Il Nocera (o Nucera in siciliano) è un vitigno a bacca nera storicamente coltivato del messinese e oggi diffuso principalmente in Sicilia ma anche in Calabria (le due regioni si contendono il primato) e in Francia, nei territori della Provenza e del Beaujolais. Il Nocera è un vino elegante dalle sfumature rosso rubino a cui si aggiungono un bouquet fine e intenso, aromi di frutti di bosco con note speziate.
Utilizzato spesso in blend con altri vitigni, oggi trova le sue migliori espressioni nella zona di Milazzo, nella Mamertino DOC, dove alcuni produttori ne stanno sfruttando le potenzialità per farne vini in purezza con lodevoli risultati.
La storia
Si sa poco del passato del Nocera, anche per l’assenza di indicazioni certe, ma convenzionalmente si fa risalire l’inizio della sua produzione al VII secolo a.C. nelle colonie greche, e Plinio testimonia che era molto apprezzato dai Romani. Alcuni ipotizzano che sia legato agli storici vini Mamertinum e ai vini di Zancle celebrati dagli antichi latini.
Il Nocera viene molto coltivato dal XIX secolo nelle colline di Furnari, a Messina. Quel che è sicuro, in quanto documentato, è che l’uva Nocera alla fine dell’Ottocento venne esportata in Provenza e nelle Beaujolais, in Francia, con il nome di Suquet e Barbe de Sultan.
Dal 1960 venne sostituito dai vitigni etnei Nerello Mascalese, Nerello Cappuccio e anche da vitigni alloctoni. Oggi i tre vitigni siciliani, Nocera, Nerello Mascalese e Nerello Cappuccio, rientrano nella composizione del vino Faro DOC.