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In un ristorante di Verona si può avere il vino gratis, basta rinunciare allo smartphone

Scopriamo qualcosa di più sul ristorante “Al Condominio”, dove se rinunci allo smartphone per la cena hai diritto a una bottiglia omaggio.

Mai offline, neanche quando si mangia, con il telefonino bene in vista accanto a forchetta e coltello. Quante volte abbiamo visto questa scena, anche al ristorante, ma c’è un locale di Verona, aperto da poco, che vuole andare controcorrente. Si tratta di “Al Condominio, un locale definito tech-free, che unisce la tradizione, infatti ogni piatto prende il nomo di un personaggio stereotipato legato a un condominio della città scaligera e l’innovazione (perché di quello si tratta, visti i tempi): se posi il cellulare puoi avere del vino gratis.

Qual è l’obiettivo del locale

Situato in via Marconi, nel cuore della città, il ristorante si definisce human centric, mettendo il contatto e l’interazione tra le persone al primo posto. Con lo smartphone stipato in una cassetta messa a disposizione del personale, potrai avere diritto a una bottiglia di vino totalmente gratuita. Insomma il messaggio del ristorante è chiaro: godetevi la cena, una buona bottiglia accanto alle persone a cui volete bene, senza sbloccare lo schermo del vostro cellulare innumerevoli volte. La tecnologia al ristorante è (quasi) bandita, niente QR-code per le ordinazioni come ormai si vede in moltissimi esercizi, ma il menù si legge sulla carta, così come recensioni: si potranno effettuare solo armandosi di una penna e un foglio.

Il logo del ristorante Al Condominio | Instagram @Al Condominio – vinamundi.it

In cucina poi si respira un’aria di melting pot, con specialità provenienti da ogni zona d’Italia, e i piatti che prendono il nome da ironici stereotipi di alcune tra le tante figure che si ritrovano in ogni palazzina. Negli antipasti infatti troviamo “Quelli del primo piano”, o ancora nei primi “Il giardiniere”, “Le comari” e “I morosetti”. Voglia di un secondo? Potrai ordinare “La spiona”, “La betonega” o “La matta”, per i dolci abbiamo la classica torta alle rose “La siora” e il tiramisù de “La vecia di sotto”. Ma se hai voglia di qualcosa di esotico e diverso dal solito, punta su “Lo straniero”, piatto che cambia ogni due settimane per portare il cliente alla scoperta di sapori e gusti etnici.

Il cofondatore del ristornate: “Sfida accettata soprattutto dai millenial”

Al Corriere del Veneto Angelo Lella, cofondatore del locale insieme a Federico D’Erchia, Michele Zanichelli e Lorenzo Fraccaroli, ha svelato alcune curiosità su questo primo periodo dopo l’apertura: “Solo un terzo dei clienti ha accettato la sfida, soprattutto millenial, mentre gli over 45 sono più restii. A volte si vedono a tavola coppie impegnate a fotografare e postare le portate o a rispondere a messaggi e vocali – continua il ristoratore – ma non parlano più tra di loro. Noi proponiamo di riporre il telefono in una personale cassetta delle lettere e, in cambio, omaggiamo la coppia o il gruppo di commensali con una bottiglia di vino”.

«Quante vite ci scorrono accanto? — ha continuato nell’intervista al Corriere Angelo Lella — Quante storie sono racchiuse in un vagone del treno? O in un condominio? Abbiamo tutti bisogno di rallentare, essere sempre raggiungibili e operativi porta all’esasperazione e può diventare una trappola per l’essere umano”. A proposito, “Al Condominio” è già diventato un marchio registrato, e si tratta di un progetto pilota con la volontà di diventare un franchising e spostarsi verso nuovi lidi, come Roma e Milano. E chissà da quelle parti quest’offerta come sarà recepita.

Andrea Zoccolan

Nato a Milano nel 1990, mi sono occupato per circa dieci anni di giornalismo e comunicazione in ambito sportivo, per poi passare alla cronaca. Innamorato delle inquadrature di Yorgos Lanthimos, dei libri di Emmanuel Carrère e delle geometrie di Thiago Motta, la mia vera debolezza resta la cucina cinese

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