In un contesto in cui la Francia è storicamente conosciuta per la sua tradizione vinicola, recenti dati hanno rivelato un cambiamento sorprendente nelle preferenze dei consumatori. Secondo uno studio di FranceAgriMer, l’agenzia governativa dedicata all’agricoltura, il consumo di birra ha superato quello del vino, segnando un trend che ha suscitato l’attenzione di esperti e appassionati. Dal 2007 al 2023, il consumo di birra è aumentato del 26%, raggiungendo una media di 26 litri a testa all’anno, mentre il vino è sceso a 24 litri.
Un cambiamento culturale
Questo fenomeno non è del tutto inaspettato. Già nel 2022, un sondaggio di Baromètre Sowine/Dynata aveva evidenziato che il 51% dei francesi considerava la birra la propria bevanda alcolica preferita, superando per la prima volta il vino, fermo al 49%. Questo cambiamento suggerisce una profonda trasformazione culturale, dove l’immagine romantica del vino, tradizionalmente associata a convivialità e raffinatezza, si sta affievolendo, mentre la birra emerge come la bevanda “nazionale”.
Fattori economici e di salute
Il report di FranceAgriMer analizza anche il contesto economico e sociale di questa evoluzione. La birra si distingue per un prezzo medio di 2,60 euro al litro, rendendola accessibile a un numero sempre maggiore di consumatori, specialmente in un periodo caratterizzato da inflazione e preoccupazioni economiche. Al contrario, il vino ha un prezzo medio di 5 euro al litro, creando un gap che spinge i consumatori verso scelte più economiche.
Inoltre, le crescenti preoccupazioni per la salute stanno influenzando le abitudini di consumo. La birra, in particolare nella sua variante analcolica, ha visto un incremento della sua quota di mercato dal 12,4% al 15% tra il 2020 e il 2023. Questo dato evidenzia l’interesse crescente verso opzioni a basso contenuto alcolico, allineandosi con le tendenze globali di salute e benessere.
La demografia dei consumatori
Un aspetto interessante emerso dallo studio è la segmentazione demografica dei consumatori. Il consumo di birra è aumentato significativamente tra i giovani, con un incremento del 47% tra gli under 35 e del 35% tra coloro che hanno tra i 35 e i 49 anni. Questo segnale chiaro di un cambiamento generazionale indica che le nuove generazioni sembrano preferire la birra rispetto al vino.
Al contrario, i dati sul vino mostrano una diminuzione del consumo di vini fermi del 45%, con una riduzione media di 17 litri per unità di consumo, portando il totale a 21 litri. Anche i vini frizzanti, tra cui il celebre Champagne, mostrano segni di declino, con un calo del 31%.
Inoltre, il report mette in luce un cambiamento nei gusti verso altre bevande. Se i consumi di succhi di frutta sono in calo, altre bevande come tisane e tè stanno mantenendo una certa stabilità. Tuttavia, il caffè sta anch’esso vedendo una diminuzione nel consumo, un altro indicatore di come le abitudini alimentari stiano evolvendo.
In sintesi, la Francia sta vivendo una rivoluzione nei consumi che potrebbe ridefinire non solo il modo in cui i francesi si relazionano con le bevande alcoliche, ma anche il futuro dell’industria vinicola e birraia nazionale. La birra, con la sua accessibilità e versatilità, si sta affermando sempre di più come la bevanda preferita, mentre il vino affronta sfide significative per riconquistare la sua posizione di prestigio.