Rincari sui vini nel Regno Unito: cosa aspettarsi dal 2025 con la doppia tassazione

A partire dal 1° febbraio 2025, il settore vinicolo britannico si prepara a una significativa trasformazione a causa di un’inaspettata ondata di rincari. Questi aumenti potrebbero arrivare fino a 80 pence per bottiglia, frutto di una revisione del sistema fiscale che introduce un nuovo regime di tassazione legato al contenuto alcolico dei vini, accompagnato da un adeguamento automatico delle accise all’inflazione. Questa combinazione di misure è stata definita dai rappresentanti del settore come una “doppia stangata fiscale”.

Riforma fiscale e nuove tassazioni

La riforma, approvata nel 2023, ha avviato un cambiamento radicale nel modo in cui il vino viene tassato nel Regno Unito. Attualmente, i vini con un grado alcolico compreso tra 11,5% e 14,5% sono tassati come se avessero un contenuto alcolico fisso del 12,5%. Tuttavia, dal febbraio 2025, questa impostazione sarà sostituita da un sistema che prevede ben 30 fasce di tassazione in base al grado alcolico effettivo. Ecco alcune delle principali variazioni:

  1. Vini con 14,5% di alcol: aumento del 20%, corrispondente a circa 54 pence in più per bottiglia.
  2. Vini con 13,5% di alcol: incremento del 12%.
  3. Vini con 11,5% di alcol: riduzione del 5% nella tassazione.

Questa ultima misura potrebbe incentivare il consumo di vini a bassa gradazione alcolica, un cambiamento accolto positivamente da alcune organizzazioni che promuovono stili di vita più sani.

Impatti delle nuove normative

Dal mese di aprile 2025, entreranno in vigore nuove tasse sul riciclo degli imballaggi, parte della normativa Extended Producer Responsibility (EPR). Questa normativa prevede che i produttori e i distributori siano responsabili per il riciclo dei materiali di imballaggio. Le aziende vinicole dovranno affrontare non solo le nuove accise, ma anche costi aggiuntivi legati alla gestione e al riciclo degli imballaggi. Ciò potrebbe aggravare ulteriormente la situazione economica del settore.

La combinazione di questi fattori, insieme a un previsto aumento dei contributi previdenziali e delle tasse sulle imprese, genera preoccupazione tra i commercianti di vino. I rivenditori dovranno adattarsi a un sistema di tassazione che richiede calcoli precisi in base all’esatto grado alcolico di ogni vino. Questa complessità potrebbe tradursi in inefficienze e costi aggiuntivi, riflettendosi inevitabilmente sui prezzi al consumo.

Preoccupazioni del settore vinicolo

La Wine & Spirit Trade Association (WSTA), che rappresenta un ampio spettro di produttori e distributori di vino, ha lanciato l’allerta riguardo all’impatto economico di queste misure. I consumatori sono avvisati che i rincari sono imminenti. In risposta a queste previsioni, diversi commercianti hanno già iniziato a consigliare ai loro clienti di approfittare degli acquisti nei prossimi mesi, prima che le nuove tasse diventino operative. Questo approccio ha portato a una corsa all’acquisto di bottiglie nei negozi e nei magazzini duty-free, con l’obiettivo di accumulare scorte.

In un contesto così complesso, il settore vinicolo britannico si trova a dover affrontare numerose sfide. Mentre il governo giustifica la riforma fiscale come un tentativo di promuovere un consumo più responsabile di alcolici, i rappresentanti del settore vedono queste misure come un aggravio burocratico e fiscale che potrebbe ostacolare la competitività del mercato locale.

In conclusione, il panorama vinicolo del Regno Unito sta per subire una trasformazione significativa. Con l’implementazione di nuove tasse e un sistema di tassazione più complesso, le aspettative per il 2025 sono di un anno di sfide senza precedenti per il settore. Sarà interessante osservare come queste misure influenzeranno la dinamica del mercato e il comportamento dei consumatori, che potrebbero dover adattarsi a un nuovo scenario di prezzi e disponibilità.

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