Negli ultimi anni, il panorama vinicolo italiano ha visto una sorprendente ri-scoperta della Barbera e dei vini del Monferrato, che si stanno affermando con uno stile pop capace di attrarre un pubblico sempre più vasto. Secondo l’analisi del bilancio del Consorzio di tutela piemontese, che abbraccia ben 14 denominazioni, questo trend si manifesta con una crescente preferenza per vini più semplici e meno impegnativi, rispondendo così a un cambiamento nelle abitudini di consumo.
La crescita della Barbera d’Asti
Uno dei protagonisti indiscussi di questa rinascita è la Barbera d’Asti Docg superiore, che ha visto la sua produzione aumentare di oltre 200mila bottiglie in un solo anno. Questo successo è attribuibile anche alla sua crescente presenza in mercati strategici, come Stati Uniti e Canada, dove i consumatori apprezzano sempre di più le caratteristiche uniche di questo vino. In un contesto di crescente interesse per i vini italiani, la Barbera d’Asti si distingue per il suo equilibrio e la sua versatilità, rendendola ideale per abbinamenti gastronomici e per il consumo informale.
Andamento positivo per il settore vitivinicolo
Il bilancio di chiusura del 2024 evidenzia un andamento positivo per l’intero settore vitivinicolo del Monferrato. Tra le denominazioni, spicca il Monferrato Doc Nebbiolo, che ha registrato un incremento del 11% a volume, superando le 500mila bottiglie. Anche la Doc Piemonte ha visto una crescita del 3%, con un milione di bottiglie in più rispetto al 2023. Non da meno, il Piemonte Doc Barbera si mantiene sopra i 16 milioni di bottiglie, con un incremento del 0,4%. Infine, il Piemonte Doc Barbera Passito ha sorpreso con un aumento del 19%, superando il milione e 100mila bottiglie nel 2024.
Innovazioni e tendenze nel Monferrato
Un altro vino che merita attenzione è il Piemonte Doc Barbera-Nebbiolo, che ha registrato un incredibile aumento del 359%, portando la produzione oltre le 500mila bottiglie. Questa varietà rappresenta un’innovazione interessante, mescolando le caratteristiche dei due vitigni. Non solo i rossi brillano nel Monferrato: il Piemonte Doc Chardonnay ha raggiunto un record a volume, con un incremento del 7,6% e una produzione di 2 milioni 174mila bottiglie. Questo dato conferma l’interesse crescente dei consumatori per i vini bianchi, in linea con la tendenza verso stili di vino più semplici e accessibili.
La strategia per il futuro
Vitaliano Maccario, presidente del Consorzio, ha delineato le strategie per il 2025, sottolineando l’importanza di rendere la Barbera d’Asti e i vini del Monferrato sempre più accessibili e amati. “Abbiamo lavorato per migliorare la qualità, l’autenticità e la comunicazione dei nostri prodotti”, ha dichiarato Maccario. Nel 2025, il consorzio intende concentrare i propri sforzi su eventi e collaborazioni per rendere la Barbera d’Asti un vino sempre più popolare.
In questo contesto, si sta preparando la seconda edizione del Barbera D’Asti Wine Festival, un evento che non solo intende avvicinare i consumatori al vino, ma anche dare risalto ai produttori locali. Il festival rappresenta un’opportunità unica per degustare una vasta gamma di vini, partecipare a workshop e incontri con i produttori, vivendo un’esperienza immersiva nella cultura vitivinicola piemontese.
La Barbera e i vini del Monferrato non solo si affermano come protagonisti nel mondo enologico, ma rappresentano anche un simbolo di resilienza e innovazione, capaci di attrarre una nuova generazione di consumatori in cerca di qualità, autenticità e semplicità. Con una comunicazione efficace e un impegno costante nella valorizzazione del territorio, questi vini stanno conquistando sempre più spazi nel cuore degli amanti del vino, battendo i vini premium e tracciando un nuovo corso per il futuro della viticoltura piemontese.