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Piña Colada, i consigli per preparare il cocktail tropicale per eccellenza

In questo articolo andremo a vedere tutti i segreti del cocktail tropicale più amato al mondo: la Piña Colada

La Piña Colada è un cocktail iconico, noto per il suo sapore cremoso e fruttato, che l’ha reso uno dei più celebri al mondo. Ogni ingrediente contribuisce in modo essenziale: il succo di ananas fresco apporta dolcezza e una leggera acidità, la crema di cocco conferisce una consistenza vellutata e un gusto tropicale, mentre il succo di lime aggiunge una nota di freschezza che bilancia il dolce. Il rum, con le sue sfumature calde e speziate, completa la miscela. Oltre a essere gradevole al palato, è anche visivamente attraente. Il colore giallo chiaro, arricchito da una decorazione con una fetta di ananas e una ciliegia al maraschino, evoca immediatamente atmosfere estive. La Piña Colada è un cocktail versatile, adatto a ogni occasione, che sia una giornata di relax al mare o un happy hour tra amici, capace di rendere ogni momento speciale e indimenticabile. Ma scopriamo qualcosa in più su questo drink e sulla sua preparazione.

Caratteristiche, storia e preparazione della Piña Colada

Rum, succo di ananas e crema di cocco sono i tre ingredienti essenziali di questo cocktail classico, simbolo dell’estate. Come accade per molti drink divenuti leggendari, anche la Piña Colada – che in spagnolo significa letteralmente “ananas colato” – ha origini dibattute e incerte. Una delle storie più affascinanti risale ai primi anni del XIX secolo, e vede come protagonista il pirata portoricano Roberto Cofresí, una figura leggendaria che avrebbe creato una versione primordiale della Piña Colada, unendo rum bianco e ananas per risollevare il morale del suo equipaggio. Tuttavia, dopo la sua cattura e morte nel 1825, la ricetta originaria andò perduta.

Piña Colada | Pixabay @VeselovaElena – Vinamundi

Una versione più documentata attribuisce l’invenzione della Piña Colada al 15 agosto 1954, quando Ramòn “Monchito” Marrero, barista al Beachcombe dell’Hilton Caribe di San Juan, fu incaricato di creare un cocktail raffinato per i clienti dell’hotel. Pare che abbia impiegato tre mesi di sperimentazioni per raggiungere la formula perfetta.

Il successo del cocktail non fu immediato, sebbene abbia guadagnato popolarità a partire dal 1978 grazie alla canzone “Escape” di Rupert Holmes, che nel ritornello recitava: “Yes, I like Piña Coladas / And gettin’ caught in the rain“. Nonostante ciò, non mancarono le critiche, come quelle dello scrittore Wayne Curtis, che riteneva che tale bevanda penalizzasse le qualità del rum.

Preparazione del drink

Preparare una Piña Colada non è complicato, e i passaggi da seguire sono molto brevi. Ecco come fare:

  • Per preparare la Piña Colada, inserire nel frullatore il ghiaccio tritato, quindi aggiungere il succo di ananas;
  • Versare anche il rum e il latte di cocco;
  • Frullare per alcuni secondi, fino a ottenere una consistenza spumosa, poi trasferire il cocktail in bicchieri di vetro alti;
  • Servire la Piña Colada ben fredda, decorando ogni bicchiere con una fetta di ananas e una ciliegia al maraschino.

Consigli utili per rendere la Piña Colada perfetta

Per una Piña Colada perfetta è fondamentale prestare attenzione alla qualità delle materie prime: è consigliabile evitare succhi di frutta industriali, ananas in scatola, liquori al cocco o sciroppi aromatizzati.

Si raccomanda di utilizzare ananas fresco, preferibilmente importato per via aerea. Il succo può essere ottenuto tramite un estrattore, per un sapore più intenso, oppure si può inserire l’ananas a pezzi direttamente nel frullatore insieme agli altri ingredienti.

In base all’acidità dell’ananas, si può decidere se aggiungere succo di lime o zucchero al cocktail per ottenere un equilibrio di sapori.

Federico Liberi

Sono laureando in Psicologia dei processi sociali all’Università di Roma “La Sapienza”. La mia più grande passione insieme alla scrittura è il calcio, ma mi piace rimanere informato sullo sport a 360 gradi oltre che sull’attualità e la politica. Nel 2020 è stato pubblicato su Amazon un mio saggio sulla Programmazione Neuro-Linguistica.

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