Immaginatevi se uscendo di casa un giorno vi ritrovaste davanti un fiume in piena fatto di vino: molto probabilmente vi dareste un pizzicotto per capire se steste sognando o meno. Eppure, in un comune nei pressi di Mendoza in Argentina è accaduto davvero. I suoi abitanti si sono svegliati sommersi da 15mila litri di vino e hanno assistito impotenti allo spettacolo di tutto quel vino sprecato per sempre che scorreva inarrestabile davanti a loro.
Ma facciamo luce sulla vicenda e spieghiamo cosa è successo sia in questo caso che nel precedente fiume rosso che si è riversato nel villaggio portoghese São Lourenço do Bairro, nel comune di Anadia.
Il vino invade San Martìn
A causa di un guasto ad alcuni serbatoi della cantina Los Haroldos di San Martìn, la piccola cittadina è stata letteralmente invasa da 15mila litri di liquido rosso rubino.
I video di questo tsunami decisamente poco convenzionale, hanno fatto il giro del mondo aggiudicandosi milioni di visualizzazioni sui social. Molti hanno riso per l’evidente paradosso ma in realtà si è trattato di uno spreco di proporzioni colossali e della perdita di un’ ingente quantità di denaro da parte della cantina argetina.
Ma cosa è successo davvero?
L’esplosione rovinosa
Alcuni dipendenti dovevano trasferire il vino da una cisterna all’altra per poterlo imbottigliare, ma qualcosa è andato storto e per “qualcosa è andato storto” intendiamo che è letteralmente esploso uno dei due serbatoi a causa di una valvola difettosa.
Per fortuna nessuno è rimasto ferito e tutti i dipendenti hanno cercato di contenere i danni (e il vino) come meglio riuscivano. Grazie al loro impegno solo 15mila litri dei 50mila contenuti all’interno del serbatoio sono andati persi.
Si tratta di un avvenimento con un precedente, avvenuto questa volta in Portogallo, e anche in questo caso la colpa è stata di un’esplosione inattesa di una cisterna, ma ripercorriamo cosa è successo nella cittadina portoghese.
Il fiume rosso di São Lourenço do Bairro
Il danno in Argetina è stato di proporzioni colossali, infatti sono andati perduti 2,2 milioni di litri di vino rosso. Se quello di prima era un rigagnolo, qui abbiamo a che fare con il Po.
La distilleria Levira Distillery ha assistito impotente al verificarsi di un cedimento improvviso delle cisterne che contenevano il vino e la bevanda ha iniziato a scorrere inesorabile lungo le strade senza che nessuno riuscisse a trattenere il suo impeto.
Anche in questo caso i video suoi social sono diventati virali e hanno provocato clamore e giubilo. Sono nati, addirittura, dei meme che sfruttavano le immagini di questa catastrofe per fare battute discutibili, nonostante questo fiume indomabile rischiasse di arrivare direttamente all’interno del fiume Cèrtima, compromettendone abbondantemente l’ecosistema.
L’allarme ambientale è rientrato grazie all’intervento dei Vigili del Fuoco, che sono riusciti a fare cambiare direzione al vino e a farlo sgorgare nei campi limitrofi.
La distilleria tutt’ora non si capacita di come abbiano fatto le cisterne ad esplodere, ma ha voluto farsi carico di ogni spesa necessaria per rimediare ai danni causati dal loro vino per le strade di São Lourenço do Bairro.
In conclusione, possiamo dire che la manutenzione delle cisterne sia di primaria importanza, anche perchè se le distillerie e le cantine di tutto il mondo dovessero contemporaneamente rompersi, probabilmente il mondo conosciuto giacerebbe al di sotto di un mare dalle tinte cremisi.