Sono nomi che, chi ha un minimo di dimestichezza con il settore, conosce molto bene e apprezza: parliamo del Pinot grigio e Pinot nero, due tipologie di vini provenienti dalla Francia che tutto il mondo ha imparato ad amare. Scopriamo quindi le differenze principali tra Pinot grigio e Pinot nero.
Partiamo da una prima e semplice considerazione, quanto parliamo di Pinot grigio ci riferiamo a un vino bianco, un rosso nel caso di Pinot nero. Ma da dove derivano queste due tipologie di vino? Entrambe rappresentano infatti un’uva tipica della Francia, molto rinomata e riconosciuta in tutto il mondo, infatti il Pinot grigio altro non è che una mutazione del Pinot rosso. Il Pinot nero è quindi un vitigio a bacca rossa, utilizzato anche per la produzione dello Champagne, il nome deriva dalla somiglianza dei suoi grappoli a una pigna, e da una delle sue mutazioni nasce il Pinot grigio.
Il Pinot nero è una delle varietà più antiche e amate, e che nella storia ha subito più di 40 mutazioni, dai monaci francesi arrivando fino ai giorni nostri. I cugini transalpini sono infatti i maggiori e più apprezzati produttori di Pinot nero, ma anche in Italia, soprattutto nelle regioni del nord, la qualità è altrettanto eccelsa. Nel mondo inoltre importanti produttori di Pinot nero gli Stati Uniti (soprattutto in California e Oregon), Nuova Zelanda, Cile e Australia. Il sapore di un Pinot nero può variare da delicato e fruttato a molto terroso, con un colore da chiaro a medio rubino, con un’alta acidità, mentre la gradazione alcolica di solito varia dagli 11,5° ai 13,5°.
Come abbiamo già potuto vedere, il Pinot grigio non è altro che una mutazione (una delle tantissime) del Pinot rosso, anche se, all’assaggio, può sembrare che i due vini siano completamente agli antipodi. Come per il suo antico “genitore”, nel nord Italia, come ovviamente in Francia, ci sono ottimi esempi di Pinot grigio apprezzati in tutto il mondo. Se è vero che la sua patria infatti è la Borgogna, dell’ottimo Pinot grigio si può trovare anche in Germania, come abbiamo già visto nel nord Italia (in particolare Alto Adige, Veneto, Lombardia e Friuli Venezia-Giulia), mentre dall’altra parte dell’oceano si trovano bottiglie di alto livello nelll’Oregon. Il suo sapore è spesso fruttato, leggero e corposo, con una certa facilità nel berlo, come per il nero, anche qui la gradazione alcolica non supera i 13,5°.
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