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Marco Zito vince il “Premio Gambelli” 2025 come miglior enologo under 40

Nella storica cornice di Firenze, durante la Chianti Classico Collection 2025, si è svolta la cerimonia di premiazione del “Premio Gambelli”, un riconoscimento dedicato ai giovani talenti del mondo del vino. Quest’anno il premio è andato a Marco Zito, un enologo che sta già lasciando un’impronta significativa nel panorama vinicolo italiano, in particolare nella zona di confine tra Liguria e Toscana.

La formazione e le esperienze di Marco Zito

Marco Zito, classe 1992, è originario di Livorno ma vanta radici campane. La sua formazione è stata ben strutturata e ricca di esperienze significative. Dopo aver conseguito la laurea in Scienze e Tecnologie Viticole e Enologiche all’Università di Pisa, ha ampliato le sue competenze attraverso un periodo di ricerca in Australia. Qui ha avuto l’opportunità di esplorare la Barossa Valley, una delle regioni vinicole più prestigiose del paese, nota per i suoi vini robusti e fruttati.

Dopo questa esperienza internazionale, Zito è tornato in Italia, dove ha arricchito il suo percorso professionale lavorando presso cantine prestigiose come Gaja a Bolgheri e Antinori in Maremma. Queste esperienze gli hanno permesso di affinare le sue abilità e di comprendere a fondo le diverse peculiarità dei vitigni e delle tecniche di vinificazione.

L’impegno a Terenzuola

Dal 2020, Marco Zito è responsabile della produzione a Terenzuola, una cantina che si distingue per il suo impegno nella produzione di vini eroici. Situata in un’area caratterizzata da terreni scoscesi e condizioni climatiche particolari, Terenzuola è una vera e propria “culla” per varietà autoctone come il Vermentino. Sotto la guida del proprietario Ivan Giuliani, Zito ha lavorato instancabilmente per esaltare le caratteristiche uniche di questo vitigno e dei terreni della Lunigiana.

L’importanza del Premio Gambelli

Il “Premio Gambelli”, promosso da Aset Toscana, rappresenta un tributo all’eredità di Giulio Gambelli, un maestro toscano del Sangiovese, il cui impatto sulla viticoltura italiana è inestimabile. Gambelli è stato una figura chiave nel rilancio del Sangiovese, contribuendo a farlo diventare uno dei vitigni più apprezzati e riconosciuti a livello mondiale. Il premio, assegnato a un enologo “under 40”, ha lo scopo di valorizzare coloro che, come Gambelli, riescono a interpretare e comunicare l’identità dei vitigni e delle terre in cui operano.

Durante la cerimonia di premiazione, Zito ha espresso la sua gratitudine per il riconoscimento, sottolineando l’importanza delle persone che lavorano nel vino. “Per me è un onore ricevere questo importante riconoscimento intitolato al Maestro Gambelli nell’anno del centenario della sua nascita. Spesso, quando si parla di espressività di un vino, si tende a focalizzarsi sulla varietà e sul territorio, dimenticando il fattore più importante: le persone del territorio che coltivano l’uva e fanno vino.”

Un futuro promettente per il vino italiano

Marco Zito si inserisce in un contesto di giovani enologi che stanno ridefinendo il panorama vinicolo italiano, portando innovazione e passione. Con una crescente attenzione alla sostenibilità e alla qualità, questi talenti stanno contribuendo a far brillare l’Italia sulla scena mondiale del vino, rendendo omaggio alle tradizioni pur abbracciando le nuove tecniche e i cambiamenti climatici.

Il riconoscimento di Zito non è solo un premio personale, ma rappresenta un passo importante nella valorizzazione di un’intera area vinicola, quella della Lunigiana, che merita di essere conosciuta e apprezzata al pari delle più celebri regioni vinicole italiane. L’impegno di Zito e del suo team a Terenzuola è un esempio di come il lavoro di qualità e la dedizione possano portare a risultati straordinari, in un settore dove ogni vendemmia racconta una storia unica.

Con il “Premio Gambelli” 2025, Marco Zito si afferma come una figura chiave nel futuro della viticoltura italiana, pronto a continuare a scrivere la sua storia nel mondo del vino, portando avanti l’eredità di coloro che lo hanno preceduto e contribuendo a scrivere i capitoli futuri di una tradizione che continua a evolversi.

Redazione Vinamundi

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