In questi giorni di frenesia legata agli ordini di spumanti e bollicine, ci siamo interrogati sul motivo per cui queste bevande effervescenti siano diventate i protagonisti indiscussi dei brindisi e dei momenti festosi. Prosecco, Franciacorta, Trento DOC, Asti Spumante e Champagne sono ormai simboli di celebrazione, ma qual è l’origine di questa tradizione e perché gli spumanti sono diventati i vini per eccellenza dei giorni di festa?
Le origini del brindisi risalgono all’epoca degli Unni nel IV secolo, quando questa popolazione nomade guidata da Attila utilizzava il gesto durante i banchetti. Edward Gibbons, storico inglese del XVIII secolo, documentò il brindisi di Attila durante un sontuoso banchetto.
I Greci, a loro volta, brindavano per augurare salute e dimostrare lealtà tra i commensali. I Romani adottarono questa tradizione, aggiungendo il gesto di sciogliere briciole di pane tostato nel vino per ridurne l’acidità, con il termine “toast” che derivò da questo usanza.
È difficile stabilire con precisione quando gli spumanti e le bollicine abbiano conquistato il ruolo di bevande protagoniste dei momenti festosi. Alcuni fanno risalire questa consuetudine al XVIII secolo, attribuendola a Dom Pérignon e alla sua innovazione nella produzione dello Champagne attraverso la rifermentazione del vino base. Tuttavia, la mancanza di fonti certe rende questo periodo avvolto nel mistero.
Una delle ipotesi più affascinanti che circondano questa tradizione è legata alla superstizione. Si credeva che lo “scoppio” provocato dalla pressione interna degli spumanti, al momento dell’apertura, potesse allontanare spiriti negativi o maligni presenti durante il brindisi. Il forte suono del “botto” diventò così un gesto simbolico di scacciare ogni negatività, trasformando il brindisi in un rituale di buon augurio.
Nonostante il Galateo del vino abbia sconsigliato il “botto” per motivi di sicurezza ed eleganza, la tradizione persiste, evidenziando l’antica connessione tra spumanti e momenti di gioia.
Un’altra ipotesi che emerge è legata al marketing. La raffinatezza, l’eleganza e le caratteristiche uniche degli spumanti li hanno resi vini distinti, adatti a occasioni speciali. I produttori hanno sapientemente colto l’opportunità di posizionare gli spumanti come bevande speciali, contribuendo a consolidare la loro associazione con i momenti festosi.
La collocazione temporale dei brindisi, all’inizio o alla fine di un pasto, ha anche giocato un ruolo nella scelta degli spumanti. Questi vini effervescenti si sposano perfettamente con l’aperitivo grazie alle loro versioni più secche, mentre quelli dolci sono ideali per accompagnare dolci e torte a fine pasto. Questo legame tra brindisi e collocazione nei pasti ha contribuito a consolidare la presenza degli spumanti nei momenti di festa.
La tradizione vuole che il brindisi di Capodanno sia fatto in piedi, aggiungendo un tocco di solennità. L’uso di spumante o champagne è comune, e la scelta del bicchiere a metà strada tra flûte e coppa è consigliata per massimizzare l’esperienza sensoriale.
In diverse parti del mondo, il brindisi di Capodanno assume sfumature uniche:
Germania: La Feuerzangenbowle, una bevanda a base di vino rosso speziato, è la preferita. Il brindisi è accompagnato da frutta secca e aringa affumicata.
Giappone: Il sakè è la bevanda scelta, mentre si scandiscono 108 colpi di gong.
Russia: Un tocco di magia vede la scrittura di desideri su foglietti, bruciati e poi immersi nello spumante da bere a mezzanotte.
L’Italia, patria di vini pregiati, offre una gamma diversificata di spumanti, ognuno caratterizzato da peculiarità uniche. Ecco una panoramica di alcune varietà:
Brut: Questa tipologia di spumante, secca e intensa, è il risultato di un processo di fermentazione lenta con l’impiego di un particolare lievito. Adatta sia per il brindisi che per accompagnare antipasti di pesce o piatti a base di formaggio.
Brut Rosé: Coniuga il carattere vivace dei vini rosati con la secchezza tipica dei brut. Le note speziate e l’accenno di agrumi caratterizzano questo spumante, il cui colore vivace è associato a auspici positivi per il nuovo anno. Si sposa bene con i salumi, in particolare con il salame.
Saten: Questa particolare tipologia di spumante è caratterizzata dalla sua cremosità e dalla delicatezza delle bollicine. Il termine “saten” indica la morbidezza e la setosità del vino, che si ottiene utilizzando esclusivamente uve bianche nella produzione. Il risultato è uno spumante elegante e vellutato, perfetto per chi cerca una bevanda raffinata.
Extra Brut: Rispetto al Brut tradizionale, gli spumanti Extra Brut presentano una minore quantità di zuccheri residui, risultando particolarmente asciutti. Questa scelta li rende ideali per chi predilige bevande meno dolci, mettendo in evidenza il carattere fresco e la complessità degli aromi.
Pas Dosé: Lo spumante Pas Dosé è caratterizzato dalla totale assenza di zucchero aggiunto nella fase di sboccatura, rendendolo il più secco tra gli spumanti. Questa scelta conferisce al vino una purezza e una nitidezza uniche, esaltando al massimo le caratteristiche naturali delle uve.
Demi Sec: L’apprezzato spumante Demi Sec rappresenta una dolce parentesi nell’universo degli spumanti italiani. La denominazione “Demi Sec” significa letteralmente “mezzo secco”, indicando che il vino presenta una quantità moderata di zuccheri residui, rendendolo più dolce rispetto al Brut e all’Extra Brut. Questa scelta conferisce al Demi Sec un profilo più avvolgente e morbido, con note dolci che si fondono armoniosamente con le bollicine vivaci. Grazie alla sua natura più dolce, è un’opzione apprezzata da chi predilige bevande leggermente più zuccherate, magari per accompagnare dessert o godersi un momento di dolce relax durante le festività. La presenza di questa varietà amplia ulteriormente la gamma di scelte, garantendo che ogni amante dello spumante possa trovare la versione perfetta per celebrare il nuovo anno.
Dolce: Caratterizzato da un profilo gustativo fruttato, questo spumante si distingue per la sua dolcezza equilibrata e un aroma delicato. Molto diffuso in Piemonte, è spesso apprezzato per la sua versatilità in abbinamento a vari piatti.
Il brindisi di Capodanno in Italia è preceduto da una cena significativa, dove piatti tradizionali come lenticchie e cotechino augurano prosperità e fortuna per il nuovo anno.
Il brindisi di Capodanno, oltre a celebrare l’inizio di un nuovo anno, rappresenta un ponte tra passato e futuro. Ogni bicchiere alzato racchiude la continuità di antiche tradizioni, augurando prosperità e felicità nel cammino che si apre davanti a noi. Un gesto intriso di significato e connessione universale, che attraversa secoli e culture. Gli spumanti non sono solo vini effervescenti, ma veri e propri ambasciatori di gioia e buon auspicio nei momenti speciali della vita. Il brindisi di Capodanno, un rituale antico e significativo presente in diverse culture, è intriso di storia e simbolismo.
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