Sassicaia conquista la vetta della Top 100 vini rossi, ma la Campania resta in ombra

Il mondo del vino è in subbuglio per il Sassicaia, che ha riconquistato il primo posto nella classifica Top 100 dei vini rossi italiani stilata dal magazine Gentleman. Questo riconoscimento non è solo un traguardo per il Bolgheri Sassicaia, ma rappresenta anche un momento di riflessione sulle dinamiche del panorama vinicolo italiano, in particolare sull’assenza della Campania in questa prestigiosa classifica.

Il Sassicaia, prodotto dalla storica Tenuta San Guido, è un simbolo dell’eccellenza vinicola italiana. La sua storia affonda le radici negli anni ’40, quando il marchese Mario Incisa della Rocchetta iniziò a piantare vitigni bordolesi nella sua tenuta a Bolgheri. Oggi, il Sassicaia è considerato un classico tra i Super Tuscan, una categoria che ha rivoluzionato il panorama vinicolo nazionale.

La classifica di Gentleman

La classifica di Gentleman si basa su un’analisi approfondita delle valutazioni di cinque delle più importanti guide italiane:

  1. Vini d’Italia del Gambero Rosso
  2. I vini di Veronelli
  3. Guida essenziale ai vini d’Italia di Daniele Cernilli
  4. Vitae dell’Associazione Italiana Sommellier
  5. Bibenda della Fondazione Italiana Sommelier

Questo approccio rende la classifica estremamente rappresentativa e credibile, unendo le opinioni di esperti del settore.

I vini in evidenza

Accanto al Sassicaia, altri due vini di prestigio si sono affermati nella classifica:

  • Solaia 2021 dei Marchesi Antinori
  • Barbaresco Sorì Tildin 2021 di Gaja, in pari merito con il Sorì San Lorenzo 2021, anch’esso di Gaja.

La Toscana si conferma protagonista, con ben otto etichette nelle prime dieci posizioni. Vini iconici come Masseto (4° posto), Dedicato a Walter 2020 di Poggio al Tesoro (6°) e Ornellaia 2021 (8°) continuano a brillare. Anche il Brunello di Montalcino 2019 di Poggio di Sotto conquista la quinta posizione, mentre il Lupicaia 2019 di Castello del Terriccio e il Tenuta di Trinoro 2021 chiudono la top ten.

Cambiamenti nella classifica

La classifica del 2025 mostra un rimescolamento delle posizioni rispetto all’anno precedente. Alcuni vini hanno guadagnato posizioni, come il Montiano 2021 della Famiglia Cotarella, che si affianca all’Es 2022 di Gianfranco Fino in quinta posizione. Sorprendentemente, l’Amarone della Valpolicella Classico La Mattonara Riserva 2011 di Zymè scivola all’undicesima posizione, mentre l’Etna Rosso V. Barbagalli 2021 scende dal nono al diciassettesimo posto. D’altro canto, il San Leonardo 2019 del Trentino guadagna posizioni, salendo dalla tredicesima alla settima, segno di una crescente attenzione per i vini di questa regione.

Un elemento che ha destato preoccupazione è l’assenza della Campania dalla classifica. Nonostante il comparto vitivinicolo campano stia mostrando segnali di crescita, con produzioni di Aglianico e Taurasi che hanno ottenuto riconoscimenti per la loro eleganza e complessità, non è riuscito a inserirsi tra i 100 rossi più quotati. Questo è sorprendente, soprattutto considerando il rinnovato interesse per i vini campani, che hanno saputo ridurre la potenza e la concentrazione tannica, rendendoli più accessibili.

A livello internazionale, la situazione non è particolarmente favorevole per la Campania. Nella classifica dei Top 25 vini rossi italiani più apprezzati all’estero, il panorama è simile a quello delle guide italiane. La Toscana si conferma regina, con Sassicaia e Solaia ai primi due posti, seguiti dal Sorì San Lorenzo di Gaja, da Masseto e dal Barbaresco Sorì Tildin di Gaja. Anche in questo caso, la Campania non appare tra i nomi più noti, sebbene vi sia un crescente interesse per le sue etichette.

In conclusione, la classifica stilata da Gentleman mette in luce l’eccellenza dei vini toscani, ma solleva anche interrogativi sul ruolo della Campania nel panorama vinicolo italiano. Con una tradizione vinicola così ricca e variegata, i produttori campani potrebbero trarre beneficio da un maggiore supporto e visibilità, per portare i loro vini a competere con i grandi nomi delle altre regioni.

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