Con l’espressione Sangue di Giuda ci si riferisce a una Denominazione di Origine Controllata tipica e caratteristica dell’Oltrepò Pavese (da lì il duplice nome con la specificazione geografica Sangue di Giuda dell’Oltrepò Pavese).
Il vino inizialmente era parte integrante della DOC Oltrepò Pavese, istituita nel 1970. Nel 2010, il suo successo nazionale, la sua tipicità e il suo carattere tradizionale hanno portato al riconoscimento della D.O.C. autonoma Sangue di Giuda o Sangue di Giuda dell’Oltrepò Pavese.
La Denominazione di Origine Controllata è riservata a tre tipologie di vini rossi dolci: versione base, frizzante e spumante, e i vini della DOC Sangue di Giuda devono essere ottenuti da uve prodotte dai vitigni a bacca nera tipici dell’Oltrepò Pavese: Barbera (dal 25 al 65%), Croatina (dal 25 al 65%), Uva rara, Ughetta (Vespolina) e Pinot Nero, congiuntamente o disgiuntamente fino a un massimo del 45%.
Come suggerisce il nome, l’area prediletta per al produzione dei vini Sangue di Giuda è l’Oltrepò Pavese, quella zona collinare, in provincia di Pavia, a sud della Lombardia, celebre per essere il punto d’incontro di quattro regioni: Lombardia, Piemonte, Liguria ed Emilia Romagna.
Ma perché il vino Sangue di Giuda si chiama così?
Le ipotesi sono due: la prima fa riferimento al colore e al gusto del vino, la seconda ad una leggenda diffusa tra la popolazione locale.
Secondo la prima ipotesi “Sangue di Giuda” rimanderebbe al colore “rosso sangue” del vino, mentre “Giuda” al suo gusto “traditore”, prevalentemente dolce, ma con amarognoli tratti ammandorlati.
La leggenda, invece, vuole che Giuda, resuscitato da Gesù per espiare i propri peccati, si trovò nel comune di Broni, in provincia di Pavia, dove i viticoltori locali erano alle prese con una grave malattia della vite. Giuda si adoperò, con successo, per debellarla. In segni di ringraziamento, il vino che questi viticoltori producevano fu chiamato “Sangue di Giuda”.
Testimonianze locali ci raccontano che il Sangue di Giuda era il vino tradizionale bevuto per il dessert nelle occasioni importanti, come spesso accade per i vini tipici delle varie zone d’Italia.
Non a caso, nel 1970 fu inserito nella DOC Oltrepò Pavese e, a maggior ragione, nel 2010 ottenne una meritata autonomia proprio per il legame con il territorio d’origine.
I vini Sangue di Giuda, indipendentemente dalla tipologia in cui sono prodotti, presentano caratteristiche costanti e tipiche. Il colore è rosso rubino carico, con brillanti riflessi violacei.
L’aroma è fine, in un piacevole mix di aromi di frutta fresca e spezie, accompagnato da sentori vinosi. Al gusto sono piuttosto leggeri, vivaci ed eleganti, sempre dolci e piacevoli, con finale ammandorlato.
I Sangue di Giuda sono vini dolci da dessert da servire a fine pasto. Sono eccellenti con la pasticceria secca, crostate di frutta e con torte ricche di crema. Intriganti anche con la frutta secca.
Il Sangue di Giuda della Bottega Oltrepò si presenta di colore rosso rubino carico con riflessi purpurei-violacei, brillante e viscoso.
Al naso è fine, penetrante e netto e si nota la fragranza della frutta fresca, un ampio speziato e un delicato floreale. Al palato dimostra un buon corpo, morbidezza ed è equilibrato, dalla lunga persistenza.
Si abbina molto bene alle crostate di confettura di frutta, paste sfoglie, ottimo con le fragole. È ideale inoltre come aperitivo.
Il Sangue di Giuda DOC della Tenuta Giorgi è caratterizzato dal colore rosso porpora acceso e una presa di spuma cremosa di media persistenza.
Al naso è intenso, abbastanza complesso, fine, fruttato con note vinose e fraganti, mentre al palato è piacevolmente dolce, persistente e di medio corpo.
Esprime il meglio di sé se gustato in compagnia di formaggi secchi piccanti o dolci a base di marmellate.
Il Sangue di Giuda Borgo Imperiale della Tenuta Decordi è vinoso, pronunciato, morbido e rotondo, con spiccate note di frutti di bosco.
Al palato è corposo ma delicato e armonico, molto facile da bere. Si tratta di un vino da dessert, ideale con dolci rustici, crostate di frutta e macedonia. Intrigante l’abbinamento con i formaggi piccanti.
Scopri il Verdicchio Casal di Serra 2022 di Umani Ronchi, uno dei migliori vini italiani…
Negli Stati Uniti si accende il dibattito tra consumo zero e moderazione del vino: rischi,…
Scopri i vignaioli indipendenti della FIVI: qualità, sostenibilità e tradizione al servizio del territorio Piccoli…
Scopri le cantine di design più belle in Italia: architettura moderna, tradizione vinicola e degustazioni…
Scopri perché il tappo degli spumanti ha la forma di un fungo: funzionalità, elasticità del…
Scopri i migliori vini italiani nella guida Berebene 2025 del Gambero Rosso: oltre 937 etichette…