Il vitigno Cortese, storia e caratteristiche

Il vitigno “Corteis” o Cortese è un vitigno a bacca bianca, autoctono piemontese, che si può trovare principalmente a sud di Alessandria. La sua storia risale a un documento del 1659 e oggi è diffuso anche nell’Oltrepo Pavese e sulle colline che circondano il Lago di Garda.

Vino bianco
Foto | pexels

La storia

Il vitigno Cortese è coltivato in Piemonte sin dal Settecento ed era tra i più coltivati della zona. L’epidemia di filossera, che colpì tutti i maggiori vigneti europei, ha seriamente minacciato l’esistenza anche di questa coltivazione, che fu però riscoperta all’inizio degli anni Cinquanta da Mario Soldati, primo reporter enogastronomico in Italia.

Il nome di questo vino è legato alla leggenda della principessa Gavia, figlia di Clodomiro, re dei Franchi, sposatasi in segreto e stabilitasi a Gavi per sfuggire alle truppe del re durante il Medioevo. Alla sua bellezza e cortesia si deve il nome del vitigno, che in dialetto prendeva il nome di CorteisCourteis e Courteisa, proprio ad indicare le affinità tra la gentile donzella e la delicatezza del vino, che viene riconosciuta come uvaggio definitivamente in una lettera datata 1659.

Calice di vino e uva bianca
Foto | pixabay @photomix-company

Le caratteristiche

Il Cortese si presenta con grappoli di dimensioni medio-grandi, piramidali e molto alati, è un vitigno molto vigoroso, che ha bisogno di zone collinari ed ottime esposizioni che asciughino il clima. Per il suo allevamento si preferisce la potatura corta dove raggiunge ottime qualità. Il Cortese regala vini ad alte concentrazioni zuccherine, elevata acidità con bassa alcolicità. Si distingue per un bel frutto polposo non troppo maturo, note floreali intriganti come camomilla e ginestra e poi il classico finale con mandorle e profumi minerali ben distinti. I vini prodotti da questo vitigno sono morbidi e delicatamente profumati, diversi a seconda della zona di coltivazione. Un prolungato affinamento in bottiglia impreziosisce il vino con grande carattere e complessità.

Dalla zona di Gavi provengono i vini che hanno reso famoso il Cortese, grazie anche all’impiego della criomacerazione e della barrique, pur se negli ultimi anni sembra che ci sia un ritorno alla vinificazione tradizionale, che permette di riscoprire l’identità e gli aromi naturali del vino. Il Cortese di Gavi è la seconda denominazione DOCG in Italia, e lo troviamo in Italia nell’Oltrepo Pavese Cortese DOC fermo, frizzante e spumante. In Veneto il Cortese si trova nel Garda Cortese DOC o nel Bianco di Custoza DOC. A Gavi e nell’Alto Monferrato con il Cortese in purezza si vinificano vini fermi ma anche spumante mentre nel Piemonte Cortese DOC il disciplinare obbliga solo il minimo del 85 per cento del vitigno.

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