Il piccante è una sensazione pungente e penetrante che, solitamente, si manifesta in una diffusa percezione gustativa di calore, che può arrivare al bruciore, evidente nella nostra bocca. I formaggi piccanti non fanno eccezione.
Questi alimenti sono serviti molto spesso a fine pasto come una portata autonoma. A volte sono anche accompagnati da cibi dolci, come la classica marmellata.
C’è chi li serve anche prima o durante un pranzo o una cena. Insomma, al di là della loro collocazione, variabile a seconda delle preferenze, ciò che più interessa è l’effetto che provocano sui nostri sensi.
Questo aspetto va tenuto in considerazione nella scelta del vino in abbinamento. I formaggi piccanti vogliono vini con caratteristiche specifiche, per cui bisogna attrezzarsi per accompagnarli con le etichette giuste.
In primis ci deve essere morbidezza e corpo: queste due proprietà, strettamente connesse, sono in grado di mitigare la sensazione di calore del piccante.
Inoltre, un’ottima persistenza gustativa è un altro prerequisito fondamentale, che deve andare a pareggiare quella del formaggio per non farsi sovrastare.
E per queste ragioni è opportuno prediligere vini rossi rotondi e di corpo oppure vini dolci.
Già perché un’altra caratteristica che ben si sposa e si armonizza con la piccantezza è proprio la dolcezza, anch’essa con funzione mitigante.
Sulla base di quanto detto fino ad ora, ecco le nostre tre proposte: 3 vini perfetti con i formaggi piccanti.
Il Merlot Sassonero Cà Lustra, prodotto sui Colli Euganei, è pieno e corposo, rotondo e avvolgente, persistente e complesso al gusto e all’olfatto.
Qui ritroviamo almeno due delle caratteristiche fondamentali per accompagnare un formaggio piccante, ovvero corpo e morbidezza.
All’olfatto si distinguono note floreali, profumi di confettura, frutta matura e accenni balsamici e speziati. La trama tannica si percepisce ma non è invadente.
Il Taurasi Bosco Faiano I Capitali è un altro rosso interessante da abbinare con i formaggi piccanti, poiché è etereo e complesso al naso, dove si distinguono note di liquirizia e vaniglia, sentori di frutti di bosco e accenni balsamici e speziati.
È un vino di gran corpo e la sua avvolgente rotondità è in grado di bilanciare anche la sensazione piccante più spiccata e pungente.
Ora invece proponiamo un vino dolce, il Maximo Umani Ronchi, prodotto da uve 100% Sauvignon Blanc. Al naso risulta essere ricco e variegato, con profumi di miele, albicocca e pesca con note agrumate e candite.
Al gusto spicca per morbidezza e dolcezza, con un finale in cui si avvertono sensazioni riconducibili al miele. Per complessità viene indicato come vino da meditazione, ma la sua rotondità e la sua dolcezza lo rendono un degno compagno per i formaggi piccanti, soprattutto quelli a pasta molle.
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