Il settore del vino in India sta vivendo una rivoluzione senza precedenti, con un aumento straordinario nelle importazioni e un crescente interesse da parte degli investitori internazionali. Questo fenomeno rappresenta un’opportunità importante anche per gli esportatori italiani e per il settore vinicolo globale nel suo complesso.
Nel corso dell’anno 2023, l’India ha fatto registrare un’incredibile crescita del 500% nelle importazioni di vino, raggiungendo un valore di 170,48 milioni di dollari.
Questo sorprendente incremento evidenzia una trasformazione significativa nel comportamento dei consumatori indiani e una maggiore apertura verso il consumo di vino nel Paese. Nonostante l’India sia universalmente riconosciuta come la quinta economia mondiale, il mercato del vino non è mai riuscito a penetrare in modo significativo nel panorama delle bevande alcoliche. Tuttavia, questa tendenza sta rapidamente cambiando.
I perchè di questa crescita
L’aumento delle importazioni di vino in India è stato trainato non solo da un cambiamento nelle preferenze dei consumatori, ma anche dalla disponibilità crescente di vini di alta qualità sul mercato indiano, insieme a una crescita del reddito medio della popolazione. Secondo i dati forniti dal ministero del Commercio indiano, i volumi degli alcolici in India sono aumentati del 12% nel 2023, mentre a livello mondiale si è registrato un leggero calo del 1%. Questo indica chiaramente un’opportunità di mercato in rapida crescita che gli esportatori italiani e altri operatori del settore non possono ignorare.
Le prospettive future del mercato del vino in India sono altrettanto promettenti. Secondo le previsioni di Technavio, ci si aspetta che il mercato del vino in India cresca del 30% nel corso del 2024. Questo dato è supportato dalla demografia in rapida evoluzione del Paese: con una popolazione giovane stimata in 1,43 miliardi di persone e una classe media in rapida espansione, l’India rappresenta un mercato enorme e in continua espansione per il settore del vino.
L’apertura agli investitori stranieri
A sostenere ulteriormente questa crescita, il governo indiano ha intrapreso azioni volte a ridurre le tasse e semplificare il quadro normativo per gli importatori di vino. Gli accordi di libero scambio recentemente firmati con paesi chiave come Islanda, Norvegia, Svizzera e Liechtenstein includono una significativa riduzione delle tasse sugli alcolici, indicando una maggiore apertura verso gli investimenti stranieri nel settore vinicolo.
Vinod Giri, direttore generale della Confederazione indiana delle aziende produttrici di bevande alcoliche (Ciabc), ha sottolineato l’importanza della riduzione dei dazi doganali per sostenere l’industria nazionale del vino. La riduzione delle tariffe per i vini con un prezzo compreso tra 5 e meno di 15 dollari avrà un impatto significativo sul mercato, con una diminuzione dal 150% al 100% nel primo anno, seguita da una graduale riduzione al 50% nell’arco di 10 anni. Per i vini che costano 15 dollari o più, la riduzione iniziale del dazio sarà dal 150% al 75%, con una successiva riduzione al 25% dopo 10 anni.
Un altro segnale positivo per il settore del vino in India sono le fiere internazionali come Vinexpo India e ProWein, che hanno già programmato eventi nel corso del 2024. Queste fiere non solo offrono agli esportatori un’occasione unica per stabilire contatti commerciali, ma anche per comprendere meglio le dinamiche di un mercato in rapida evoluzione e per cogliere appieno le opportunità offerte dal crescente interesse per il vino in India.