Il Vinitaly 2025 si prepara a mettere in luce un’importante evoluzione nel settore agricolo italiano, con un focus particolare sul vitivinicolo, che si sta affermando come il pilastro della gestione del rischio assicurativo in agricoltura. Durante l’evento, Ismea ha presentato una nuova polizza “Smart” dedicata alle aziende del Centro-Sud, insieme al primo indice italiano di vulnerabilità climatica comunale, dimostrando così come il settore vitivinicolo non solo si difenda dalle avversità, ma guidi anche l’innovazione nel comparto assicurativo.
Crescita dei valori assicurati
Nel 2024, il valore assicurato nel settore agricolo italiano supera i 9,6 miliardi di euro, segnando una crescita del 5% rispetto alla media del periodo 2019-2021. Questa tendenza conferma l’importanza crescente della gestione del rischio tra le aziende agricole, con il vino che emerge come il prodotto più assicurato in assoluto. La concentrazione dei valori assicurativi è particolarmente elevata nel Nord Italia, dove il 77% dei contratti assicurativi è attivo. Il Veneto si distingue come la regione leader, sia per volume che per tasso di adesione alle polizze assicurative, sottolineando l’importanza della viticoltura in questo contesto.
La nuova polizza “Smart”
Uno dei momenti salienti dell’incontro organizzato da Ismea, intitolato “Nuovi strumenti e prospettive per la prevenzione, difesa e gestione dei rischi nella filiera uva da vino”, è stata la presentazione della polizza Smart. Questa nuova offerta rappresenta un passo significativo verso l’accessibilità delle coperture assicurative per le aziende vitivinicole. Con un taglio dei costi superiore al 50% rispetto alle polizze tradizionali, la polizza Smart offre:
- Risarcimenti fino al 90% del danno accertato per le aziende del Centro-Sud.
- Risarcimenti dell’80% per le aziende del Nord.
- Un aumento del 20% del limite di indennizzo per coloro che aderiscono a questa nuova formula, grazie al Fondo mutualistico nazionale AgriCat.
Questi vantaggi rendono le polizze più vantaggiose e sostenibili per i viticoltori.
Prevenzione attiva e innovazione agronomica
Accanto alle nuove polizze, Ismea ha sottolineato l’importanza di investire in azioni di prevenzione attiva per mitigare i rischi legati agli eventi climatici avversi. Tra le soluzioni proposte figurano:
- Reti antigrandine.
- Pale antibrina.
- Tecniche di smart farming.
Questi strumenti non solo proteggono le coltivazioni, ma contribuiscono anche a migliorare la qualità del vino prodotto. È fondamentale anche l’introduzione di varietà di uva più resistenti agli stress climatici e l’adattamento agronomico dei vigneti alle nuove condizioni ambientali, interventi che possono avere un impatto significativo sulla resilienza del settore vitivinicolo.
CEVI: l’indice di vulnerabilità climatica
Un’altra novità di grande rilievo è il progetto CEVI – Catastrophy Events Vulnerability Index, un indice di vulnerabilità climatica sviluppato su scala comunale. Questo strumento mira a misurare l’esposizione dei territori agricoli a eventi estremi come gelo, siccità e alluvioni, fornendo un quadro dettagliato delle aree più critiche. Il primo modulo, Cevi Gelo, ha già identificato zone vulnerabili nei comuni confinanti con i microclimi del Lago di Garda e delle Dolomiti Bellunesi, evidenziando l’importanza di una pianificazione territoriale mirata e informata.
Un futuro di resilienza per il settore agricolo
Sergio Marchi, direttore generale di Ismea, ha affermato che “la gestione del rischio agricolo sta evolvendo verso un sistema integrato pubblico-privato”. Questo approccio sinergico, che combina assicurazione, prevenzione tecnica e pianificazione territoriale, è essenziale per garantire competitività e continuità alla filiera vitivinicola. Con il cambiamento climatico che rappresenta una minaccia crescente per le coltivazioni, l’adozione di modelli avanzati di gestione del rischio diventa cruciale.
Il settore vitivinicolo, simbolo della cultura e dell’economia italiane, si dimostra quindi non solo resiliente ma anche all’avanguardia nelle pratiche di gestione del rischio. La crescente attenzione verso l’innovazione e la sostenibilità è testimoniata dall’interesse manifestato nei confronti delle polizze assicurative e degli strumenti di prevenzione proposti. Con il supporto di enti come Ismea, il comparto vitivinicolo può affrontare le sfide future con maggiore sicurezza, contribuendo alla stabilità e alla prosperità dell’intero settore agricolo italiano.
In un contesto globale sempre più attento alla sostenibilità, la capacità del settore vitivinicolo di adattarsi alle nuove condizioni climatiche e di mercato diventa un fattore chiave per il suo successo futuro. Attraverso l’adozione di pratiche agricole innovative e l’implementazione di polizze assicurative mirate, il vino italiano non solo continuerà a crescere, ma potrà anche servire da modello per altri settori agricoli in cerca di soluzioni per affrontare le incertezze del clima e del mercato. La sfida è ambiziosa, ma le basi sono state gettate per un futuro in cui il vino continua a rappresentare un’eccellenza nel panorama agricolo italiano, guidando anche l’evoluzione delle assicurazioni agricole.