Continuamo il nostro percorso all’interno dei diversi termini legati al mondo del vino, addentrandoci in qualcosa di abbastanza specifico, ma che ogni amante dell’enologia dovrebbe conoscere. Li abbiamo sentiti diverse volte probabilmente, ma quanto conosciamo il loro reale significato? Nelle prossime righe scopriremo le principali differenze tra uvaggio e blend, e come queste tecniche si utilizzano nella produzione del vino.
Che cosa si intende per blend
Quando parliamo di blend, sostanzialmente stiamo indicando un’operazione enologica per cui si mettono insieme diverse varietà di vino, provenienti da uve diverse, che andranno poi a creare il nostro prodotto finale. Ovviamente questa è una tecnica molto complessa, per questo si può considerare una vera e propria arte effettuarla. Per formare un blend sarà necessario quindi avere ben chiare le differenze tra le varie uve, e soprattutto, quanto queste possano andare bene insieme e regalarci una bottiglia di ottima qualità. Un vino può definirsi blend, come nel caso del Merlot, quando è almeno al 50% composto da altri vini o mosti. Le tipologie di vino più famose che seguono questa pratica sono appunto il Merlot, ma anche lo Chardonnay, il Cabernet e il Sauvignon.
Che cosa si intende per uvaggio
Scopriamo ora invece quali sono le principali caratteristiche dell’uvaggio, ovvero quella pratica per cui si combinano uve provenienti da diversi vitigni per arrivare al nostro prodotto finale. Si tratta di un’usanza molto antica, già conosciuta dai primi viticoltori, che vendemmiavano uve diverse nello stesso vigneto. Se allora la conoscenza dei diversi tipi di uve non era così sviluppata, con una tecnica che era quindi ritenuta normale, oggi si sceglie di praticare l’uvaggio per ottenere un vino dalle caratteristiche particolari, un esempio su tutti e il Prosecco di Valdobbiadene, prodotto da uve di vitigni diversi.
Le principali differenze
Come abbiamo appurato allora la differenza tra un vino definito blend e uno prodotto con la tecnica dell’uvaggio è sottile ma sostanziale. Se quindi con blend intendiamo la miscela di più uve, vini e mosti della stessa annata o di vendemmie precedenti, la tecnica dell’uvaggio si utilizza per indicare le uve che provengono da vigneti diversi, ma che, ecco la principale distinzione, siano arrivate al medesimo grado di maturazione. Durante l’uvaggio quindi le uve dei diversi vitigni verranno vendemmiate nello stesso periodo, e le stesse proseguiranno insieme tutto il processo fino alla vinificazione. Quello che è certo è che in entrambi casi le nostre tecniche ci porteranno a un prodotto finale molto particolare e unico nel suo genere.
Andrea Zoccolan
Nato a Milano nel 1990, mi sono occupato per circa dieci anni di giornalismo e comunicazione in ambito sportivo, per poi passare alla cronaca. Innamorato delle inquadrature di Yorgos Lanthimos, dei libri di Emmanuel Carrère e delle geometrie di Thiago Motta, la mia vera debolezza resta la cucina cinese