Pranzo+di+Natale%2C+quale+vino+non+pu%C3%B2+assolutamente+mancare+a+tavola%3F
vinamundiit
/pranzo-di-natale-quale-vino-non-puo-assolutamente-mancare-a-tavola/amp/
Il vino

Pranzo di Natale, quale vino non può assolutamente mancare a tavola?

L’attesa per il pranzo natalizio si avverte durante tutto l’anno; è un momento in cui la famiglia si unisce per celebrare attraverso la condivisione di un pasto, un momento magico. Ma quale vino può accompagnare questa tradizione così importante?

Analizzeremo le opzioni più creative per gli amanti del vino e, soprattutto, gli accostamenti perfetti con i cibi natalizi, dagli antipasti più deliziosi ai primi e secondi piatti a base di carne e pesce, senza tralasciare i dolci più popolari e apprezzati nel nostro Paese. Che tu sia un estimatore del vino rosso o bianco, troverai le risposte alle tue domande e le informazioni essenziali per rendere il tuo pranzo di Natale ancora più fantastico.

Vino e cibo dovrebbero esaltarsi a vicenda nel loro gusto, senza che uno prenda il sopravvento sull’altro. Pertanto, si consiglia di sfidare gli schemi tradizionali, suggerendo di non attenersi strettamente alla regola che collega il pesce solo al vino bianco e la carne al rosso. Capire il piatto e le sue varietà, e come queste possono essere amplificate da una corretta associazione con il vino, sono visti come i fattori chiave per massimizzare ogni pasto. Ci sono molte regole generali da prendere in considerazione per identificare l’accostamento perfetto, ma si dovrebbero valutare anche aspetti ulteriori come le tradizioni, il lato psicologico e la stagionalità.

La teoria delle similitudini sostiene che il vino perfetto dovrebbe stabilire un equilibrio con il cibo, bilanciando le varie sensazioni. Per esempio, a un piatto ricco e “morbido” corrisponderebbe idealmente un vino “forte”, capace di pulire e rinfrescare il palato. Pertanto, per un cibo grasso, potreste optare per un vino acidulo e frizzante. Al contrario, i dolci e le pietanze ad alto contenuto di zucchero necessitano di vini dolci allo stesso livello, dato che un vino secco potrebbe mitigare la dolcezza del piatto in maniera troppo brusca.

Osservare la giusta temperatura di servizio è fondamentale. Il vino rosso va servito a una temperatura compresa tra 14 e 20 gradi centigradi, mentre per i vini bianchi secchi, giovani e fruttati, la temperatura ideale di servizio si aggira tra gli 8°C e i 10°C. I vini bianchi secchi maturi, quelli aromatici, insieme ai vini dessert e liquorosi, dovrebbero essere serviti a una temperatura tra i 10°C e i 12°C.

Il vino che deve assolutamente esserci al Pranzo di Natale

La scelta del vino da portare al pranzo di Natale potrebbe essere un’impresa ardua, data la vasta gamma e la ricchezza degli ingredienti. Ecco alcuni suggerimenti che potrebbero aiutarvi. Naturalmente, il vostro punto di partenza dovrebbe essere i cibi che avete in mente di servire, siano essi a base di carne, pesce, vegetariani o siano legati alle tradizioni familiari.

Indipendentemente dal fatto che tu sia un cuoco o voglia piacere a un ospite con un dono, questi consigli potrebbero rivelarsi utili.

Foto | Syda Productions @Canva – vinamundi.it

Gli antipasti rivestono un ruolo importante, poiché danno il via a tutto il pasto, sia nelle cene natalizie sia nel pranzo di Natale. Nelle tradizioni italiane, pesce e crostacei sono tipici del 24 dicembre, e si accompagna splendidamente con un buon Prosecco o Franciacorta, purché serviti alla temperatura giusta. Sono anche adatti per portate a base di verdure e formaggi freschi.

Durante il pranzo natalizio, è invece abitudine servire antipasti di carne come i salumi tipici, abbinando a questi un vino non troppo strutturato, come la Barbera, che riesce a equilibrare i sapori senza dominare i piatti. Per un brindisi più sofisticato, potrebbe essere interessante considerare una bottiglia di Champagne.

Ogni regione italiana ha le proprie usanze per quanto riguarda vini e pietanze locali, garantendo così una varietà di gusti adatti a tutti i commensali.

La selezione del vino ottimale varia a seconda del cibo servito durante la festività natalizia. Ad esempio, i vini bianchi come Vermentino, Pecorino o Verdicchio sono l’abbinamento ideale per i piatti di pesce e molluschi. Mentre, per i menù a base di carne, si opta quasi sempre per i vini rossi. I primi piatti che presentano salse a base di carne arrosto sono perfetti per essere abbinati a Nebbiolo e Barbera. Inoltre, per i secondi di carne, vini con una struttura più robusta, come il Brunello di Montalcino o l’Amarone, sono consigliati.

Il vino perfetto per il finale dolce del Pranzo di Natale, ad ogni dessert il proprio abbinamento

Spesso ci chiediamo quali vini abbinare ai tipici dolci natalizi che uniscono le tradizioni di tutte le regioni italiane, dal nord al sud.

Per un panettone, per esempio, possiamo scegliere tra una Malvasia di Candia, una Vernaccia di Serrapetrona o un Passito. Alternativamente per il pandoro, consigliamo un Moscato d’Asti o un Asti spumante. Durante i momenti di festa in famiglia, è bello riscoprire anche le prelibatezze tipiche regionali.

Il Tronchetto di Natale, un vero trionfo di cioccolato, panna, brandy e marroni che ha la forma di un tronco, simbolo di buon auspicio. Un Barolo chinato, liquore con proprietà digestive, può accompagnare questo dolce.

La focaccia di grano saraceno con castagne, frutta secca, uva, fichi e noci è perfetta per essere gustata con un moscato rosa di Triacca. Inoltre, secondo la tradizione, può essere inzuppata nella grappa.

La gubana, un impasto lievitato ripieno di frutta secca, uva passa, amaretti, noci, mandorle e miele. Accompagnarlo con un bicchiere di Picolit è l’ideale per valorizzarlo. Da notare che il suo nome è ispirato alla sua forma a spirale.

Con il mandorlato di Cologna Veneta, fatto di miele, albume d’uovo, zucchero e mandorle, tutti disposti su un fondo di wafer è perfetto da abbinare a un Recioto di Soave.

Con il pandolce, un misto di farina, uova, latte, uvetta, pinoli e canditi, si gusta con un bicchiere di Cinque Terre Sciacchetrà.

Per il Panforte e i Ricciarelli di Siena, l’abbinamento ideale è con il Vin Santo toscano.

Con il panpepato, composto da cioccolato, frutta secca e spezie è perfetto aprire una bottiglia di Moscato di Terracina Dolce.

I caragnoli, gustose frittelle ricoperte di miele tipiche della regione del basso Molise, sono insuperabili se assaporate con un raffinato Molise Moscato Passito.

E voi quali abbinamenti fate?

Dalma Bonaiti

Recent Posts

Vino e salute: il dibattito continua negli Stati Uniti

Negli Stati Uniti si accende il dibattito tra consumo zero e moderazione del vino: rischi,…

1 giorno ago

I Vignaioli Indipendenti della FIVI: un modello di qualità e sostenibilità

Scopri i vignaioli indipendenti della FIVI: qualità, sostenibilità e tradizione al servizio del territorio Piccoli…

1 giorno ago

Cantine di design, quali sono le più belle da visitare in Italia?

Scopri le cantine di design più belle in Italia: architettura moderna, tradizione vinicola e degustazioni…

2 giorni ago

Perché gli spumanti hanno il tappo a fungo? Tutto ciò che c’è da sapere

Scopri perché il tappo degli spumanti ha la forma di un fungo: funzionalità, elasticità del…

2 giorni ago

Berebene 2025: la guida Gambero Rosso celebra la qualità dei vini italiani

Scopri i migliori vini italiani nella guida Berebene 2025 del Gambero Rosso: oltre 937 etichette…

3 giorni ago

Riduzione delle accise sulla birra: sì della Commissione Agricoltura

Riduzione accise sulla birra: la Commissione Agricoltura approva il taglio a 2,97 euro per ettolitro…

5 giorni ago