Il vitigno “Corteis” o Cortese è un vitigno a bacca bianca, autoctono piemontese, che si può trovare principalmente a sud di Alessandria. La sua storia risale a un documento del 1659 e oggi è diffuso anche nell’Oltrepo Pavese e sulle colline che circondano il Lago di Garda.
La storia
Il vitigno Cortese è coltivato in Piemonte sin dal Settecento ed era tra i più coltivati della zona. L’epidemia di filossera, che colpì tutti i maggiori vigneti europei, ha seriamente minacciato l’esistenza anche di questa coltivazione, che fu però riscoperta all’inizio degli anni Cinquanta da Mario Soldati, primo reporter enogastronomico in Italia.
Il nome di questo vino è legato alla leggenda della principessa Gavia, figlia di Clodomiro, re dei Franchi, sposatasi in segreto e stabilitasi a Gavi per sfuggire alle truppe del re durante il Medioevo. Alla sua bellezza e cortesia si deve il nome del vitigno, che in dialetto prendeva il nome di Corteis, Courteis e Courteisa, proprio ad indicare le affinità tra la gentile donzella e la delicatezza del vino, che viene riconosciuta come uvaggio definitivamente in una lettera datata 1659.