Lo Syrah è uno dei vitigni internazionali, poiché esportati dalla Francia e coltivati in tutto il mondo: originariamente di Schiraz, in Persia, sembra essere giunto in Italia nell’antichità attraverso la città di Siracusa.
Il vitigno potrebbe anche essere arrivato dall’Albania, essendoci alcune affinità genetiche con il vitigno locale Shesh. Altre analisi sul DNA hanno indicato anche l’affinità con i vitigni del Trentino Alto Adige Teroldego e Lagrein.
In Francia è diffuso soprattutto nella Valle del Rodano, nella Côte Rotie, nel Châteauneuf-du-Pape, nell’Ardèche e nell’Hermitage.
Si esprime al meglio soprattutto nelle regioni vinicole più calde, come in Australia, Sud-Africa e la California. In tempi più recenti lo Syrah si è diffuso nel nostro paese in provenienza dalla Francia e ha trovato come suo territorio di elezione molte regioni del centro-sud d’Italia.
Le prime testimonianze dello Syrah in Italia risalgono al 1828, grazie al mantovano Acerbi – uno dei più importanti ampelografi italiani -. Alla fine dell’800 lo Syrah era presente in quasi tutte le regioni italiane, anche se la sua maggiore diffusione era in Toscana, dove veniva usato per migliorare il Chianti.
I migliori Syrah di Toscana si ispirano alla Côte du Rhône, ricchi di note fruttate di ribes nero, mora e prugna, con a volte toni fumè su uno sfondo speziato e misurata tannicità.
La coltivazione dello Syrah appare più problematica di quella di altri vitigni francesi, a causa della sensibilità allo stress idrico, alla tendenza alla surmaturazione e del notevole peggioramento nella qualità del vino se le rese sono troppo elevate.
L’evoluzione delle tecniche colturali e la disponibilità sempre maggiore di cloni di elevata qualità riescono comunque a contenere questi rischi e i vini Syrah presenti sul mercato sono in genere di buona piacevolezza organolettica.
Lo Syrah è un vitigno molto versatile che si presta molto bene ad essere vinificato in purezza, in assemblaggio con altri uvaggi internazionali ma anche in rosato.
Il vino Syrah, se prodotto con criteri di qualità e a basse rese, si presenta di colore rosso scuro, profondo e quasi impenetrabile alla luce.
Nelle versioni annata presenta evidenti sfumature di rosso porpora, mentre con l’invecchiamento il colore del vino rimane intenso e ben pigmentato, di un colore rosso rubino con sfumature tendenti al granato.
I profumi dello Syrah sono piuttosto intensi e risentono molto delle condizioni climatiche e colturali: si tratta di vini prodotti in climi freschi, quindi caratterizzati da note olfattive di violetta, lampone, ribes, ciliegia e menta selvatica, mentre quelli prodotti in zone più calde spicca marmellata di more, prugna, mirtillo e liquirizia.
Caratteristica organolettica distintiva del vino Syrah rimane comunque la nota di pepe nero, aroma varietale conferito dalla famosa molecola odorsa rotundone sempre presente in maniera più o meno marcata.
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