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La comunità vinicola alza la voce contro gli incendi di Los Angeles

La notte del 7 gennaio ha portato un drammatico risveglio per la comunità di Los Angeles, in particolare per i residenti delle Pacific Palisades, un quartiere residenziale situato tra le montagne di Santa Monica e l’oceano Pacifico. Le fiamme hanno iniziato a divampare in modo inaspettato, distruggendo case e attività commerciali. Tra i colpiti, Tim Perr, proprietario della Pali Wine Co, una rinomata sala di degustazione della costa occidentale, ha assistito impotente alla devastazione della sua casa e della sua azienda. Questo dramma ha messo in luce la tragica routine che la comunità vinicola affronta da anni a causa degli incendi boschivi.

Il bilancio delle vittime è tragico: almeno 27 persone hanno perso la vita e oltre 170.000 sono state costrette a evacuare. Molti di loro, tra cui sommelier, produttori e personale delle sale di degustazione, si trovano ora a dover affrontare non solo la perdita delle loro case, ma anche l’incertezza del futuro. Per alcuni sfollati, il ritorno a casa potrebbe richiedere mesi, poiché le operazioni di rimozione dei materiali pericolosi sono ancora in corso.

Gli incendi che devastano il territorio

Gli incendi hanno raso al suolo oltre 50.000 ettari di territorio, costringendo le persone ad abbandonare le proprie abitazioni. A Malibu, il Rosenthal Wine Bar & Patio, un locale ben noto sulla spiaggia, è stato completamente distrutto. La direzione ha espresso il proprio shock sui social media e ha avviato una campagna di raccolta fondi per sostenere il personale colpito. Nonostante la devastazione, un barlume di speranza arriva dai vigneti della regione. Sebbene le fiamme abbiano colpito duramente la denominazione Malibu Coast, molte vigne sono state risparmiate. Amanda Greenbaum, di Aja Vineyards, ha dichiarato: «Le nostre viti sono miracolosamente intatte», sottolineando come la sua azienda avesse già affrontato le conseguenze di incendi precedenti, come il Woolsey Fire del 2018.

La solidarietà nella comunità vinicola

In questo contesto di crisi, la comunità vinicola ha dimostrato una straordinaria capacità di unione e solidarietà. Sono emerse iniziative di soccorso in tutto il settore, coinvolgendo non solo i produttori di vino, ma anche i ristoratori e altri professionisti del settore. Ecco alcune delle azioni intraprese:

  1. Aja Vineyards ha organizzato una raccolta fondi per i dipendenti del Rosenthal Wine Bar.
  2. Pali Wine Co. ha avviato una campagna di raccolta alimentare, offrendo pasti pronti e generi alimentari a lunga conservazione nelle sue sale di degustazione sparse per la California meridionale.
  3. Angeleno Wines, un’azienda in prima linea nella rinascita del settore vinicolo urbano, ha mobilitato risorse per supportare i membri colpiti dalla tragedia, offrendo iscrizioni gratuite al proprio wine club e consegne di vino.

Amy Luftig, co-proprietaria di Angeleno Wines, ha affermato: «Stiamo facendo tutto il possibile per supportare i membri della nostra comunità. È fondamentale rimanere uniti in questi momenti difficili». Mark Blatty di Byron Blatty Wines ha sottolineato che la riapertura della sala degustazione di Highland Park rappresenta un modo per offrire un rifugio e un punto di ripartenza per le persone colpite.

Il conto dei danni e le sfide future

Per Tim Perr, che ha perso anche i suoi uffici di consulenza vinicola, la strada verso la ripresa sembra lunga e difficile. «La sottoassicurazione è un problema enorme», ha spiegato in un’intervista a Wine Enthusiast. Con i costi di ricostruzione che stanno rapidamente aumentando, molte famiglie non saranno in grado di permettersi di ricostruire le loro case. Le stime indicano che la ricostruzione potrebbe costare tra i 300 e i 400 dollari per metro quadrato, e Perr teme che ci vorranno almeno dieci anni per riportare la zona alla normalità.

Nonostante le enormi difficoltà, la comunità vinicola è determinata a non arrendersi. Attraverso raccolte fondi su piattaforme come GoFundMe, eventi benefici e il supporto di organizzazioni come la United Sommeliers Foundation, i professionisti del settore stanno facendo fronte comune. Erik Segelbaum, vicepresidente della fondazione, ha affermato: «Non possiamo fermarci ora. È fondamentale continuare a sostenere la nostra comunità in questo momento critico».

La resilienza della comunità vinicola di Los Angeles è una testimonianza della capacità di riprendersi di fronte all’avversità. Anche se il cammino è irto di ostacoli, la solidarietà e il supporto reciproco tra i membri del settore vinicolo sono segni di speranza per il futuro.

Redazione Vinamundi

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