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Olio italiano: opportunità e sfide nel mercato globale di Sol2Expo

L’analisi dell’olio italiano sul mercato, presentata durante l’evento Sol2Expo a Verona, evidenzia come la crisi produttiva possa trasformarsi in un’opportunità per il settore olivicolo. Il convegno intitolato “Il mercato dell’olio di oliva in Italia e in Europa: realtà e prospettive” ha messo in luce un cambiamento significativo nel panorama del mercato, suggerendo che la situazione attuale possa essere sfruttata per un riposizionamento verso l’alto.

Negli ultimi anni, il settore ha registrato un notevole aumento dei prezzi, principalmente a causa della scarsità di offerta sia a livello nazionale che globale. I dati mostrano una contrazione del differenziale di prezzo tra l’olio extravergine di oliva (EVO) comunitario e il “100% italiano”, sceso dal 47% nel 2022 al 20% previsto per il 2024. Questo avvicinamento dei prezzi ha reso l’olio italiano più attraente per i consumatori, che ora possono percepirne il valore intrinseco.

Consapevolezza del valore dell’olio EVO

Denis Pantini, responsabile Agroalimentare di Nomisma, ha sottolineato l’importanza di una maggiore consapevolezza da parte dei consumatori riguardo al valore reale dell’olio extravergine di oliva. “L’auspicio è che il consumatore italiano riconosca l’EVO come un alimento principe della Dieta Mediterranea e non solo come un semplice condimento”, ha affermato Pantini. Questo richiamo alla valorizzazione dell’olio EVO si inserisce in un contesto più ampio, dove il consumo di olio d’oliva deve essere percepito come parte integrante di uno stile di vita sano.

Tendenze nel mercato dell’olio d’oliva

Analizzando la distribuzione moderna, che rappresenta il principale canale di vendita dell’olio d’oliva in Italia, i dati di NielsenIQ mostrano come negli ultimi tre anni ci sia stata una contrazione delle vendite a volume di olio extravergine di oliva del 10% tra il 2022 e il 2024, mentre il valore delle vendite è aumentato del 64%. Questo fenomeno evidenzia una tendenza in cui i consumatori, nonostante riduzioni nelle quantità acquistate, sono disposti a pagare di più per prodotti di alta qualità.

Per quanto riguarda l’export, l’olio extravergine di oliva italiano è presente in ben 160 Paesi, con il 65% del valore delle vendite estere proveniente dai cinque principali mercati. Gli Stati Uniti si confermano come il mercato di punta, rappresentando il 32% delle esportazioni, seguiti da Germania (15,5%), Francia (7,9%), Canada (4,7%) e Giappone (5,3%). Tra gennaio e novembre 2024, l’olio d’oliva made in Italy ha mostrato performance eccezionali in Germania (+58%) e Corea del Sud (+141%).

Opportunità per il settore olivicolo

L’analisi dei dati di consumo evidenzia un fenomeno interessante: nonostante la crescita globale del consumo di olio d’oliva, l’Italia, la Spagna e la Grecia hanno visto una diminuzione della domanda. Al contrario, mercati non tradizionalmente produttori stanno sperimentando un aumento del consumo. Negli Stati Uniti, la domanda è aumentata del 35% dal 2014 al 2024, mentre il Brasile ha visto un incremento del 42%. A livello globale, la domanda di olio d’oliva è cresciuta nei mercati asiatici e sudamericani, con importazioni in forte aumento in paesi come Cile, Perù, Corea del Sud e Indonesia.

Sol2Expo, che si tiene dal 2 al 4 marzo presso Veronafiere, non si limita a fare il punto sul mercato dell’olio, ma offre una visione completa dell’intera filiera dell’olivicoltura italiana. L’evento, noto come “Full Olive Experience”, si propone di mettere in luce l’importanza dell’olio d’oliva non solo come alimento, ma anche nel settore del wellness e della cosmesi. Con un programma ricco di eventi, come cooking show, workshop e degustazioni, Sol2Expo rappresenta un’opportunità unica per i professionisti del settore e per i consumatori di approfondire la conoscenza e l’apprezzamento di questo prodotto emblematico della cultura gastronomica italiana.

In un momento in cui il mercato dell’olio d’oliva è in continua evoluzione, la capacità di adattarsi e riposizionarsi potrebbe determinare il successo della filiera olivicola italiana nei prossimi anni. La sfida consiste nel valorizzare il patrimonio olivicolo del nostro Paese, promuovendo un consumo consapevole e sostenibile, e sfruttando le opportunità offerte dai mercati internazionali in crescita.

Redazione Vinamundi

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