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Il vino

Più di cento mila euro per un vino italiano: di quale si tratta?

Un vino annata 2016, toscano della rete di Place de Bordeaux è stato venduto a un facoltoso collezionista per una cifra da record storico

Il vino italiano ha raggiunto un nuovo record: una bottiglia venduta a centomila euro, il prezzo più alto mai pagato per un’etichetta italiana. Questo vino speciale proviene da Firenze e si distingue per la sua unicità, con una confezione e un’etichetta che sono vere opere d’arte, apprezzate dall’acquirente.

Nonostante il 2023 sia stato un anno difficile per la produzione vinicola italiana, il 2016 è stato eccezionalmente fortunato. La bottiglia risale infatti a otto anni fa, realizzata per un’occasione speciale. In quell’anno, la prestigiosa rete di distribuzione Place de Bordeaux ha incluso questa etichetta toscana nel suo catalogo, e il record di vendita è stato stabilito in un negozio di Zurigo.

La bottiglia da record è un Primat di Colore del 2016 dello Chateau di Bibi Graetz

Si tratta di un Primat di Colore del 2016 dello Chateau di Bibi Graetz a Fiesole. Questa bottiglia da collezione è stata venduta per centomila Franchi a Zurigo, equivalenti a poco più di centomila Euro. L’acquirente è un appassionato e cliente abituale di Place de Bordeaux.

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Questo vino è uno dei più iconici del produttore. Figlio d’arte, Graetz ha creato per questa bottiglia da 27 litri un’etichetta e una confezione speciali. Proveniente da una famiglia di artisti, Graetz dedica opere d’arte alle annate della sua produzione, che spesso diventano le etichette delle bottiglie, come per il Primat del 2016.

Graetz ha espresso la sua soddisfazione per questo riconoscimento, affermando che il vino italiano è sempre più apprezzato anche in Francia e sui grandi mercati internazionali. Si tratta di un riconoscimento per tutto il vino italiano, ha sottolinato Graetz.

Riportiamo le parole di Bibi Graetz, condivide da La Repubblica: “una notizia incredibile. Questo acquisto non solo ridefinisce i confini del possibile, ma testimonia soprattutto l’incommensurabile prestigio dell’eccellenza vinicola italiana. Un riconoscimento per tutto il vino italiano, che è sempre più apprezzato anche in Francia e sui grandi mercati internazionali“. Per il Primat di Colore venduto, Graetz ha realizzato una cassa speciale riciclando il legno della barrique in cui il vino è invecchiato, sigillata poi con un coperchio in acciaio inossidabile firmato. L’entusiasmo è alle stelle: “an historic record” (un record storico) si legge sulla pagina Instagram Bibi Graetz Winery.

Il Colore, quando uscì per la prima volta venti anni fa, costava già 500-600 euro a bottiglia (da 0,75 litri). Graetz ha spiegato che “I sogni non hanno prezzo. Se approcci la questione in maniera tecnica è impossibile da capire perché una bottiglia arrivi a costare così tanto”.

Il viticoltore è noto per il suo approccio artigianale nella produzione di vini, lavorando con piccole quantità di uve provenienti da vigneti selezionati. Considerato uno dei produttori più talentuosi e innovativi in Toscana, i suoi vini come Colore, Testamatta e Soffocone di Vincigliata sono apprezzati per la loro personalità.

Se, stando ai dati, il 2023 è risultato l’annus horribilis per la produzione italiana di vino, il 2016 invece è il più fortunato di sempre: la bottiglia in questione risale infatti a otto anni fa, ed è stata realizzata per un’occasione speciale. In quell’anno, infatti, la Place de Bordeaux (la più prestigiosa rete di distribuzione di vini) ha incluso nel proprio novero di vendita l’etichetta toscana, protagonista del record avvenuto in uno store distaccato a Zurigo.

Giulia De Sanctis

Laureata in Comunicazione e Valorizzazione del Patrimonio Artistico Contemporaneo, collaboro attivamente con riviste e testate web del settore culturale, enogastronomico, tempo libero e attualità.

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