkler e De Martonne per individuare le aree più adatte alla viticoltura.
  5. Monitoraggio agro-climatico: Raccolta di dati da 47 stazioni automatiche dislocate nel territorio abruzzese.

Queste informazioni sono disponibili su una piattaforma consultabile liberamente online, accessibile dal sito del Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo e dal portale dedicato. Questo accesso ai dati rappresenta un passo avanti significativo per il settore vitivinicolo, poiché offre agli agricoltori la possibilità di prendere decisioni informate basate su dati concreti.

Un supporto concreto per il settore vitivinicolo

Alessandro Nicodemi, presidente del Consorzio, ha sottolineato l’importanza di questo studio per la valorizzazione della viticoltura abruzzese. Secondo Nicodemi, “i dati raccolti forniscono un quadro dettagliato del nostro territorio e rappresentano uno strumento prezioso per ottimizzare le scelte aziendali e ridurre i rischi produttivi”.

I viticoltori possono ottenere indicazioni utili per:

  • Selezionare vitigni: Identificare le varietà più adatte per ogni zona, migliorando la qualità dei vini.
  • Pianificare nuovi impianti: Ottimizzare l’esposizione e la gestione del suolo per garantire una migliore resa.
  • Adattarsi ai cambiamenti climatici: Utilizzare dati climatici storici e previsionali per una gestione sostenibile.
  • Migliorare la qualità e la sostenibilità: Incrementare la qualità dei vini attraverso scelte più informate.

Prospettive future

Ado Abruzzo si configura come una risorsa strategica per il settore vitivinicolo regionale, combinando ricerca scientifica e applicazione pratica in un contesto in continua evoluzione. L’accesso a dati dettagliati su clima, suoli ed esposizione offre agli agricoltori la possibilità di adottare decisioni informate, contribuendo alla crescita qualitativa ed economica della viticoltura abruzzese.

L’integrazione di tecnologie avanzate, come il monitoraggio satellitare e i sistemi GIS, rappresenta un’importante evoluzione nella gestione della viticoltura. Questa innovazione non solo supporta la sostenibilità delle pratiche agricole, ma rafforza anche il posizionamento dei vini d’Abruzzo nel mercato nazionale e internazionale, rendendo la regione sempre più competitiva nel panorama vitivinicolo globale.

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