Mixology

Indie Bartender rivoluziona il settore con il primo database globale di cocktail menu

Indie Bartender lancia una piattaforma innovativa che raccoglie menu da tutto il mondo, offrendo ispirazione e formazione ai bartender

Nel panorama in continua evoluzione della mixology e del bartending, emerge un’iniziativa che promette di cambiare radicalmente le dinamiche del settore: la Cocktail Menu Collection, una piattaforma innovativa creata da Danil Nevsky, uno dei comunicatori più influenti nel mondo dei bar. Questa collezione raccoglie attualmente 106 menu di cocktail provenienti da diverse parti del globo, con l’ambizione di espandere l’archivio a oltre mille voci. Accessibile gratuitamente per tutti gli iscritti, offre un’opportunità senza precedenti per bartenders e appassionati di scoprire e analizzare il lavoro dei colleghi in tutto il mondo.

L’importanza dei menu nei bar

I menu non sono solo semplici liste di drink; sono vere e proprie opere d’arte che riflettono la filosofia e l’identità di un bar. Come spiega Nevsky, i menu sono una componente essenziale nel lavoro di un bartender, ma spesso non sono accessibili a chi non ha la possibilità di viaggiare. “Se non si ha l’opportunità di visitare fisicamente i bar, l’unica alternativa è scorrere immagini su Instagram”, afferma Nevsky. Questa limitazione può portare a una comprensione superficiale dell’innovazione e delle tendenze nel design dei menu e nella mixology. La Cocktail Menu Collection si propone di colmare questo divario, consentendo ai bartenders di esplorare una vasta gamma di stili e approcci senza muoversi da casa.

Indie Bartender rivoluziona il settore con il primo database globale di cocktail menu | Pixabay @vm – Vinamundi

 

Uno degli obiettivi fondamentali di questo progetto è garantire visibilità a tutti coloro che contribuiscono alla creazione di un menu. Spesso, i riconoscimenti vanno solo ai frontmen, mentre il lavoro di squadra che sta dietro a ogni drink rimane nell’ombra. “Vogliamo che ogni membro del team riceva il giusto riconoscimento”, sottolinea Nevsky. Questo approccio mira a democratizzare il merito, permettendo ai bartender di costruire un portfolio che possa servire come referenza per future opportunità professionali. In un settore dove il cambiamento è costante e la concorrenza è agguerrita, avere un riconoscimento tangibile del proprio lavoro può fare la differenza.

La Cocktail Menu Collection non è solo un archivio statico, ma un vero e proprio hub di ispirazione. Ogni menu è accompagnato da contenuti digitali creati da Nevsky, che analizzano il concetto, l’aspetto e la struttura di ogni proposta. Questo approfondimento va oltre il semplice elenco di cocktail, poiché mira a educare i bartender su come realizzare un menu efficace e accattivante. “Il linguaggio utilizzato è cruciale”, afferma Nevsky. “Un buon menu deve permettere agli ospiti di fare scelte consapevoli. Preferisco quelli che presentano il nome del drink in modo chiaro, seguito da una descrizione dei sapori piuttosto che da un elenco di ingredienti”.

La realizzazione di un menu richiede competenze che vanno oltre la semplice conoscenza della mixology. “Ci sono bartenders che sono anche designer e artisti”, spiega Nevsky. “Creare un menu richiede una visione strategica e una comprensione del proprio pubblico. È fondamentale avere strumenti e conoscenze specifiche”. La Cocktail Menu Collection offre non solo esempi di menu ben realizzati, ma anche risorse per aiutare i bartender a sviluppare le proprie competenze in questo ambito.

In un’epoca in cui i bar cambiano i loro menu con una frequenza quasi frenetica, Nevsky invita a riflettere sulla sostenibilità di tali pratiche. “Cambiamenti troppo rapidi possono portare a una mancanza di coerenza. È importante trovare un equilibrio e non dimenticare il valore della continuità”. La Collection funge da guida, offrendo spunti su come sviluppare menu che siano sia innovativi che sostenibili.

Un tema ricorrente riguardo alla condivisione di ricette e menu è la preoccupazione che alcuni bartender possano approfittare della piattaforma per copiare senza alcuna originalità. “Sì, esiste il rischio che alcuni si iscrivano solo per ‘rubare’ idee”, ammette Nevsky. “Ma ciò che conta è che ci sarà sempre una selezione naturale nel settore. I bartender più critici e analitici evolveranno, mentre gli altri rimarranno indietro”. In altre parole, la vera innovazione e creatività emergeranno sempre, anche in un contesto di condivisione aperta.

Infine, la domanda si pone: è meglio un menu digitale o cartaceo? Nevsky non ha dubbi: “Un QR Code può essere conveniente, ma non può sostituire l’esperienza e l’estetica di un menu cartaceo di qualità. La consistenza e l’aspetto fisico di un menu possono influenzare notevolmente l’esperienza del cliente”. La sua visione è chiara: la Cocktail Menu Collection non è solo un database, ma un’iniziativa che valorizza la tradizione del bartending mentre abbraccia l’innovazione.

In un’epoca in cui la digitalizzazione continua a permeare ogni aspetto della nostra vita, la Cocktail Menu Collection rappresenta un ponte tra il passato e il futuro del bartending. Con la sua capacità di ispirare, educare e democratizzare il merito, questa iniziativa di Danil Nevsky non solo arricchisce il panorama della mixology, ma crea anche una comunità globale di bartender pronti a condividere e crescere insieme.

Redazione

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