Legacoop svela le opportunità di export nei nuovi mercati e il futuro dei prodotti dealcolati

Il mondo del vino italiano, simbolo di tradizione e qualità, sta attraversando un’importante fase di trasformazione e innovazione. In particolare, Legacoop Agroalimentare si sta concentrando sull’export verso nuovi mercati e sull’emergente settore dei vini dealcolati, affrontando le sfide del mercato globale con determinazione e visione strategica.

Attualmente, il sistema cooperativo del vino conta 59 cooperative distribuite in diverse regioni d’Italia, generando un valore della produzione complessivo di 1,48 miliardi di euro. Questo ammonta al 13% del fatturato vinicolo nazionale, un risultato significativo che evidenzia l’importanza di questo settore per l’economia italiana. Nonostante le difficoltà economiche degli ultimi anni, il comparto ha mostrato una crescita del 12% tra il 2018 e il 2023, superando l’incremento medio del 5% registrato dall’intero comparto vinicolo italiano.

Resilienza durante la crisi

Le cooperative di Legacoop hanno dimostrato una resilienza notevole durante la crisi pandemica, limitando la loro perdita a un 3%, a fronte di un calo del 14% del fatturato complessivo del vino in Italia. Questa performance è stata possibile grazie a una gestione oculata e a un forte spirito di collaborazione tra le cooperative. Cristian Maretti, presidente di Legacoop Agroalimentare, sottolinea l’eccellenza del settore vino cooperativo, evidenziando che:

  1. Il 43% del fatturato totale proviene dalle cooperative.
  2. Il 36% del fatturato estero è generato dalle stesse cooperative.

Questi dati dimostrano il ruolo cruciale che Legacoop Agroalimentare svolge nel panorama vitivinicolo italiano.

Opportunità di internazionalizzazione

Nel contesto attuale, l’internazionalizzazione rappresenta un’opportunità fondamentale per le cantine cooperative. Nel 2024, circa la metà delle cantine ha registrato un incremento delle esportazioni, con un aumento medio del 15% nei paesi dell’Unione Europea e del 10% in quelli extra-Ue. Sebbene i dazi imposti da Trump rappresentino una minaccia, gli Stati Uniti non sono il principale mercato di esportazione per le cooperative di Legacoop. Infatti:

  • Il 62% del vino esportato va verso i paesi extra-Ue.
  • Il 25% si dirige verso l’Europa.

L’export vale in media il 29% del fatturato delle cantine cooperative, corrispondente a circa 620 milioni di euro, che rappresentano circa l’8% del totale dell’export italiano del settore. Secondo i dati Istat, nel 2023 l’export vinicolo italiano ha raggiunto i 7,7 miliardi di euro.

Crescita dei vini dealcolati

Un altro aspetto interessante riguarda il crescente interesse per i vini dealcolati. Attualmente, l’11% delle aziende aderenti a Legacoop produce già vino senza alcol e il 22% prevede di iniziare a farlo. Questo segmento di mercato sta guadagnando attenzione, in particolare da parte di consumatori sempre più interessati a opzioni salutari e a ridurre il consumo di alcol. L’innovazione in questo settore potrebbe rappresentare una nuova frontiera per le cooperative, contribuendo a diversificare l’offerta e a soddisfare le esigenze di un pubblico in continua evoluzione.

In sintesi, il sistema cooperativo del vino di Legacoop Agroalimentare si sta dimostrando un attore fondamentale nel panorama vitivinicolo italiano. Affrontando le sfide del mercato globale con strategie innovative e un forte spirito di adattamento, si prospetta un futuro promettente e ricco di potenziale, con opportunità di export verso nuovi mercati e l’emergere di prodotti dealcolati.

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