Lo scorso sabato 14 ottobre, gli occhi del mondo del vino erano puntati sullo Château de Sainte Roseline, dove si svolgeva la 11esima edizione dei Campionati Mondiali di Degustazione Amatoriale organizzati da Revue du Vin de France.
Per la prima volta nella sua storia tutti i 5 continenti e 33 Paesi partecipanti, il concorso ha incoronato come vincitrice assoluta la Romania!
Sono stati 12 i grandi vini del mondo che sono stati messi alla prova dai migliori degustatori al mondo, con l’obiettivo di ogni squadra di identificare correttamente il vitigno, il Paese d’origine, l’annata, il produttore e la denominazione. Una performance che combina velocità, concentrazione e anche grande spirito di squadra.
Dopo un inizio timido della competizione, nulla lasciava presagire che la Romania avrebbe vinto. Ma grazie alla pura abnegazione, la squadra rumena ha dimostrato una solidità impressionante, guidata dalla migliore sommelier del Paese, Julia Scavo, Valentin Ceafalau, Horia Hasnas, Cosmin Udrea e l’allenatore Radu Rizescu.
Grazie all’ispirazione e alla concentrazione, la squadra è riuscita brillantemente nella seconda fase della degustazione a compiere una rimonta senza precedenti in una finale senza respiro contro la valorosa squadra olandese (108 punti a 107).
La Danimarca ha completato il trio con 95 punti, mentre la Francia si è classificata quarta con 90 punti, seguita dalla Spagna al quinto posto con 90 punti.
Francia che, fin dall’inizio, aveva dato il via alle danze totalizzando 24 punti (su un massimo di 26) con la sua iscrizione, per passare ai primi tre posti insieme a Brasile e Malesia con un’annata 2013 di Champagne Ayala.
Mentre il Riesling tedesco del secondo turno non ha posto problemi, il terzo, il quarto e il quinto vino si sono rivelati particolarmente difficili, ma tuttavia alcune squadre sono riuscite a spuntarla, come i Paesi Bassi con l’insidiosa Garganega italiana (20 punti), la Danimarca con il confidenziale vino greco di Domaine Gini (8 punti) e i tedeschi con un Verdejo de Rueda (11 punti).
A metà gara, uno Châteauneuf-du-Pape di Château Beaurenard ha permesso alla Danimarca di allungare il vantaggio su olandesi e tedeschi.
La Francia ha poi mantenuto le distanze e si è piazzata ai piedi del podio, prima di risalire al terzo posto grazie alla sua brillante performance con un Clos Cristal Saumur-Champigny (20 punti).
La prima sorpresa è stata la Romania, che ha ottenuto tre degustazioni consecutive di alto livello e si è classificata seconda ai Paesi Bassi dopo l’ottavo vino cileno.
L’ultima parte del concorso ha visto un inaspettato braccio di ferro tra Romania e Paesi Bassi, che si sono scambiati continuamente il primo e il secondo posto.
Alla fine però è stato il 12esimo vino finale a decidere il pareggio: la Romania ha optato per un vino di Banyuls, mentre i Paesi Bassi hanno proposto un vino di Maury.
Sempre in buona posizione dall’inizio alla fine, ai rappresentanti della Francia è mancato un pizzico di successo per rimettersi in carreggiata e mancare di poco il podio, mentre a noi italiani ha aspettato un timido ottavo posto, con un team formato da Manuel Conti, Andrea Podazza, Miguel Angel Lopez Couto e Luis Villarreal, guidato dal coach Pierre-Yves Challier.
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