Riscoprire il passato: la giovane vignaiola che punta su un vitigno dimenticato con il metodo classico

Tanita Danese, giovane imprenditrice vitivinicola, ha intrapreso un percorso audace e controcorrente nel mondo del vino. Entrata ufficialmente nell’azienda di famiglia, Fongaro Spumanti, nel 2018, ha deciso di dedicarsi alla produzione esclusiva di spumanti metodo classico da vitigno durella. Questa scelta non solo dimostra la sua passione per la viticoltura, ma riflette anche una visione chiara per il futuro della cantina, situata a Roncà, in provincia di Verona.

Il durello: un vitigno autoctono da riscoprire

Il vitigno durella è un varietale autoctono della zona, noto per la sua resistenza e vigore. Tradizionalmente allevato a pergola veronese, il durella trova il suo habitat ideale sui suoli vulcanici dei Monti Lessini, tra le province di Verona e Vicenza. La sua riscoperta risale agli anni ’60, ma è negli anni ’80 che ha iniziato a guadagnare attenzione come vitigno per la produzione di vini spumanti di qualità. Caratterizzato da una buccia spessa e una spiccata acidità, il durella è particolarmente adatto alla spumantizzazione, sia con il metodo classico che con il metodo charmat.

Recentemente, il consorzio ha introdotto due Denominazioni di Origine Controllata (DOC) per il durella:
1. DOC Lessini Durello per il metodo charmat
2. Monti Lessini DOC per il metodo classico

La differenza tra i due stili è evidente: il primo offre un vino più immediato e fresco, mentre il secondo si distingue per la sua profondità e complessità.

Un percorso di passione e impegno

Tanita racconta che, sebbene sia cresciuta immersa nelle vigne e nel mondo del vino, non ha sempre visto la viticoltura come una carriera attraente. Dopo aver conseguito la laurea in filosofia all’Università di Padova, ha sentito la necessità di tornare alle radici, a Roncà. Ha poi intrapreso un master in economia e successivamente in enologia, trovando finalmente la sua strada nel settore vitivinicolo.

La storia della cantina Fongaro risale al 1975, con una chiara scommessa sul vitigno durella. In un periodo in cui molti viticoltori optavano per varietà più famose, Fongaro ha scelto di continuare a investire nel durella, puntando su una produzione esclusivamente di spumanti metodo classico e adottando pratiche biologiche fin dal 1985. Questa scelta coraggiosa ha contribuito a mantenere la sua identità e a posizionarsi come pioniera nella regione.

La sfida della produzione e del mercato

Attualmente, la cantina si trova di fronte a un paradosso: mentre la produzione totale di durella è concentrata prevalentemente nella provincia di Verona, storicamente il vitigno si sviluppava principalmente sul lato vicentino del Monte Calvarina. Con una produzione di circa 70.000 bottiglie all’anno, suddivise in cinque etichette diverse, Fongaro Spumanti è tra le aziende leader nella produzione di durella.

Tanita sottolinea che il 25% della produzione totale della Lessinia è dedicato al metodo classico, mentre il restante 75% è prodotto mediante il metodo charmat. Questa divisione ha portato la cantina a posizionarsi come una delle poche aziende che credono fermamente nel metodo classico, nonostante le sfide legate alla percezione del mercato. Il cambiamento nelle preferenze dei consumatori ha portato a un crescente interesse verso il Lessini Durello, che negli ultimi dieci anni ha visto aumentare il numero di produttori da tre a quaranta.

Innovazione e sperimentazione

Tanita non teme i cambiamenti climatici, anzi, crede che possano avere effetti positivi sulla qualità del vino. La maggiore stabilità delle condizioni climatiche sta contribuendo a produrre vini più eleganti e bilanciati. La sua ambizione è mantenere il durella come un vitigno di nicchia, puntando su qualità e sostenibilità piuttosto che su una produzione massiva.

Per quanto riguarda i mercati, il Durello sta lentamente guadagnando terreno, con vendite per l’80% concentrate in Veneto e il resto distribuito in altre regioni italiane come Emilia-Romagna e Lombardia. All’estero, il Giappone rappresenta il mercato principale, seguito da Svizzera, Germania e Stati Uniti. Tanita è entusiasta delle opportunità future e sogna di posizionare il Durello anche in Canada e nel Nord Europa, dove l’interesse per i prodotti biologici è in crescita.

La giovane vignaiola non esclude l’idea di sviluppare un vino spumante a basso contenuto alcolico, ma è cauta nel procedere con questa sperimentazione. La sua visione è chiara: desidera che la cantina Fongaro diventi un punto di riferimento per la comunicazione e la valorizzazione del durella, permettendo al mondo di scoprire questo vitigno dimenticato e le sue potenzialità nel panorama della viticoltura italiana.

In un settore in continua evoluzione, la storia di Tanita Danese e della sua azienda rappresenta un esempio di passione, innovazione e rispetto per le tradizioni, che potrebbero portare a una nuova era per il vitigno durella e per gli spumanti del Lessini.

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