Nascosto tra le dolci colline dell’alta Valle Arroscia, il piccolo borgo di Ranzo, situato nella provincia di Imperia, sta cercando di farsi un nome nel panorama enogastronomico ligure. Con un forte focus sul vino, e in particolare sul Pigato, il sindaco Giancarlo Cacciò ha avviato un progetto ambizioso chiamato “Ranzo is Wine”. Questo marchio rappresenta non solo un’idea per promuovere il vino locale, ma anche per valorizzare l’intero patrimonio gastronomico del territorio.
Ranzo è un comune che vanta circa 560 abitanti e si trova a solo un quarto d’ora da Alassio e a dieci minuti da Albenga, permettendo così un facile accesso ai turisti che visitano la Riviera ligure. Nonostante il borgo non possa vantare una grande produzione vinicola, le sue dieci cantine, distribuite su 25 ettari di terreno, producono circa 250.000 bottiglie. “Il nostro obiettivo è sfruttare questa risorsa per attrarre visitatori e far conoscere il nostro territorio,” afferma Cacciò.
Il progetto “Ranzo is Wine” è stato lanciato circa sei mesi fa e rappresenta una delle prime iniziative della nuova amministrazione. “Abbiamo iniziato a lavorare su questo marchio con Franco Laureri e stiamo cercando di costruire una rete di collegamenti tra il vino e la gastronomia locale,” spiega il sindaco. Non si tratta solo di vino, ma anche di sei ristoranti che vanno dal locale stellato all’agriturismo, creando un’offerta culinaria varia e di qualità.
Ranzo ha già organizzato alcune iniziative come “Mortai in Vigna,” ma il sindaco è consapevole delle limitazioni in termini di risorse economiche. “Siamo un piccolo comune e non abbiamo grandi risorse, ma stiamo cercando di organizzare eventi che possano attrarre visitatori,” continua Cacciò. I progetti futuri includono l’introduzione del golf nelle vigne e manifestazioni come “Calici di stelle,” tutte mirate a far conoscere il territorio e a promuovere le sue bellezze.
Il sindaco Cacciò è chiaro su chi rappresenta il target di riferimento per Ranzo: “Vogliamo attrarre turisti che già frequentano la costa ligure e far capire loro che la Liguria non è solo mare. A pochi chilometri dall’azzurro delle onde, si nasconde un mondo di sapori e tradizioni che merita di essere scoperto.” Il borgo si propone non solo come una meta per il vino, ma anche come un luogo dove gustare la cucina ligure, caratterizzata da piatti tipici come il coniglio, la torta verde e il raviolo.
Il Pigato è senza dubbio il vino di punta del comune, con tutte le cantine che lo producono. Ma la gastronomia di Ranzo non si ferma qui. La frazione di Costa Bacelega è nota per le sue lumache, un tempo protagoniste di una sagra locale. La cucina ligure, ricca di tradizioni, offre piatti che raccontano la storia e la cultura della regione. Cacciò spera che, con il tempo, il turismo gastronomico possa diventare un importante volano per l’economia locale.
Uno dei principali ostacoli che Ranzo deve affrontare è la mancanza di strutture ricettive. Attualmente, il borgo offre solo agriturismi e bed and breakfast, ma il sindaco è ottimista: “Abbiamo ristoranti di qualità, ma dobbiamo lavorare per migliorare l’accoglienza turistica.” L’idea è di attrarre visitatori non solo per la bellezza dei luoghi, ma anche per l’esperienza enogastronomica che possono vivere.
Recentemente, è stato presentato il nuovo logo di “Ranzo is Wine,” che apparirà su tutte le manifestazioni e sarà utilizzato anche per promuovere il territorio in fiere e altri eventi al di fuori della Liguria. Cacciò sottolinea l’importanza di fare rete e collaborare con altre regioni, in particolare Piemonte e Lombardia, per attrarre un numero maggiore di turisti.
Il sindaco Cacciò non nasconde le ambizioni del suo comune di diventare un modello di enoturismo, pur riconoscendo che Ranzo è un borgo piccolo e non può competere con le celebri Langhe o Franciacorta. La volontà di creare uno spazio di visibilità è forte, e l’obiettivo è chiaro: far conoscere il territorio, le sue cantine e la sua gastronomia. Con un impegno costante e una strategia ben definita, Ranzo punta a diventare una meta ambita per gli amanti del vino e della buona cucina.
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