Poche bevande riescono, come la Sangria, a portare con la mente direttamente all’estate. Siamo, infatti, di fronte a uno dei prodotti a base di vino più conosciuti e consumati al mondo. Una bevanda che, partendo dalla Spagna, si è lentamente diffusa in tutto il globo. Così facendo ha, nel tempo, preso forme sempre diverse, in base alle tradizioni locali e a ciò che era disponibile per realizzarla. Ma qual è la sua storia? E chi l’ha veramente inventata?
Prima di addentrarci nella storia della Sangria, vediamo i suoi ingredienti. Come già detto, in tutto il mondo sono diverse le forme in cui viene realizzata, ma la ricetta tradizionale è una. La sangria ha, tradizionalmente, una base di vino rosso. Un vino rosso che solitamente è molto corposo. A questo vino rosso si aggiungono alcuni ingredienti: un bicchiere di brandy o di rum, qualche cucchiaio di zucchero, chiodi di garofano, cannella e anice stellato. In più, la frutta. Anche in questo caso la scelta è ampia, ma la tradizione prevede limone, arancia e pesche.
Come sempre in questi casi, storie e leggende sulla nascita della Sangria si accumulano e si fondono. Proviamo ad unire i puntini e a fare un po’ di chiarezza. L’origine della Sangria, inteso come vino rosso speziato, può essere individuata già ai tempi degli Antichi Greci e dei Romani. All’epoca, infatti, veniva preparato il vino hippocras, mescolando vino con zucchero, spezie, erbe e altri ingredienti di varia natura. Non si trattava di una preparazione soltanto legata al gusto, ma anche alla salute. La bevanda veniva scaldata e veniva aggiunto dell’alcool, due azioni che permettevano di renderla “sicura”, priva cioè di batteri potenzialmente dannosi per l’uomo.
Questo tipo di preparazione era diffusa in tutto l’Impero Romano, compresa la Penisola Iberica. Lì, tra Spagna e Portogallo, era particolarmente amata. Questo anche perché si tratta di due regioni storicamente legate al vino e alla sua produzione. La storia, però, aveva altri progetti. In Spagna arrivarono i Mori e l’enorme diffusione della bevanda fu interrotta bruscamente. Si dovette, poi, aspettare la loro caduta nel 1492 per assistere alla graduale ripresa della produzione di vino in Spagna e alla rinascita della Sangria.
Tra il 1700 e il 1800, la produzione di Sangria si diffuse anche in Inghilterra e in Francia. Iniziò, però, una produzione diversa da quella tradizionale, con Sangrie di vario genere. Nacquero, per esempio, la Sangria bianca e la Sangria frizzante. La bevanda, a quel punto, prese definitivamente piede in tutta Europa e, in seguito, negli Stati Uniti. Questo perché nel 1964 al padiglione della Spagna all’Expo di New York la bevanda venne presentata per la prima volta agli americani, che se ne innamorarono. Gli effetti, sul mercato, si vedono ancora oggi.
Per dirla tutta, però, c’è anche un’altra versione sulla nascita della Sangria, meno nota, ma non per questo meno curiosa. Per alcuni la Sangria come la conosciamo oggi sarebbe stata inventata dagli inglesi. Come? Un gruppo di marinai britannici giunto nelle Antille era in cerca di un modo per non rispettare il divieto di consumare alcolici. Per questo mischiarono al rum dei pezzi di frutta locale, delle spezie e del miele, nel tentativo di fargli assumere l’aspetto di un succo di frutta.
Dove stia la verità, non è dato sapersi. Di certo oggi tutte le Sangrie, per essere chiamate in questo modo e commercializzate con questo nome, devono essere prodotte in Spagna o in Portogallo con meno del 12% di alcol su volume.
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