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L’Alta Langa: il vino dell’anno che rappresenterà l’eccellenza piemontese

L’Alta Langa Docg è stata recentemente proclamata “Vino dell’anno Regione Piemonte” per il 2025, un riconoscimento che evidenzia la qualità e l’importanza di questo metodo classico nel panorama vinicolo italiano. L’evento di presentazione, organizzato dal Consorzio di tutela, si è svolto il 10 marzo presso la Centrale della Nuvola Lavazza di Torino, dando il via a una serie di celebrazioni per l’Alta Langa, che conta attualmente 85 cantine associate e ha visto un aumento di 14 nuove adesioni nel 2024. Con 455 ettari di vigneto e una produzione che sfiora i 3,2 milioni di bottiglie, le vendite hanno registrato una crescita del 10% rispetto all’anno precedente.

La Centrale della Nuvola Lavazza ha ospitato una degustazione di oltre duecento cuvée di spumante metodo classico, permettendo ai partecipanti di apprezzare la varietà e la complessità dell’Alta Langa. Questo evento ha messo in luce anche il potenziale di questo vino come ambasciatore dei prodotti tipici piemontesi.

Verso il nuovo brand Piemonte

Essere nominato Vino dell’anno rappresenta un’opportunità unica per l’Alta Langa, che potrà utilizzare un bollino distintivo sulle proprie etichette. Questo riconoscimento non riguarda solo il vino, ma trasforma l’Alta Langa in simbolo di una vasta gamma di prodotti di eccellenza piemontesi, come:

  1. Ortofrutta
  2. Riso
  3. Carni
  4. Formaggi

L’assessore regionale all’Agricoltura, Paolo Bongioanni, ha annunciato l’introduzione di un nuovo “brand Piemonte”, destinato a promuovere le eccellenze culinarie della regione a livello globale. Questo marchio sarà supportato da una robusta campagna mediatica, creando un legame forte tra i prodotti e il territorio piemontese.

Un evento chiave per la promozione del brand sarà il 24 marzo 2025, quando l’Alta Langa sarà il vino ufficiale della presentazione a Roma, in piazza Repubblica, alla presenza di figure di spicco come il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, e il Commissario europeo per l’agricoltura, Christophe Hansen.

Una nuova opportunità per i produttori

Un ulteriore sviluppo significativo per i produttori è l’introduzione dell’indicazione geografica estesa “Piemonte” sulle etichette dei vini. Questa novità, discussa durante l’evento Grandi Langhe, sarà facoltativa e rappresenta una promozione importante del territorio. Si stima che circa 250 milioni di bottiglie di vino piemontese circolino nel mondo, e l’inserimento di questa indicazione potrebbe valorizzare ulteriormente la reputazione dei vini della regione.

Mariacristina Castelletta, presidente del Consorzio Alta Langa, ha sottolineato che l’Alta Langa Docg non è solo un nuovo vino, ma un progetto visionario che rende orgogliosi i piemontesi. È interessante notare che l’Alta Langa Docg è considerato il metodo classico più antico d’Italia, risalente alla metà dell’Ottocento, continuando a rappresentare un simbolo di tradizione e innovazione.

Enoturismo e sviluppo economico

L’evento a Torino ha anche fornito l’occasione alla Regione Piemonte di annunciare un’importante iniziativa per il settore del vino: un disegno di legge sull’enoturismo che sarà presentato a breve in Consiglio regionale. L’assessore al Turismo e Cultura, Marina Chiarelli, ha evidenziato come le cantine piemontesi siano diventate un elemento imprescindibile dell’esperienza turistica, contribuendo all’economia locale. L’obiettivo è integrare l’offerta enoturistica con altre proposte turistiche del territorio, creando un sistema sinergico che valorizzi le ricchezze naturali e culturali della regione.

L’enoturismo ha visto una crescita esponenziale negli ultimi anni, con un numero crescente di visitatori che esplorano le colline delle Langhe, Roero e Monferrato. Queste aree offrono non solo paesaggi mozzafiato, ma anche un patrimonio gastronomico unico, rendendo il Piemonte una meta ambita per gli amanti del vino e della buona tavola.

In conclusione, l’Alta Langa Docg si erge non solo come simbolo di qualità e tradizione, ma anche come catalizzatore per un movimento più ampio volto a valorizzare le eccellenze del Piemonte, rendendole conosciute e apprezzate a livello globale. La collaborazione tra produttori, istituzioni e territorio rappresenta un modello di sviluppo sostenibile con potenziali risultati significativi per l’economia regionale.

Redazione Vinamundi

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