Il vino

Il vino sa di tappo? La verità su cosa vuol dire e cosa si può fare

Vino che sa di tappo. Finalmente scopriamo cosa vuol dire veramente, perché compare questo odore sgradevole e cosa possiamo fare.

Anche se non siamo esperti di vino potrebbe esserci capitato di sentire un amico o di aver visto qualcuno al ristorante mandare indietro una bottiglia perché “sa di tappo”. Molti di noi avranno annuito comprensivi, ma senza capire veramente cosa si nasconda dietro a queste parole.

Aprire una bottiglia di vino e sentire un odore sgradevole non è una cosa così rara. Si stima che succeda a circa il 3/8% di tutte le bottiglie. Ma da cosa è causato quello che definiamo come odore di tappo? Dalla presenza di un composto chiamato TCA, ossia tricloroanisolo. Vediamo allora bene cosa significa sentire questo odore e cosa si può fare anche, magari, per prevenirne la formazione!

Vino che sa di tappo: a cosa è dovuto l’odore e soprattutto, si può eliminare?

I sommelier, prima di servire il vino al ristorante, odorano il tappo. Un gesto semplice che però dovrebbe evitare che la bottiglia sia rimandata indietro da un cliente insoddisfatto. Il motivo per cui alcuni vini “sanno di tappo” è legato alla presenza del tricloroanisolo, il TCA.

Si tratta di un composto aromatico nato da un fungo parassita chiamato Armillaria Mellea che si trova nella quercia da sughero ossia la stessa pianta prescelta per fare i tappi con cui sigillare le bottiglie di vino. Quando il fungo si sviluppa nel tappo si forma il TCA. In alcuni casi però questo stesso fungo può trovarsi direttamente sull’uva o persino nelle botti. Per questo non occorre solo annusare il tappo, ma anche chiedere magari ad un commensale di assaggiare il vino.

Come riconoscere il vino che sa di tappo (Vinamundi.it)

Ora che abbiamo capito cos’è che danneggia il vino bisogna essere in grado di riconoscere bene quali sono i segnali che una bottiglia non è buona. Il primo e il più importante da sapere è sicuramente l’odore perché il TCA dona questa aroma sgradevole come di legno marcio e vecchio. Lo sente chiunque, non solo chi è allenato, perché è molto forte. Se non siete sicuri, aspettando qualche minuto vi renderete conto che l’odore peggiora e a quel punto non ci saranno più incertezze.

Conoscendo la causa di questa problematica ci si chiede, ovviamente, se sia possibile quindi evitare la contaminazione da TCA, ma la risposta è no. Sembra infatti che, nonostante continue ricerche, non vi sia una soluzione che ne impedisca la formazione. Ci sono delle tecnologie alternative che si possono usare, come, ad esempio, la semplice sostituzione del tappo di sughero con un tappo sintetico. Sicuramente, con il passare del tempo, si troveranno anche delle soluzioni differenti, ma per ora dovremo continuare a prestare attenzione a questo odore sgradevole e, nel caso, prenderci anche la libertà di mandare indietro una bottiglia perché sa di tappo.

Selena Marvaldi

Recent Posts

Müller Thurgau 2025: 19 vini premiati svelano l’eccellenza del Concorso Internazionale in Valle di Cembra

Il 4 luglio 2025, la Valle di Cembra ha ospitato con grande entusiasmo la 38ª…

4 ore ago

Vino italiano: le sfide del primo trimestre 2025 per i top exporter

Il mondo del vino sta vivendo un periodo di incertezze, e le performance dei principali…

9 ore ago

Confeuro avverte sul PAC post-2027: il rischio di un fondo unico UE

La Politica Agricola Comune (PAC) rappresenta un elemento essenziale per la sostenibilità dell'agricoltura europea, ma…

10 ore ago

Caos voli nel Nord Italia: Enav e Tim si scontrano sulle responsabilità

Un sabato da dimenticare ha colpito i viaggiatori del Nord Italia, in particolare coloro che…

17 ore ago

Bollette: scopri il nuovo scontrino dell’energia e le sue novità

A partire dal 1° luglio, gli utenti del mercato libero dell’elettricità e del gas noteranno…

17 ore ago

Un brunch estivo da sogno al Park Hyatt Milano: scopri l’EGGSquisite experience

Il Park Hyatt Milano, simbolo di lusso ed eleganza nel cuore della città, ha lanciato…

17 ore ago