Maso Martis punta sull’agroecologia: obiettivo ridurre i fitofarmaci del 50% entro il 2027

Nel cuore delle Dolomiti, Maso Martis, storica maison di spumanti Trentodoc, ha avviato un’innovativa sperimentazione di viticoltura rigenerativa nel 2025, proseguendo il suo impegno verso pratiche agricole sostenibili. Certificata biologica dal 2013, l’azienda si propone di ridurre del 50% i trattamenti fitosanitari entro il 2027, mirando a un futuro che non solo rispetti l’ambiente, ma favorisca anche la salute delle piante, del suolo e dell’intero ecosistema circostante.

Un approccio olistico alla viticoltura

La sperimentazione di Maso Martis coinvolge un’area di 2.000 mq di vigneto, dove sono presenti 8 filari di Chardonnay e Pinot Meunier. Alla guida di questo progetto pionieristico troviamo Maddalena Stelzer, che, insieme alla sorella Alessandra, dirige l’azienda di famiglia. L’approccio scelto non è solo innovativo, ma riflette una filosofia che punta a integrare la viticoltura con pratiche agroecologiche, creando un ciclo virtuoso che valorizza le risorse locali.

Maddalena Stelzer spiega: «Il nostro obiettivo è quello di garantire la salute dei vigneti attraverso pratiche che non solo migliorano la qualità dell’uva, ma che contribuiscono anche alla fertilità del suolo e alla biodiversità. Questo è fondamentale per il nostro futuro e per quello della viticoltura in generale».

Preparati biologici e risorse locali

Un elemento chiave del progetto è l’uso di preparati biologici e naturali, molti dei quali derivano da scarti alimentari. Maso Martis ha avviato collaborazioni con aziende locali, come ad esempio una ditta trentina che fornisce scarti di pesce, trasformandoli in fertilizzanti naturali. Questo metodo di valorizzazione degli scarti non solo riduce i rifiuti, ma permette anche di ottenere fertilizzanti ricchi di nutrienti essenziali come:

  1. Azoto
  2. Fosforo
  3. Potassio
  4. Calcio
  5. Magnesio

Questi processi, ispirati alle antiche tecniche agricole utilizzate nell’Impero Romano e nell’Egitto faraonico, rappresentano un ritorno a pratiche più sostenibili e rispettose dell’ambiente. La tradizione si fonde con l’innovazione, creando un modello di viticoltura che guarda al futuro senza dimenticare il passato.

Tecniche avanzate di biofertilizzazione

Maso Martis sta testando una serie di tecniche avanzate per la gestione dei vigneti che mirano a migliorare la microbiologia del suolo e la salute delle viti. Tra queste, l’uso di cover crops e ammendanti microbici, che includono lettiera di bosco, sale marino e amido per arricchire il suolo con batteri benefici. Queste pratiche non solo migliorano la fertilità del suolo, ma contribuiscono anche a una crescita più sana delle viti, riducendo la necessità di trattamenti chimici.

Inoltre, l’azienda ha implementato un sistema di monitoraggio costante di suolo, acque e linfa fogliare, per valutare l’efficacia degli interventi e fare eventuali aggiustamenti in tempo reale. La consulenza tecnica di esperti come Mattia Brignoli di Fattoria Radis, situata in Val Rendena, ha reso possibile l’approfondimento di tecniche di gestione più resilienti e a impatto ridotto.

Economia circolare e sostenibilità

Uno dei principi fondamentali dell’agroecologia è l’economia circolare, che Maso Martis sta abbracciando pienamente. La riduzione dei trattamenti fitosanitari non solo porterà a un risparmio economico significativo, stimato in circa 15.000 euro all’anno, ma avrà anche un impatto positivo sull’ambiente. L’ottimizzazione delle risorse attraverso il riciclo e il riutilizzo degli scarti alimentari rappresenta un passo importante verso una viticoltura più sostenibile e responsabile.

Alessandra Stelzer sottolinea l’importanza della filosofia aziendale: «Adottare un metodo biologico non significa solo limitare l’uso di prodotti di sintesi, ma anche promuovere la naturale fertilità del suolo. Ogni bottiglia che produciamo deve raccontare la storia dell’annata e il terroir in cui è nata».

Una visione per il futuro

Maso Martis non è solo un produttore di spumanti; è un esempio di come l’innovazione e la tradizione possano coesistere per creare un futuro migliore. La visione a lungo termine dell’azienda punta a fare della viticoltura biologica un modello di riferimento, in grado di ispirare altre realtà del settore. Con la sperimentazione in corso, Maso Martis si propone di dimostrare che è possibile produrre vini di alta qualità rispettando l’ambiente e contribuendo alla salute del pianeta.

La sfida della viticoltura sostenibile è complessa e richiede impegno, creatività e collaborazione. Maso Martis, con il suo progetto di agroecologia, si inserisce in un movimento più ampio che cerca di ripensare il modo in cui produciamo cibo e vino, ponendo al centro la salute della terra e delle comunità locali.

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