Italian Taste Summit: Joanna Miro, la visionaria del vino che sfida le convenzioni

L’Italian Taste Summit (ITS), in programma per lunedì 3 e martedì 4 febbraio 2025 presso il suggestivo Borgo Machetto Country Club & Golf a Desenzano sul Lago di Garda, si preannuncia come un evento cruciale per le aziende vitivinicole italiane. Questa manifestazione internazionale è dedicata alla promozione e all’export del Made in Italy vitivinicolo, creando un’importante piattaforma di incontro tra produttori e buyer provenienti da tutto il mondo.

Un’opportunità unica per il networking

L’ITS offre un’opportunità unica per le aziende vitivinicole italiane di interagire con buyer esteri attraverso un modello innovativo di “business speed dating”. Ogni incontro è pianificato in base alle specifiche esigenze dei mercati internazionali e agli obiettivi commerciali delle aziende. Questo approccio permette di ottimizzare le opportunità di networking e di business, rendendo l’evento altamente efficace per tutti i partecipanti.

Negli anni precedenti, l’Italian Taste Summit ha visto la partecipazione di:

  1. Circa 80 aziende vitivinicole
  2. 80 buyer internazionali
  3. Circa 40 giornalisti italiani e stranieri

L’edizione del 2025 non sarà da meno, con un programma ricco di eventi, tra cui Masterclass riservate alla stampa, dove le aziende selezionate potranno presentare i loro prodotti a un pubblico qualificato. Questi momenti di approfondimento rappresentano un’importante vetrina per il vino italiano, permettendo di mettere in luce le peculiarità di ciascun produttore.

Il ruolo di Joanna Miro

L’Italian Taste Summit è stato fondato e viene guidato da Joanna Miro, una figura di spicco nel mondo del vino che ha saputo trasformare questa manifestazione in un punto di riferimento per l’internazionalizzazione del vino italiano. Economista e marketer, Miro è anche CEO di Wine Global Aspect (WGA) e ha sviluppato un approccio innovativo nel settore vitivinicolo, guadagnandosi il soprannome di “Elon Musk del vino”. La sua capacità di innovare e di pensare fuori dagli schemi ha portato a una ristrutturazione dell’evento, rendendolo sempre più aderente alle dinamiche di mercato.

Joanna Miro non è solo un’imprenditrice di successo; è anche una donna che vive con la sindrome di Asperger, una condizione che, come ha dichiarato, influenza positivamente il suo modo di percepire e analizzare il mondo. La sua esperienza personale le consente di notare dettagli e interconnessioni che sfuggono agli altri, permettendole di elaborare strategie innovative e mirate.

Strategie per il futuro del vino italiano

Secondo Miro, il futuro del vino italiano dipende dalla capacità delle aziende di diversificare le fonti di fatturato. Le grandi aziende dovrebbero sfruttare la nuova legge sui vini dealcolati, mentre le medio-piccole possono concentrarsi sull’enoturismo e sulla vendita diretta, che offre margini di guadagno superiori rispetto alla distribuzione tradizionale. Questa visione strategica è fondamentale per attrarre le nuove generazioni e raggiungere target di fatturato ambiziosi.

Miro ricorda con orgoglio come, durante il periodo del Covid, sia riuscita a organizzare due edizioni dell’Italian Taste Summit in presenza, un’impresa considerata quasi impossibile all’epoca. Questo successo è attribuito alla capacità di leggere le statistiche e di adattare le strategie in base alle nuove necessità del mercato. La sua diagnosi di Asperger, ricevuta recentemente, ha rappresentato una svolta nella sua vita personale e professionale, consentendole di ottimizzare ulteriormente il suo approccio lavorativo.

La forza dell’Italian Taste Summit risiede nell’approccio altamente personalizzato, che si adatta alle esigenze specifiche di ogni produttore. Non si tratta solo di promuovere il vino italiano, ma di collocarlo in contesti strategici e competitivi a livello globale. Questo modello ha permesso all’ITS di emergere come piattaforma privilegiata per il business e il networking tra produttori, buyer e media.

Le prospettive per l’edizione del 2025 sono particolarmente promettenti. Le aziende vitivinicole italiane stanno cercando di adattarsi alle nuove dinamiche di mercato, e l’Italian Taste Summit rappresenta un’opportunità imperdibile per esplorare mercati emergenti, come quelli dell’America Latina, e per rafforzare la propria presenza nei mercati tradizionali come gli Stati Uniti e l’Europa. La manifestazione non solo offre occasioni di business, ma crea anche momenti di condivisione e apprendimento, essenziali per la crescita e l’evoluzione del settore vitivinicolo.

Joanna Miro, con la sua visione innovativa e il suo approccio strategico, continua a ispirare il mondo del vino, dimostrando che, anche in un settore tradizionale come quello vitivinicolo, è possibile apportare cambiamenti significativi e costruire un futuro sostenibile e prospero. L’Italian Taste Summit, sotto la sua guida, si conferma non solo come un evento di rilevanza internazionale, ma anche come un laboratorio di idee e opportunità per il vino italiano in un contesto globale in continua evoluzione.

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