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La Spagna abolisce il Golden Visa e colpisce gli investimenti immobiliari stranieri

Negli ultimi anni, la Spagna è diventata una delle mete più ambite per gli investitori stranieri, in particolare per i cittadini britannici, attratti dal clima temperato, dalla cultura vivace e dalle splendide coste mediterranee. Tuttavia, un recente cambiamento nelle politiche fiscali e immobiliari potrebbe segnare un punto di svolta significativo per l’economia spagnola. Il governo spagnolo, sotto la guida del primo ministro Pedro Sánchez, ha deciso di abolire il “Golden Visa”, un programma che consentiva agli stranieri di ottenere un permesso di residenza in cambio di investimenti immobiliari. Questa decisione risponde a preoccupazioni crescenti riguardo l’impatto degli acquisti immobiliari da parte di stranieri sui prezzi delle abitazioni locali.

abolizione del golden visa e il suo impatto

Il “Golden Visa”, introdotto nel 2013, permetteva ai cittadini extra-comunitari di ottenere un permesso di soggiorno e lavoro in Spagna, a condizione di acquistare un immobile del valore minimo di 500.000 euro. Questo programma ha visto un notevole incremento di partecipazione da parte di cittadini britannici, soprattutto dopo la Brexit, quando molti hanno cercato di stabilirsi in Spagna per sfuggire alle incertezze politiche ed economiche nel Regno Unito. Nel 2023, si stima che circa 27.000 stranieri abbiano acquistato case in Spagna, con un numero significativo di questi provenienti dal Regno Unito.

Tuttavia, le autorità spagnole hanno espresso preoccupazione per il fatto che molti di questi acquisti siano motivati dalla speculazione piuttosto che dalla necessità di un’abitazione primaria. Il primo ministro Sánchez ha affermato che “gli stranieri comprano immobili non per viverci, ma per speculare”, contribuendo a una crisi abitativa che affligge numerose città spagnole. Dati recenti mostrano che, nell’ultimo decennio, i prezzi delle case in Europa sono aumentati del 48%, un incremento che il governo considera insostenibile.

nuove tasse sulle seconde case

Con l’introduzione della nuova normativa, gli stranieri non residenti nell’Unione Europea dovranno ora affrontare un’imposta del 100% sul valore delle loro proprietà. Questa mossa è vista come un tentativo di frenare la speculazione immobiliare e di rendere le abitazioni più accessibili agli spagnoli. Tuttavia, il provvedimento potrebbe avere conseguenze dirette sul mercato immobiliare e sul settore turistico, che rappresenta una delle principali fonti di reddito per il paese.

  1. Impatto sul mercato immobiliare: Gli investimenti esteri potrebbero diminuire.
  2. Effetti sul turismo: Potrebbe scoraggiare i visitatori e ridurre gli introiti derivanti dalle seconde case.
  3. Rischio economico: Una diminuzione degli acquisti da parte dei cittadini britannici potrebbe avere ripercussioni significative sull’economia locale.

iniziative per affrontare la crisi abitativa

In risposta a queste sfide, il governo spagnolo ha annunciato piani per trasferire terreni edificabili a una società di edilizia popolare, con l’obiettivo di costruire migliaia di case a prezzi accessibili. Questa iniziativa include anche un’analisi delle case rimaste invendute dopo la crisi immobiliare del 2008, con l’intento di recuperare e ristrutturare immobili abbandonati per affrontare la crescente domanda di alloggi.

La questione del “sovraturismo” e delle seconde case è diventata un tema di dibattito in molte città europee, non solo in Spagna. Diverse località stanno cercando di trovare un equilibrio tra turismo e abitazioni accessibili per i residenti. Molti esperti avvertono che un’eccessiva tassazione delle seconde case potrebbe portare a una diminuzione degli investimenti esteri, che storicamente hanno contribuito a stimolare l’economia locale.

In conclusione, mentre il governo spagnolo cerca di affrontare le sfide legate al mercato immobiliare e alla speculazione, le ripercussioni di queste politiche potrebbero avere effetti a lungo termine sull’economia e sul turismo. La situazione attuale solleva interrogativi su come le politiche fiscali influenzino non solo il mercato immobiliare, ma anche l’identità e la sostenibilità delle comunità locali in un contesto globale sempre più interconnesso.

Redazione Vinamundi

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