La raccolta delle olive per il prestigioso olio extravergine d’oliva Laudemio si è conclusa il 30 novembre 2024, rispettando le tempistiche stabilite dallo statuto della Società Consortile Laudemio. Quest’anno, la produzione ha registrato numeri significativi rispetto alla stagione precedente, sebbene le rese siano state inferiori alle previsioni iniziali, con una diminuzione stimata tra l’8 e il 10%. Questo risultato, sebbene possa sembrare deludente, non compromette la qualità del prodotto finale, che rimane l’obiettivo primario per i produttori.
Diana Frescobaldi, Presidente della Società Consortile Laudemio, ha sottolineato l’importanza della qualità nella produzione dell’olio. “Oggi la vera sfida è la qualità. Abbiamo regole di produzione e di commercializzazione molto stringenti al fine di tutelare l’alta qualità e l’identità del Laudemio”, ha affermato. La Frescobaldi ha quindi evidenziato l’intento di far conoscere al consumatore la storia, la tradizione e la genuinità del Laudemio, sottolineando l’importanza del rispetto per il territorio e l’ambiente.
Il Laudemio non è solo un olio, ma rappresenta un intero territorio. La Toscana, con le sue 500 cultivar di olive, è un luogo privilegiato per la produzione di olio d’oliva, a differenza di altri Paesi del Mediterraneo che non superano le 100 varietà. Questo patrimonio olivicolo italiano è unico e non replicabile, e il Laudemio si pone come rappresentante dell’eccellenza di questa tradizione.
I mercati di riferimento per l’olio Laudemio sono principalmente:
Questo dimostra non solo la popolarità del Laudemio in Italia, ma anche l’ottima reputazione che ha acquisito a livello internazionale.
Il processo di autenticazione del Laudemio è rigoroso e garantisce la tracciabilità dell’olio dalla pianta alla bottiglia. Ogni bottiglia di Laudemio è sottoposta a controlli severi per accertarne l’alta qualità e l’identità, tutelate dalla Società Consortile Laudemio. L’elemento distintivo del marchio è facilmente riconoscibile grazie alla bottiglia e al tappo antirabbocco, che presentano un design uniforme per tutti i produttori, creando così un’immagine coerente e di alta classe.
Ogni bottiglia di Laudemio deve superare il controllo di un panel riconosciuto dal Governo Italiano, composto da sette esperti degustatori. Questi professionisti assaggiano campioni forniti dagli ispettori della Laudemio, assicurando che solo l’olio di massima qualità venga commercializzato.
L’andamento climatico dell’annata ha rappresentato una sfida notevole per i produttori. “La stagione è stata caratterizzata da molte piogge durante l’impollinazione e da un caldo prolungato durante la maturazione delle olive”, ha spiegato Diana Frescobaldi. “Inoltre, abbiamo avuto piogge anche nella fase finale della maturazione e durante la raccolta”. Nonostante queste difficoltà, la produzione di olive è stata abbondante e ha portato a un olio extravergine di grande eccellenza, con un gusto equilibrato, lievemente piccante e un retrogusto fruttato. Tuttavia, le rese sono state molto basse, un fattore che ha reso strategica la decisione di dilazionare i tempi di raccolta.
Il Consorzio Laudemio è composto da 21 produttori, distribuiti tra le province di Firenze, Arezzo e Siena. Ogni produttore ha una propria etichetta con il marchio Laudemio, ma il packaging, ossia bottiglia e tappo, è uniforme per tutti, garantendo una coerenza visiva nel mercato. Tra i produttori si annoverano nomi di prestigio come l’Azienda Agricola Casa di Monte, la Fattoria di Grignano, i Marchesi Frescobaldi e i Marchesi Antinori, solo per citarne alcuni. Queste realtà non solo contribuiscono alla produzione dell’olio, ma sono anche custodi di tradizioni secolari che si intrecciano con la cultura toscana.
L’olio Laudemio non è solo un condimento, ma un simbolo di un’eccellenza gastronomica che racconta storie di passione, tradizione e rispetto per l’ambiente. Con una crescente domanda a livello globale, il Laudemio continua a rappresentare un pilastro della cultura culinaria italiana, unendo qualità e autenticità in ogni goccia. Questa annata, pur con le sue sfide, si presenta come un’opportunità per rafforzare ulteriormente la reputazione del Laudemio, confermando il suo status di eccellenza nel panorama olivicolo mondiale.
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