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Il vino italiano tra crescita digitale, eventi in presenza e sostenibilità

Il vino italiano nel 2024 cresce tra comunicazione digitale, eventi in presenza e sostenibilità. Scopri trend come LinkedIn, food pairing, vino dealcolato ed esperienze innovative in cantina

Il comparto vinicolo italiano continua a evolversi, intrecciando tradizione e innovazione. Secondo un’analisi di Omnicom PR Group, il 2024 ha visto crescere la presenza online delle cantine, il ritorno agli eventi fisici e un rafforzamento dell’impegno verso la sostenibilità, confermando il ruolo del settore come protagonista del panorama economico e culturale italiano.

Forte la presenza online del vino italiano

La comunicazione digitale è sempre più centrale per le cantine italiane, con un incremento significativo della presenza online. Nel 2024, LinkedIn ha registrato un aumento del +13% di follower, con 21 cantine su 25 attive sulla piattaforma per raccontare progetti, professionisti e iniziative. Instagram segue con un +6%, pur rallentando rispetto agli anni precedenti.

Il vino italiano tra crescita digitale, eventi in presenza e sostenibilità – Pexels @energepic.com – Vinamundi.it

 

Al contrario, Facebook mostra un lieve calo di popolarità (-0,9%), mentre YouTube e X rimangono canali poco utilizzati. TikTok avanza lentamente, con 6 cantine attive, una in più rispetto al 2023, ma resta un’opzione di nicchia.

Nonostante l’importanza crescente degli acquisti online, il numero di e-commerce proprietari è diminuito, passando da 13 a 12 cantine su 25. Molte piattaforme si limitano alla presentazione dei prodotti e alla gestione dell’acquisto, senza sfruttare appieno le potenzialità del digitale per migliorare l’esperienza del cliente. Tuttavia, le aziende stanno lavorando per costruire relazioni più dirette e personalizzate con i consumatori lungo l’intero percorso di acquisto.

Il 2024 segna un forte ritorno agli eventi fisici, con il 60% delle cantine impegnate nell’organizzazione di attività sul territorio. Le degustazioni e i workshop restano un pilastro, ma si stanno affermando iniziative innovative come yoga in vigna, picnic tematici e visite a cavallo nei vigneti.

Le cantine più attrezzate arricchiscono l’offerta con ristoranti, possibilità di pernottamento e persino musei aziendali, creando esperienze che combinano enogastronomia, cultura e turismo.

L’impegno verso i temi ESG (ambiente, sociale e governance) è in costante crescita. Sul fronte ambientale, ben 23 cantine su 25 sono attive con progetti che includono l’uso di energie rinnovabili, la tutela della biodiversità e una gestione più sostenibile delle risorse.

Anche la dimensione sociale è in espansione, con 22 cantine impegnate in iniziative legate al territorio, programmi educativi e attività di inclusione. In termini di governance, 19 aziende adottano modelli organizzativi più etici, anche se c’è ancora spazio per migliorare su temi come inclusività e bilanciamento dei poteri decisionali.

Il food pairing continua a dominare la comunicazione digitale, con 19 cantine su 25 che propongono contenuti dedicati agli abbinamenti tra vino e cibo. Tuttavia, la qualità e l’originalità delle informazioni disponibili risultano in leggero calo rispetto agli anni precedenti.

Un trend emergente è il vino dealcolato, che inizia a guadagnare attenzione, rispondendo alle esigenze di nuovi segmenti di consumatori più orientati verso il benessere e il consumo moderato.

Le cantine italiane continuano a puntare sui mercati internazionali, con siti tradotti in inglese (24 su 25), tedesco (10 su 25) e cinese (4 su 25), a conferma della centralità di questi Paesi per l’export. Tuttavia, il servizio di interazione diretta attraverso chat registra un calo: solo 7 cantine su 25 rispondono entro 24 ore, evidenziando la necessità di migliorare l’approccio al cliente online.

Tra le cantine più performanti del 2024 spiccano:

  • Mezzacorona, al primo posto per la gestione complessiva della comunicazione;
  • Marchesi Antinori, al secondo posto;
  • Tenute Piccini, terza classificata.

Riconoscimenti speciali vanno a:

  • Mionetto, per l’innovazione sui social media;
  • Cadis, per il focus su clima e sostenibilità;
  • Cantine Riunite & CIV, per l’integrazione tra vino e musica.

Secondo Massimo Moriconi, General Manager di Omnicom PR Group Italia, il comparto vinicolo italiano combina con successo tradizione ed evoluzione. Il ritorno agli eventi fisici, l’attenzione alla sostenibilità e il consolidamento della comunicazione digitale rappresentano le basi per un futuro sempre più connesso, sostenibile e innovativo.

Giulia De Sanctis

Laureata in Comunicazione e Valorizzazione del Patrimonio Artistico Contemporaneo, collaboro attivamente con riviste e testate web del settore culturale, enogastronomico, tempo libero e attualità.

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