Le lasagne sono uno dei pilastri portanti della cucina italiana, un primo piatto che chiunque nel mondo conosce e che magari ha potuto anche apprezzare.
Nel Belpaese esistono infinite varianti, regionali e locali, che si differenziano per la farcitura che impreziosisce la classica sequenza di strati rettangolari di pasta.
Alcune interpretazioni sono a base di ragù, altre sono definite vegetariane, mentre altre ancora sono di mare o di pesce.
Ecco quindi i migliori vini da abbinare alle diverse tipologie di lasagna.
Le diverse tipologie di lasagne e le caratteristiche
Le versioni più conosciute sono le lasagne alla bolognese o emiliane e le lasagne alla napoletana. Le prime si preparano con sfoglia di pasta all’uovo con farcitura di ragù alla bolognese, besciamella e parmigiano.
In realtà, secondo la tradizione, le lasagne alla bolognese dovrebbero prevedere sfoglia di pasta verde (e non bianca) preparata con spinaci, tanto che si parla di lasagne verdi alla bolognese.
Quelle napoletane, invece, si preparano con pasta bianca di grano duro, ragù napoletano, polpettine di carne, ricotta e provola.
Nelle zone montane, alpine e appenniniche vanno per la maggiore le lasagne ai funghi porcini mentre, un’altra interpretazione locale davvero gustosa sono le lasagne alla genovese: qui il pesto sostituisce il ragù di carne, e sono spesso arricchite con fagiolini e patate lesse.
In Sicilia si preparano le lasagne alla Norma con tanto di melanzane, entrando quindi nell’ambito delle lasagne vegetariane. Non mancano, poi, versioni con carciofi, radicchio, carote, broccoli, zucchine etc.
La versatilità della farcitura con cui si possono preparare le lasagne ha favorito altre interpretazioni a base di pesce, soprattutto con salmone o frutti di mare.
I migliori vini da abbinare alle lasagne
Il consiglio migliore è quello di puntare su un abbinamento regionale: le varie interpretazioni sono legate agli ingredienti tipici delle diverse regioni.
Ad esempio il ragù alla bolognese nelle lasagne alla bolognese o il pesto nelle lasagne alla genovese. Per questo, per creare armonia ed equilibrio tra i vari sapori e profumi, è auspicabile puntare sui vini locali, provenienti dalle stesse zone delle lasagne.
Con le lasagne alla bolognese Lambrusco o Sangiovese: il primo dotato di quella freschezza che serve per ripulire il palato dall’untuosità e dalla grassezza del ragù, il secondo capace di reggere il confronto con la corposità del condimento.
Con le lasagne alla napoletana spazio al Lacryma Christi del Vesuvio, ampio e consistente, perfetto da abbinare alla succulenza e alla struttura importante del piatto, oppure al Campi Flegrei Rosso, dal gusto secco e armonico.
Le lasagne ai funghi porcini sono caratterizzate da un aroma forte e intenso che è predominante rispetto a quello degli altri ingredienti.
È importante che tale aroma non copra quello del vino che, quindi, dovrà avere un bouquet importante ma una struttura non eccessiva, data l’assenza della carne.
Noi consigliamo il Dolcetto di Diano d’Alba DOCG, caratterizzato da profumi avvolgenti, freschezza ed eleganza.
Per le lasagne vegetariane il discorso non cambia: abbinamento regionale. Quelle alla genovese vanno a nozze con il Pigato, un bianco tipico della Liguria, fresco e profumato, persistente e morbido, di buona struttura, perfetto per riequilibrare l’aromaticità del pesto e le sue componenti grasse e untuose.
Le lasagne alla Norma sono un trionfo di sapori mediterranei, tra ricotta, pomodori, melanzane e basilico. Un piatto di questo tipo necessita un bianco che sappia reggere il confronto, esaltando questa aromaticità. Noi consigliamo un Catarratto fresco, sapido, minerale e deciso, dalle piacevoli note fruttate e floreali.
Infine, con le lasagne di mare o lasagne di pesce consigliamo il Vermentino: fresco, sapido ed elegante, con aromi che ricordano il mare e che si sposano alla perfezione con il pesce.