Il Trebbiano è un vitigno a bacca bianca tra i più coltivati, da cui deriva un vino leggero da consumarsi preferibilmente entro l’anno successivo della vendemmia. In Francia viene utilizzato per i distillati, come il Cognac e l’Armagnac. Inoltre, non esiste un un unico Trebbiano, ma ne esistono molti cloni: il toscano, l’abruzzese, lo spoletino, il romagnolo giusto per fare qualche esempio.
Si pensa che il Trebbiano sia originario del periodo etrusco-romano e si sia diffuso primariamente sui colli romagnoli. Altre teorie sull’origine del nome fanno riferimento alla Val Trebbia e al fiume omonimo, sui colli piacentini, ma anche ai diversi paesi chiamati Trebbo o Trebbio, presenti un po’ ovunque in Italia.
Plinio il Vecchio, nella sua Naturalis Historia, parla di un vinum trebulanum prodotto in agro Trebulanis, vicino Capua e aggiunge che questo vino si distingue rispetto ai vini comuni molto diffusi in Campania e bevuti dal popolo.
Dal ceppo del Trebbiano, negli anni, nacquero differenti vitigni simili tra loro e coltivati tutti in Italia. Il vitigno ha un buon adattamento alle diverse zone climatiche e territoriali, e grazie queste sue caratteristiche ha avuto una forte diffusione su gran parte della penisola, ma anche in qualche zona della Francia e della California.
Il Trebbiano ha un grappolo medio-grande, con acini grossi e dalla buccia spessa. Il suo colore è giallo paglierino con sfumature verdastre. L’uva di questo vitigno si adatta bene a diversi tipi di terreno ma preferisce le zone collinari di circa 500 metri di altezza, non eccessivamente calde, con terricci umidi e soprattutto non interessate da periodi di siccità. Il vitigno è anche abbastanza resistente nei confronti dei parassiti.
Questi vino ha una maturazione piuttosto tardiva, che garantisce produzione abbondante e costante. A inizio di ottobre avviene la raccolta, poi avviene la fermentazione che dura 20 giorni, a una temperatura di 15 gradi, e infine il vino viene affinato in botti d’acciaio.
Al naso il Trebbiano è di meda intensità e complessità, con note fruttate di mele gialle poco mature, e floreali, di fiori di campo. Se il vino è stato lasciato a fermentare o ad affinare in legno, potrebbe avere anche note di vaniglia o di leggera tostatura.
Il Trebbiano è un vino mediamente acidulo che non lascia particolari sensazioni olfattive e al palato.
Il suo aroma è intenso ma delicato e il suo sapore è sapido, asciutto ed armonico. Gli abbinamenti migliori in cucina sono con piatti semplici o a base di affettati, verdure, ma anche piatti di crostacei e pesce. La temperatura perfetta per servirlo è intorno agli 8 gradi.
Scopri il Verdicchio Casal di Serra 2022 di Umani Ronchi, uno dei migliori vini italiani…
Negli Stati Uniti si accende il dibattito tra consumo zero e moderazione del vino: rischi,…
Scopri i vignaioli indipendenti della FIVI: qualità, sostenibilità e tradizione al servizio del territorio Piccoli…
Scopri le cantine di design più belle in Italia: architettura moderna, tradizione vinicola e degustazioni…
Scopri perché il tappo degli spumanti ha la forma di un fungo: funzionalità, elasticità del…
Scopri i migliori vini italiani nella guida Berebene 2025 del Gambero Rosso: oltre 937 etichette…