Il Gin Fizz è un cocktail dal gusto affascinante e ricercato. Ecco come è nato e come si prepara alla perfezione secondo la tradizione
La Mixology è un’arte che può raccontare storie affascinanti attraverso ogni singolo cocktail. Oggi vogliamo raccontarvi la storia del Gin Fizz, ovvero un cocktail semplice e rinfrescante che nel corso degli anni ha conquistato anche i palati più sofisticati.
Scopriremo alcune curiosità su questo drink e poi vi daremo dei suggerimenti per prepararlo a regola d’arte.
Quando è nato il Gin Fizz?
Il Gin Fizz è nato a metà del XIX secolo ma è diventato davvero popolare solo negli anni successivi, specialmente durante il Proibizionismo. In quegli anni, l’alcol veniva consumato di nascosto nei cosiddetti “speakeasy“, locali clandestini dove si servivano cocktail preparati con gin di dubbia qualità.
La qualità del gin, quindi, non era sempre garantita e la soda e il succo di limone permettevano di mascherare il gusto aspro di un gin poco raffinato.
La sua storia ci porta anche a New Orleans dove il bartender Henry Ramos affinò la ricetta del Gin Fizz realizzandone una versione cremona e spumosa che però richiedeva una preparazione abbastanza lunga, tanto che una leggenda racconta che servissero addirittura venti bartender per shakerarlo a dovere, specialmente nei momenti di maggiore affluenza. Il segreto per ottenere un Gin Fizz vellutato alla Ramos sta proprio nel continuare a shakerare a lungo.
Sebbene il Gin Fizz con il suo gusto fresco e fruttato sia l’ideale per l’estate, alcune varianti ben si prestano anche per i mesi più freddi e viene servito sia nei bar di lusso che nelle occasioni informali.
La ricetta tradizionale del Gin Fizz
Il Gin Fizz non prevede troppi ingredienti ma bisogna fare attenzione alla tecnica di preparazione. Ecco cosa occorre e come si prepara.
Ingredienti e preparazione:
- 60 ml di gin
- 30 ml di succo di limone fresco
- 15 ml di sciroppo di zucchero
- 60 ml di soda
- Ghiaccio
Per prima cosa in uno shaker vanno versati il gin, il succo di limone e lo sciroppo di zucchero, per poi aggiungere abbondante ghiaccio e shakerare per 15 secondi. Con un po’ di fatica otterrete la consistenza schiumosa sperata.
Dopodiché, dovrete filtrate il contenuto dello shaker in un collins glass, ovvero un bicchiere di vetro alto riempito con ghiaccio.
In conclusione, dovrete aggiungere la soda facendo attenzione a non smontare la schiuma in superficie, per poi decorare con una fettina di limone.
Il risultato è fresco e spumeggiante, con una nota acidula che ben contrasta con la dolcezza dello zucchero.
Alcune varianti interessanti
Esistono diverse varianti del Gin Fizz, quella di Ramos dell’800 era decisamente più cremosa e per realizzarla bisogna aggiungere panna liquida e albume d’uovo. Inoltre, bisogna shakerare almeno un minuto o due per renderlo più cremoso.
Un’altra variante gustosa è il Gin Fizz alla fragola, che si ottiene aggiungendo purea di fragole fresche al cocktail.
Altrimenti, per renderlo più alcolico, si può sostituire la soda con lo spumante lo champagne.
Ricordate, in generale, che per ottenere un Gin Fizz di qualità occorre scegliere un ottimo gin, prediligendone uno realizzato con note agrumate per esaltare il limone.
Ora sapete come è nato il Gin Fizz e come si può preparare. Non vi resta che assaggiare la ricetta tradizionale o farvi conquistare da una delle numerose varianti che potete trovare sul menù dei cocktail bar di tutto il mondo. Nel dubbio affidatevi ai consigli di un bartender esperto e non rimarrete delusi.