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Paolo Fiorini alla guida della Dog Garda: il consorzio punta sui vini low alcol per attrarre nuovi consumatori

Paolo Fiorini, noto enologo e agronomo veronese, è stato confermato per un altro mandato di tre anni alla presidenza del Consorzio Garda Doc. La sua leadership si affianca a quella dei vice presidenti Giovanna Prandini, rappresentante dell’azienda Morenica, e Giovanni Verzini del Collis Veneto Wine Group, entrambi riconfermati nel loro ruolo. Questa continuità nella guida del Consorzio si colloca in un periodo di significativa crescita per il Garda Doc, un’area vitivinicola che si distingue per la sua ricca tradizione, qualità e l’innovazione dei suoi prodotti.

Fiorini ha commentato: «Il nostro territorio rappresenta un patrimonio unico, che deve essere valorizzato e tutelato. Il nostro obiettivo nei prossimi anni sarà quello di rafforzare l’identità della denominazione Garda Doc, elevandone il prestigio sia a livello nazionale che internazionale». Questa dichiarazione sottolinea l’importanza di un approccio strategico e mirato, volto a promuovere i vini del Garda e a farli conoscere a una clientela sempre più vasta e diversificata.

l’importanza della conferma di fiorini

Giovanna Prandini ha messo in evidenza l’importanza di questa conferma, sottolineando come rappresenti un’opportunità per consolidare ulteriormente la reputazione della denominazione. «Valorizzare la qualità e l’identità dei nostri vini è fondamentale per attrarre nuovi consumatori», ha affermato, evidenziando la necessità di rispondere alle nuove tendenze del mercato. Giovanni Verzini ha aggiunto che il Consorzio continuerà a promuovere il territorio attraverso strategie commerciali innovative e un dialogo costante con il mercato, per garantire che i prodotti del Garda siano sempre più presenti e riconosciuti a livello nazionale e internazionale.

il percorso di brandizzazione del consorzio

Il Consorzio Garda Doc ha ottenuto il riconoscimento ministeriale nel 2015 e dal 2016 opera in regime di erga omnes, il che significa che è rappresentativo di tutti i produttori della zona. Negli ultimi anni, il Consorzio ha avviato un percorso di brandizzazione della denominazione, lavorando sulla creazione di un’immagine riconoscibile e di un racconto che possa attrarre i consumatori. Questo approccio è stato ulteriormente potenziato con il progetto Lake Garda Wines, in collaborazione con altri consorzi della zona, che mira a mettere in luce le peculiarità dei vini prodotti attorno al lago, un’area nota per la sua bellezza naturale e la sua tradizione vitivinicola.

innovazione e vini low alcol

Un aspetto innovativo della strategia del Consorzio è l’attenzione crescente verso i vini low e no-alcol, una tendenza che sta guadagnando terreno sia in Italia che all’estero. Con un numero crescente di consumatori che scelgono stili di vita più salutari, i vini a bassa gradazione alcolica rappresentano una nuova opportunità per il Consorzio di attrarre un pubblico più giovane e consapevole. Questi vini, infatti, non solo mantengono molte delle caratteristiche organolettiche dei vini tradizionali, ma offrono anche un’alternativa più leggera e versatile, adatta a diverse occasioni di consumo.

Il consiglio di amministrazione del Consorzio è composto da figure di spicco del panorama vitivinicolo locale, tra cui:

  1. Emmanuel Gozzi (Gozzi)
  2. Vincenzo Bertola (Pratello)
  3. Chiara Tuliozi (Ricchi)
  4. Gianfranco Gambesi (Vitevis)
  5. Giuseppe Fugatti (Giwine)
  6. Fabio Dei Micheli (Vinicola Napoleone)
  7. Luca Degani (Cantine di Verona)
  8. Paolo Contri (Contri Spumanti)

Questa squadra di esperti rappresenta una varietà di approcci e tecniche vitivinicole, contribuendo a una visione condivisa per il futuro della denominazione Garda Doc.

Le sfide non mancano, ma il Consorzio è ben posizionato per affrontarle, grazie a una strategia che combina tradizione e innovazione. L’attenzione ai vini low alcol è solo un esempio di come il Consorzio stia cercando di rispondere alle esigenze di un mercato in evoluzione. La capacità di adattarsi e innovare sarà fondamentale per il successo futuro del Garda Doc, un territorio che già vanta una tradizione vitivinicola consolidata ma che è pronto a esplorare nuove strade.

In un contesto globale in cui i consumatori sono sempre più informati e attenti alla qualità, la missione del Consorzio Garda Doc è chiara: promuovere l’eccellenza dei propri vini, tutelare le tradizioni locali e aprirsi a nuove opportunità di mercato. Con la conferma di Paolo Fiorini e il supporto del suo team, il Consorzio è pronto a scrivere un nuovo capitolo della sua storia, mirato a connettere passato e futuro, tradizione e innovazione, per far crescere e valorizzare ulteriormente la denominazione Garda Doc.

Redazione Vinamundi

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