Il settore del vino italiano sta vivendo un’importante fase di trasformazione, affrontando sfide complesse e cogliendo nuove opportunità. Secondo un’analisi condotta da Michael Page, rinomata azienda britannica specializzata nella ricerca e selezione di talenti per il middle e top management, le retribuzioni e le figure professionali più richieste nel 2024 offrono uno spaccato chiaro sui trend di mercato e sulle prospettive future del comparto vitivinicolo.
La crescente domanda di export manager
Il report della divisione wine di Michael Page Italia indica che le aziende vinicole italiane stanno intensificando gli sforzi per espandere la loro presenza sui mercati esteri, generando una domanda crescente di export manager. Questi professionisti, con un alto livello di specializzazione e un solido bagaglio di esperienze, sono chiamati a gestire e sviluppare mercati specifici, portando con sé una capacità operativa immediata e strategie ben definite.
Le retribuzioni medie per gli export manager sono indicative della responsabilità di questo ruolo:
- Professionisti con oltre dieci anni di esperienza: stipendi tra i 60 e i 90mila euro lordi annui.
- Professionisti con meno di cinque anni di esperienza: retribuzioni tra i 30 e i 45mila euro.
Le aziende di grandi dimensioni mostrano un forte interesse verso profili con esperienza nel canale off-trade, che comprende la grande distribuzione organizzata e le catene internazionali. Questo canale richiede competenze specifiche e un approccio commerciale diverso rispetto all’on-trade, dove le vendite avvengono attraverso importatori e distributori.
L’importanza del lavoro da remoto
Un aspetto interessante emerso dall’analisi è l’adozione sempre più diffusa del lavoro da remoto. Questa modalità ha ampliato significativamente il pool di talenti a disposizione delle aziende, consentendo di attrarre professionisti da tutto il territorio nazionale e offrendo ai candidati una maggiore flessibilità economica, grazie a un migliore equilibrio tra vita professionale e privata.
Le aziende vinicole stanno investendo anche in altre figure chiave come gli area manager Italia, specializzati nel canale horeca. Questi professionisti sono particolarmente richiesti per consolidare la presenza delle aziende sul territorio nazionale, in un settore in cui le relazioni dirette e la gestione di una rete di agenti sono fondamentali. Le retribuzioni per gli area manager variano:
- Area manager con oltre dieci anni di esperienza: possono guadagnare fino a 75mila euro.
- Area manager junior: si attestano tra i 30 e i 40mila euro.
Opportunità nel marketing del vino
Il 2024 ha visto anche un incremento della domanda per ruoli nel marketing del vino, come marketing manager e brand manager. Le retribuzioni in questo ambito possono variare significativamente:
- Marketing manager: fino a 75mila euro.
- Brand manager: massimo di 55mila euro.
- Direttori marketing: tra i 75 e gli 85mila euro per chi ha meno di cinque anni di esperienza, fino a 120mila euro per i profili più senior.
Nonostante ciò, la retribuzione più alta nel settore del vino continua a spettare ai direttori commerciali, i quali possono guadagnare fino a 160mila euro, con bonus che possono arrivare al 30%.
Il report di Michael Page evidenzia come le aziende vitivinicole italiane stiano attuando una strategia di investimento orientata principalmente verso le aree commerciali, in particolare export e marketing. Tuttavia, il settore produttivo sembra soffrire di un gap retributivo. Ad esempio, un cantiniere senior può guadagnare poco più di 30mila euro, mentre agronomi e enologi superano di poco i 55mila euro lordi annui, con i profili junior che si collocano in una forbice tra i 25 e i 40mila euro, sempre senza bonus.
Il report di Michael Page offre un’analisi approfondita delle dinamiche del mercato del vino, evidenziando le opportunità e le sfide che le aziende italiane devono affrontare per rimanere competitive in un contesto in continua evoluzione.