Il vino

In Germania non si beve solo birra: i migliori vini tedeschi

La birra in Germania è considerata un simbolo nazionale, un motivo di vanto, ed è anche un’attrazione per i turisti di tutto il mondo. La sua grande espansione e importanza è dovuta anche e soprattutto al fatto che era la bevanda del popolo, mentre il vino, introdotto in Germania dai romani lungo i fiumi Reno e Mosella, era diffuso maggiormente negli ambienti nobiliari ed ecclesiastici. Nonostante in antichità fosse una bevanda esclusiva, oggi il vino è alla portata di tutti e ha una grande importanza. Conosciamo, quindi, i migliori vini tedeschi.

I migliori vini tedeschi

Il vino, a differenza della birra, non può essere prodotto ovunque, ma servono le condizioni adatte sia climatiche che del terreno che favoriscano la viticoltura. Per questo motivo le vigne in Germania sono situate in prossimità di fiumi o specchi d’acqua e in zone collinari per sfruttarne la pendenza. L’esposizione migliore è prevalentemente a sud per massimizzare le scarse ore di sole. Le zone vocate di qualità si trovano prevalentemente a sud-ovest della Germania e sono state divise dai tedeschi in 13 principali aree.

Immagine Pixabay @Chiyacat – Vinamundi.it

Le principali caratteristiche che distinguono i vini tedeschi sono alta acidità e bassa gradazione alcolica, la quale va, mediamente, dai 7 ai 10 gradi. Inoltre, ci sono anche le spiccate note fruttate e floreali, ma sono anche diffusi vini da vendemmie tardive e vini dolci sia passiti che Eiswein (vini di ghiaccio). A differenza di quanto si possa pensare, la Germania produce vini pieni di sorprese, capaci non solo di spaziare tra una gran varietà di stili, ma anche di una sensazionale longevità.

Alla base delle denominazioni tedesche troviamo, naturalmente i Tafelwein (vini da tavola), che sono considerati quelli con la qualità più bassa. Nella categoria IGP, invece, ci sono poi i Landwein (vini regionali), i quali riportano la provenienza delle uve. Queste due categorie sono scarsamente prodotte, infatti, la maggior parte della produzione tedesca si concentra sulla categoria DOP, che in Germania sono i QbA e i QmP.

QbA sta per Qualitätswein bestimmter Anbaugebiete (vini di qualità da regione determinata) e appartengono a questa categoria i vini prodotti nelle 13 aree sopracitate. Sono comunemente riportati in etichetta anche il nome del comune e della vigna di appartenenza (Mosel – Piesporter Goldtropfchen). QmP sta per Qualitätswein mit Prädikat (vini di qualità con predicato) e sono una peculiarità e gemma del sistema tedesco, perché indicano il livello di maturazione delle uve al momento della vendemmia. I predicati che possiamo trovare sono:

Kabinett (prima vendemmia)

Spätlese (raccolta tardiva)

Auslese (selezione)

Beerenauslese (acini selezionati)

Eiswein (vini di ghiaccio)

Trockenbeerenauslese (acini appassiti selezionati)

Inoltre, si possono trovare anche le diciture trocken (vini secchi) e halbtrocken (semisecco con residuo zuccherino).

La Germania è conosciuta soprattutto per i suoi vini bianchi, che sono i più prodotti e i più apprezzati. I vitigni a bacca bianca più coltivati sono il Riesling, vera icona tedesca, Sylvaner e Müller Thurgau. Altri vitigni minori sono Gewürztraminer, Kerner, Weißburgunder (Pinot bianco), Elbing e Pinot Grigio.

Anche se la produzione tedesca si concentra soprattutto sui vini bianchi, non mancano i vini rossi. Tra i vitigni a bacca nera più importanti troviamo lo Spätburgunder (Pinot Nero), il Portugieser e il Trollinger (Schiava).

Federico Liberi

Sono laureato in Psicologia dei processi sociali all’Università di Roma “La Sapienza”. La mia più grande passione insieme alla scrittura è il calcio, ma mi piace rimanere informato sullo sport a 360 gradi oltre che sull’attualità e la politica. Nel 2020 è stato pubblicato su Amazon un mio saggio sulla Programmazione Neuro-Linguistica.

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