Lo chef che conquista i designer al Salone del Mobile

La Milano Design Week, conosciuta anche come Salone del Mobile, è un evento che trasforma radicalmente la città per una settimana, attirando visitatori da tutto il mondo. Questo fenomeno non è solo una festa per gli appassionati di design, ma un’occasione per Milano di mostrare il proprio lato più creativo e innovativo. Mentre gli entusiasti si aggirano tra le installazioni e gli eventi, i milanesi, noti per il loro spirito pragmatico, devono affrontare le difficoltà quotidiane: trovare un taxi è un’impresa titanica e i ristoranti richiedono prenotazioni fatte con largo anticipo.

Negli anni, la geografia della Design Week è cambiata. Un tempo il distretto di Tortona era il cuore pulsante dell’evento, ma oggi nuove aree come Brera e Porta Venezia stanno guadagnando popolarità, offrendo un mix di cultura, arte e design che incanta i visitatori. Brera, in particolare, è un quartiere che racconta la storia di Milano, con il suo patrimonio artistico e letterario, che include opere celebri come il “Bacio” di Hayez.

il ristorante di daniel canzian: un punto di riferimento culinario

In questo contesto, il ristorante di Daniel Canzian si distingue come uno dei punti di riferimento culinari durante la settimana del design. Situato all’incrocio tra via San Marco e via Castelfidardo, il locale di Canzian riesce a coniugare l’alta cucina con un’atmosfera accogliente, offrendo un rifugio ideale per designer e appassionati di design. “È un Salone del Mobile grandioso! – afferma Canzian con entusiasmo. – Quest’anno abbiamo avuto una grande spinta. Ci siamo divisi tra il ristorante, dove abbiamo visto una forte presenza di clienti stranieri e gruppi numerosi, e diversi eventi esterni.”

Il successo di Canzian non è frutto del caso, ma il risultato di un impegno costante e di una cura particolare per il dettaglio. La sua cucina celebra l’alto artigianato italiano, e dopo una ristrutturazione avvenuta qualche anno fa, il ristorante si presenta come un luogo luminoso e materico, dove l’estetica si sposa con la sostanza. Questo spazio diventa un ingrediente essenziale per coloro che desiderano trascorrere del tempo in un ambiente che valorizza il bello e il buono.

la filosofia culinaria di canzian

Nato nel 1980 in Veneto, Canzian è uno dei tanti allievi del maestro Gualtiero Marchesi, ma si distingue per la sua capacità di esaltare il sapore in ogni piatto. La sua filosofia è mantenere la semplicità e la pulizia nei suoi piatti, allontanandosi dalle complicazioni concettuali che talvolta caratterizzano la cucina moderna. Tra le sue proposte più apprezzate ci sono:

  1. Risotto al limone, sugo d’arrosto e liquirizia
  2. Cappesante con mele cotogne

Il ristorante offre anche un “Menu Alta Cucina Veneta”, che porta i commensali in un viaggio attraverso le radici culinarie del Veneto, con diverse opzioni di portate e prezzi.

Un’altra novità è il “Menu Baccalà”, disponibile solo il venerdì, che celebra l’umile merluzzo in modi innovativi. Inoltre, la carta dei vini è attentamente selezionata e presentata per argomenti come “Terra e mare” e “Vanto italiano”.

coinvolgere le nuove generazioni

Per attrarre una clientela più giovane, Canzian ha introdotto un “Menu giovani forchette”, riservato agli under 40, che offre un’opzione accessibile dal martedì al venerdì al bancone dello chef e il sabato a pranzo. Con cinque portate a 50 euro, questa iniziativa dimostra la volontà di coinvolgere anche le nuove generazioni nel mondo della gastronomia.

Durante la Milano Design Week, il ristorante di Daniel Canzian diventa quindi un punto di riferimento non solo per la qualità della cucina, ma anche per l’atmosfera che riesce a creare, unendo design e gastronomia in un’unica esperienza. Mentre i designer esplorano le meraviglie del Salone, possono trovare nei piatti di Canzian un rifugio di gusto e creatività, un perfetto equilibrio tra tradizione e innovazione, che rende omaggio all’eccellenza culinaria italiana.

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