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Lambrusco doc: un anno di novità nei disciplinari per il vino emiliano

Il mondo del vino italiano si arricchisce di novità e aggiornamenti, e tra le denominazioni più emblematiche e amate figura indubbiamente il Lambrusco. Recentemente, i disciplinari delle DOC del Lambrusco sono stati aggiornati e pubblicati in Gazzetta Ufficiale, portando con sé alcune modifiche significative e novità che promettono di valorizzare ulteriormente la qualità e l’unicità di questi vini.

Il Lambrusco, noto per la sua freschezza e il suo carattere frizzante, è il prodotto di una tradizione vitivinicola che affonda le radici nel cuore dell’Emilia-Romagna. Con l’aggiornamento dei disciplinari, gli esperti del settore e i produttori locali hanno l’opportunità di adeguarsi alle nuove esigenze del mercato e ai gusti dei consumatori, mantenendo al contempo le peculiarità che rendono questo vino così speciale.

Introduzione della sottozona Monte Barello

Una delle novità più interessanti è l’introduzione della sottozona Monte Barello all’interno della denominazione Lambrusco Grasparossa di Castelvetro DOC. Questa sottozona si estende in un’area collinare che circonda il borgo di Castelvetro, in provincia di Modena, e si distingue per un terreno e un microclima particolarmente favorevoli alla viticoltura. Per i vini prodotti in questa sottozona sono previsti requisiti specifici che mirano a garantire la qualità superiore del prodotto finale:

  1. Resa per ettaro più bassa
  2. Raccolta manuale delle uve
  3. Utilizzo esclusivo di Lambrusco Grasparossa in purezza

Questa attenzione ai dettagli non solo rafforza l’identità del Lambrusco Grasparossa, ma promuove anche pratiche vitivinicole sostenibili e rispettose dell’ambiente.

Nuove prospettive per il Lambrusco di Sorbara

Un’altra importante novità riguarda il Lambrusco di Sorbara DOC, che da oggi potrà essere proposto anche nella versione bianca spumante. Questa evoluzione è il risultato di un percorso intrapreso dai produttori locali, i quali, già da diversi anni, avevano iniziato a realizzare vini spumanti di alta qualità in questa varietà. La risposta positiva da parte del mercato e dei consumatori ha incoraggiato questa integrazione, portando il Lambrusco di Sorbara a una nuova dimensione, capace di attrarre anche i palati più esigenti.

Claudio Biondi, Presidente del Consorzio Tutela Lambrusco, ha commentato con entusiasmo l’aggiornamento dei disciplinari: “Siamo felici di poter chiudere il 2024 con l’aggiornamento dei nostri disciplinari. Si tratta di un percorso avviato da diversi anni volto a rispondere ad esigenze del territorio per far sì che i disciplinari valorizzino sempre più la qualità e le peculiarità delle nostre produzioni di eccellenza”. Le parole di Biondi sottolineano l’importanza di un approccio proattivo da parte dei produttori, sempre attenti a innovare e a rispondere alle richieste del mercato senza perdere di vista le tradizioni.

Aggiornamenti nel Reggiano DOC

Oltre alle novità riguardanti il Lambrusco, ci sono aggiornamenti significativi anche nel disciplinare del Reggiano DOC, che, sebbene non riguardi direttamente il Lambrusco, introduce la tipologia “Fogarina” e aggiunge l’unità geografica Gualtieri. Questi cambiamenti rivelano l’attenzione dei produttori verso la valorizzazione delle varietà tipiche della zona, contribuendo a una maggiore diversificazione dell’offerta vinicola.

In aggiunta, le sezioni dedicate all’etichettatura e al confezionamento sono state riviste per tutte le DOC del Lambrusco, con l’obiettivo di uniformare i disciplinari e aggiornare aspetti importanti come la capacità delle bottiglie e le tipologie di chiusure ammesse. Questi dettagli, sebbene possano sembrare minori, sono fondamentali per garantire una corretta presentazione dei vini sul mercato e facilitarne la riconoscibilità da parte dei consumatori.

La rivista delle normative e l’introduzione di nuove pratiche rappresentano non solo un’opportunità per i produttori, ma anche un segnale positivo per i consumatori, che possono attendersi una qualità sempre maggiore e una maggiore varietà di opzioni quando si tratta di Lambrusco. Questa attenzione al dettaglio e alla qualità è ciò che rende il Lambrusco un vino unico e amato, capace di accompagnare i momenti di convivialità e celebrazione.

In conclusione, l’aggiornamento dei disciplinari delle DOC del Lambrusco si inserisce in un contesto di evoluzione continua, dove tradizione e innovazione si intrecciano per dare vita a vini che raccontano la storia di un territorio ricco di cultura e passione. Con l’arrivo di queste novità, il Lambrusco si prepara a conquistare nuovi palati, continuando a essere un simbolo dell’enogastronomia italiana.

Redazione Vinamundi

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