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Itinerari

Le migliori cantine della Lombardia, quali sono?

Non è un segreto: l’Italia è un Paese ricco dal punto di vista enologico, con proposte d’eccellenza per ogni gusto e occasione che nascono dalle migliori cantine e da vigneti autoctoni conosciuti in tutto il mondo.

Inoltre viene riconosciuto come il maggiore produttore di vino a livello globale, i cui prodotti sono tutti altamente qualificatiottenuti nel rispetto di norme rigorose e processi controllati in ogni minimo dettaglio.

In questo articolo ci concentreremo sulle proposte di una regione in particolare, la Lombardia, proponendo uno sguardo sulle migliori cantine del territorio.

Le migliori cantine della Lombardia: Valtellina e Oltrepò Pavese

In Lombardia ci sono molteplici zone vinicole con oltre 30 mila ettari di vigneti e l’origine della coltivazione della vite nella regione risale addirittura alla preistoria, con una successiva consolidazione delle tecniche di vinificazione fino al raggiungimento dell’eccellenza di oggi.

Foto | Cantina Nino Negri https://www.ninonegri.it/ – Vinamundi.it

Ci sono diverse zone vinicole nella regione, che si differenziano sia per le caratteristiche del clima, sia per la composizione del suolo, dando così vita a prodotti vinicoli differenti e dalle peculiari caratteristiche proprie di ogni singolo territorio.

Partiamo dunque dalla Valtellina, una zona montuosa con vigneti autoctoni alle pendici delle montagne, con vini ricchi e potenti al naso, il cui simbolo è il Nebbiolo, che definisce sia il paesaggio naturale che la tradizione vinicola valtellinese stessa.

Tra le migliori cantine della zona troviamo la cantina Nino Negri, situata in provincia di Sondrio nella sottozona della Valtellina conosciuta come Inferno.

Questa cantina, a partire dall’Ottocento, si sviluppa tra le mura del Castello Quadrio e per tutta la città grazie ai lunghi sotterranei che custodiscono le antiche bottaie. D’obbligo una degustazione dei prodotti della cantina realizzati con una viticoltura del Nebbiolo di montagna, tra i quali non manca anche lo Sforzato di Valtellina.

Sempre nel territorio della Valtellina c’è un’altra cantina da menzionare: Ar.pe.pe, della sottozona chiamata Grumello, a est di Sondrio.

Questa rinomata nonché storica cantina di famiglia si caratterizza per i lunghi invecchiamenti in legno attraverso i quali vengono prodotti i vini.

Passiamo poi all’Oltrepò Pavese, con zone parzialmente collinari e pianeggianti tra le province di Alessandria e Pavia, quindi anche tra due regioni.

Qui tra i vitigni più diffusi troviamo il Croatina, la cui uva riesce a dare vita a vini di corpo, amabili, floreali e fruttati.

Tra le migliori cantine da visitare nelle zone del’Oltrepò Pavese è d’obbligo citare la Tenuta di Stefanago, i cui vitigni si estendono ai piedi della fortezza medievale del Castello di Stefanago.

La cantina è specializzata soprattutto nella produzione di vino biologico di elevata qualità, tra i quali spumanti raffinati da degustare durante le visite.

Inoltre di notevole eccellenza è anche la Cantina Travaglino, una tenuta vitivinicola ottocentesca con oltre 80 ettari di vigneti e un’agricoltura a basso impatto ambientale. Anche qui vengono offerte visite guidate e degustazioni di vini territoriali.

Sua maestà Franciacorta

Arriviamo dunque ai territori della Franciacorta, tra Brescia e il Lago d’Iseo, caratterizzati da zone collinari e da un clima mediterraneo, ma al tempo stesso subalpino, che permette un’ottima coltivazione di vigneti fin dall’antichità.

Foto | Cantina Berlucchi https://www.berlucchi.it/ – Vinamundi.it

I maggiori vigneti autoctoni della zona sono Pinot Nero, Chardonnay, Pinot Bianco ed Erbamat, vitigni che danno vita a prodotti unici che vale la pena degustare attraverso un tour nelle migliori cantine della Franciacorta.

È fondamentale citare la Cantina Berlucchi, di origine seicentesca, legata alla tradizione ma con un occhio di riguardo verso un futuro più sostenibile.

La cantina è tra le vincitrici del premio Sustainability Award, impegnandosi quotidianamente nella crisi climatica e nel 1961 Berlucchi produsse il primo metodo classico della Franciacorta, il Pinot di Franciacorta, ma negli anni si è specializzata anche in altre tipologie di vino.

Un’altra cantina da visitare è Ca’ Del Bosco, a Erbusco in provincia di Brescia: qui i visitatori vengono accolti con un meraviglioso cancello Solare, una vera e propria opera d’arte.

Sempre a Erbusco (BS) c’è la cantina Bellavista, fondata nel 1977 i cui vigneti storici si trovano sulla collina Bellavista che guarda sul lago d’Iseo. Ad oggi l’azienda controlla oltre 190 ettari di vigneti e produce vini Franciacorta tra i più celebri del Paese.

Tenuta La Montina si trova invece a Monticelli Brusati, un territorio sito tra il lago d’Iseo e l’anfiteatro morenico della Franciacorta, in una zona dal microclima particolarmente indicato per la coltivazione della vite.

I vigneti hanno una superficie di 72 ettari e consentono una produzione annua di 380.000 bottiglie. Tra i vini più celebri qui prodotti ricordiamo i Franciacorta Brut, Extra Brut, Satèn, Rosè Demi Sec, Riserva e non solo.

Provaglio d’Iseo si trova la cantina Barone Pizzini, uno dei primi produttori di vini della zona: la prima bottiglia di Franciacorta Barone Pizzini venne prodotta proprio nel 1971, quando nel 1967 la Franciacorta viene riconosciuta come zona a denominazione di origine controllata. Nel 2015 riceve il premio speciale per la Viticoltura Sostenibile del Gambero Rosso.

Infine, a Gussago si trova Le Cantorie, una delle cantine più irraggiungibili della Franciacorta, situata al culmine di una salita mozzafiato sulla collina di Casaglio (BS).

La cantina ha pareti rivestite con pietre lavorate a mano ricavate direttamente dalla collina, i volti delle nicchie per l’accatastamento delle bottiglie sono contornati da mattoni rossi a vista e le travi in legno della soletta garantiscono un ambiente ideale per la maturazione del vino. Tanti i vini prodotti con le uve dei vigneti locali, dal Satèn Armonia al Brut Armonia, dai celebri Giulia e Balenc ai Curtefranca.

Il Lago di Garda e le zone della Valcalepio

Anche nei territori del Lago di Garda, partendo dal Lugana, situato a sud del lago e in parte condiviso con il Veneto, tra le province di Verona e Brescia. Il vitigno maggiormente noto e diffuso in queste zone è l’autoctono Trebbiano di Lugana, fresco e ricco di profumi.

Foto | Cantina Ca’ dei Frati https://cadeifrati.it/ – Vinamundi.it

È doveroso citare la Cantina Ca’ dei Frati, presente sul territorio dal 1939 e che oggi porta avanti lavorazioni del vino nel massimo rispetto della materia prima, grazie alla tecnica innovativa affinata negli anni.

La cantina offre visite e degustazioni ai propri visitatori in un bellissimo percorso attraverso la produzione di ottimo vino.

Un’altra cantina da citare è il podere Selva Capuzza, dedicato alla produzione di vini autoctoni e situato a sud del lago di Garda, la quale presenta un ristorante, un agriturismo, la possibilità di sostare in comode camere e fare visite ed esperienze uniche tra le cantine.

La Cantina Avanzi Manerba del Garda produce vini di qualità dal 1931 e le quattro tenute ospitano i vigneti tra Lugana di Sirmione e il Garda Classico, che permettono di produrre uve molto pregiate.

La cantina è stata dotata di tecnologie moderne ma i processi di produzione restano tradizionali, in più del tutto eco-friendly. Oltre ai vini, Cantina Avanzi produce anche oli di qualità, aperta a visite e degustazioni.

Veniamo ora alle zone della Valcalepio, un territorio collinare a nord-ovest di Bergamo caratterizzato dalla presenza di vitigni antichi, tra i quali figura quello autoctono più noto, ovvero il Moscato di Scanzo.

Tra queste zone troviamo la Cantina Biava, un’azienda agricola che produce vini pregiati, tra i quali proprio il Moscato di Scanzo DOCG.

Qui è possibile godere di un panorama unico, tra i vigneti della zona più alta del Monte Bastia, oltre a visite e degustazioni in un percorso all’interno della tradizionale lavorazione del vino.

Giulia De Sanctis

Laureata in Comunicazione e Valorizzazione del Patrimonio Artistico Contemporaneo, collaboro attivamente con riviste e testate web del settore culturale, enogastronomico, tempo libero e attualità.

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