Rivoluzione in Oltrepò Pavese: il nuovo sistema di votazione valorizza i piccoli produttori e il metodo classico diventa Classese Docg

In una giornata storica per l’Oltrepò Pavese, sono state approvate modifiche statutarie e disciplinari che promettono di riscrivere il futuro della denominazione vinicola. L’assemblea, che ha visto una partecipazione attiva dei soci, ha registrato un voto che ha superato il 98% per il nuovo statuto e il 93% per il nuovo disciplinare della Docg. La Presidente Francesca Seralvo ha espresso il suo entusiasmo, sottolineando l’importanza di garantire una rappresentanza maggiore ai piccoli produttori e valorizzare l’intera filiera. Queste modifiche sono un passo fondamentale per dare voce a chi lavora con passione nel settore vitivinicolo, spesso in svantaggio rispetto alle grandi aziende.

Il nuovo sistema di votazione

Il nuovo sistema di votazione prevede un numero minimo di voti (10) per ciascun socio, indipendentemente dalla capacità produttiva. Questa innovazione mira a colmare il gap decisionale tra piccole e grandi aziende, mantenendo il principio di proporzionalità. L’approccio è stato accolto con favore da Riccardo Binda, direttore del Consorzio, che ha commentato: «La giornata di oggi rappresenta il frutto dei primi mesi di lavoro della nuova governance».

  1. Introduzione di un numero minimo di voti per socio.
  2. Maggiore rappresentanza per i piccoli produttori.
  3. Preservazione del principio di proporzionalità.

La centralità della filiera

Un altro aspetto fondamentale del nuovo sistema è la centralità della filiera. Il Consorzio ha introdotto un premio di voto, un moltiplicatore pari al 25% per le aziende che rivendicano una produzione integrata, dalla vigna alla bottiglia. Questa misura sottolinea l’importanza di un approccio olistico alla produzione vinicola, migliorando non solo la qualità del prodotto finale, ma anche l’immagine dell’Oltrepò Pavese nel mercato globale. Binda ha aggiunto: «Vale la pena sottolineare che questo riconoscimento va a chi si impegna in un processo produttivo completo».

Il nuovo disciplinare della Docg Classese

Il nuovo disciplinare della Docg Oltrepò Pavese Metodo Classico ha introdotto significative modifiche, tra cui l’adozione di un nome storico e riconoscibile: Classese. Questo nome rappresenta non solo il Metodo Classico a base di Pinot Nero, ma diventa anche un simbolo di qualità e tradizione. Tra le novità, si prevedono:

  1. 36 mesi di affinamento sui lieviti per i vini millesimati.
  2. Almeno 48 mesi per le tipologie “Riserva”.

Queste regole più restrittive sono pensate per garantire che ogni bottiglia di Classese rappresenti il meglio della produzione vinicola locale. Inoltre, il nuovo disciplinare introduce le Menzioni Geografiche Aggiuntive (Mga), per evidenziare le aree più vocate del territorio. Questa scelta punta a rafforzare l’identità del vino prodotto nella regione, rendendolo facilmente riconoscibile anche al di fuori dei confini nazionali.

Nonostante le sfide interne, come le dimissioni di un gruppo di aziende dal Consiglio di Amministrazione, il Consorzio ha recentemente accolto 11 nuove cantine, segno di ripresa e rinnovato interesse per l’Oltrepò Pavese. Le nuove entrate portano con sé nuove energie e opportunità per la crescita collettiva del settore.

Il nuovo sistema di votazione e il rinnovato disciplinare sono strumenti cruciali per valorizzare l’Oltrepò Pavese, garantendo che ogni produttore, grande o piccolo, possa avere voce in capitolo nel futuro della denominazione. Queste modifiche rappresentano non solo una risposta alle esigenze del mercato, ma anche un impegno verso la qualità e la tradizione, elementi che da sempre caratterizzano la produzione vinicola di questa storica regione.

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