Renzo Rosso e Sandro Veronesi: visioni a confronto su dazi, consumi e il futuro del vino

In un contesto globale in continuo mutamento, il settore del vino si trova ad affrontare sfide significative, dalle tensioni geopolitiche ai cambiamenti nei gusti dei consumatori. Due figure di spicco nel panorama imprenditoriale italiano, Renzo Rosso e Sandro Veronesi, hanno condiviso le loro visioni sul futuro del vino, all’interno di un’intervista rilasciata a WineNews durante Vinitaly, il principale evento fieristico dedicato al vino in Italia.

Renzo Rosso e la sua visione sul vino

Renzo Rosso è conosciuto principalmente come il fondatore del marchio Diesel, che ha elevato il jeans a simbolo del made in Italy. La sua influenza si estende ben oltre la moda, con la creazione di Diesel Farm e Brave Wine, una holding dedicata al vino che possiede tenimenti in Sicilia e Piemonte. L’imprenditore veneto ha espresso preoccupazione per il calo dei consumi di vino, accentuato da una crescente attenzione alla salute, in particolare tra i giovani.

  1. “Vengo dal mondo dell’abbigliamento, dove stiamo vivendo una situazione simile. Le persone stanno comprando meno, e questo è il risultato di fattori economici e geopolitici,” ha osservato Rosso.
  2. La sua proposta per affrontare la crisi è investire in una gestione più attenta delle relazioni con i clienti, educandoli e fidelizzandoli attraverso la condivisione di informazioni e storie legate ai prodotti.

Rosso ha anche commentato la crescente popolarità dei vini no-alcol, sottolineando che, sebbene queste siano tendenze di mercato, il vino deve mantenere la sua essenza. “Pensare di bere un bicchiere di vino senza alcol è un po’ triste. Se si cerca un’alternativa, ci sono molte altre bevande che possono soddisfare quella esigenza,” ha affermato. Inoltre, ha toccato il tema dei dazi, che rappresentano una sfida significativa per il settore: “Spero che il governo, attraverso la figura di Giorgia Meloni, possa lavorare con l’Europa per ridurre questi dazi, che pesano maggiormente sulle cantine meno conosciute.”

Sandro Veronesi e la risposta alle sfide del mercato

Dall’altra parte, Sandro Veronesi, fondatore del Gruppo Oniverse e della catena di enoteche Signorvino, ha avviato un percorso parallelo nel mondo del vino, diventando produttore attraverso Oniwines e acquisendo cantine in diverse regioni italiane. Veronesi ha notato che i giovani tendono a essere più attenti alla salute, il che ha portato a un cambiamento nelle loro scelte di consumo.

  1. “Le crisi sono passeggeri in tutti i settori,” ha detto Veronesi, sottolineando l’importanza di continuare a investire anche in tempi difficili.
  2. La sua visione è incoraggiante: “Chi ha la forza e la determinazione di andare avanti può trarre vantaggio anche dalle crisi.”

Il tema dei vini no-alcol ha suscitato una reazione forte da parte di Veronesi, che ha messo in discussione la validità di questa categoria. “Non è vino. Il vino è frutto della fermentazione dell’uva e ha una sua essenza,” ha affermato, difendendo l’importanza della tradizione e dell’autenticità nel settore vinicolo.

Ottimismo e prospettive future

Entrambi gli imprenditori hanno espresso ottimismo riguardo ai dazi, vedendoli come una sfida da affrontare piuttosto che un ostacolo insormontabile. “Faccio l’imprenditore, sono ottimista di natura. I temporali arrivano, passano e bisogna portare pazienza,” ha detto Veronesi, mentre Rosso ha sottolineato come le cantine con un forte brand possano resistere meglio a queste pressioni.

Il vino, come sostengono entrambi, è molto più di una bevanda; è un simbolo di socializzazione e di cultura. “Un bicchiere di vino rende il dialogo più naturale,” ha affermato Rosso, sottolineando come il vino sia un elemento fondamentale della convivialità. Veronesi ha citato il miracolo di Gesù, trasformando l’acqua in vino, come simbolo della centralità di questa bevanda nella cultura umana.

Le prospettive future per il settore del vino sembrano quindi promettenti, nonostante le sfide attuali. Rosso e Veronesi, con le loro visioni e investimenti, rappresentano un esempio di come la passione per il vino possa continuare a prosperare, anche in un mercato in evoluzione. La loro attenzione alla qualità, all’innovazione e alla connessione con i consumatori potrebbe benissimo dettare le tendenze future di un settore che, sebbene in difficoltà, rimane un pilastro della tradizione e della cultura italiana.

In un panorama dove i consumi cambiano, è fondamentale per le aziende del vino adattarsi e trovare nuove strade per coinvolgere i clienti, mantenendo al contempo la qualità e l’autenticità che rendono il vino italiano così amato nel mondo. La sfida è aperta e la determinazione di imprenditori come Renzo Rosso e Sandro Veronesi potrebbe essere la chiave per un futuro brillante nel mondo del vino.

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