È uno dei vitigni più diffusi non solo in Italia, ma nell’intera area del Mediterraneo, e può essere sia a bacca bianca che a bacca nera. Stiamo parlando del vitigno Malvasia, la cui storia è strettamente legata alla storia di Venezia capitale del vino del Mediterraneo. Ecco nel dettaglio le sue caratteristiche e la sua origine.
Cenni storici
Il nome Malvasia deriva da un piccolo paese del Peloponneso, Moni Emvasis (“porto con una sola entrata”), dove i veneziani ebbero l’occasione di gustare per la prima volta questo vino “dolce aromatico medicamentoso”. Storpiarono poi il nome in Malvagia poi tradotto in Malvasia in italiano. La prima citazione di un vino dolce chiamato Malvasia è del 1214 in un documento di Efeso e del 1278 in una citazione veneziana riferita all’importazione di vinum de Malvasias. Tra il 1300 e il 1600 divenne il vino più famoso d’Europa, una vera moda al punto da rappresentare il sinonimo dell’eccellenza. Tant’è che importanza economica di questo vino indusse la Repubblica di Venezia a creare uno scalo apposito chiamato ancora oggi il Fondaco della Malvasia. Verso la fine del 1600 il vitigno cominciò ad essere coltivato in tantissime zone del Mediterraneo.
Vino malvasia: tutte le varietà
In totale vi sono ben 16 varietà di Malvasia, che si possono distinguere in tre sottocategorie. Il malvasia a bacca bianca, quello a bacca nera e il malvasia aromatico. Il primo lo troviamo al Sud Italia, in Puglia nella composizione del DOC Leverano, in Calabria nel Bivongi Bianco e doc nella provincia di Reggio Calabria. Troviamo poi il Malvasia Bianca di Candia, coltivato nel Lazio, in Toscana, in Liguria, in Lombardia, in Umbria e in Emilia Romagna, il Malvasia Bianca Lunga presente da secoli in Toscana, anche conosciuto con il suo sinonimo di Malvasia del Chianti, in Veneto, in Puglia, Abruzzo e Lazio e il Malvasia Istriana, presente in particolare in Friuli Venezia Giulia e in Veneto. Tra i malvasia a bacca nera sono particolarmente noti quello di Lecce e di Brindisi, ma anche il Malvasia Nera di Basilicata e il Malvasia Nera Lunga, diffuso in Piemonte. Ci sono poi il Malvasia di Candia Aromatica – vitigno a bacca bianca caratterizzato da profumi primari quali cedro, arancio, limone e da una aromaticità marcata, coltivato principalmente in Emilia, e nell’Oltrepo Pavese in Lombardia – e il Malvasia di Casorzo, un vitigno autoctono del nord Italia, in provincia di Asti, a bacca nera.